Riconciliazione

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POV. ALLISON

E' bello svegliarsi la mattina e non sentire più addosso quel peso che ti grava sul cuore e sull'anima, quel senso di prigionia che ti opprime. Era come essere costantemente osservata da occhi indiscreti. Ora invece, nonostante la mia vita sia ancora legata ad un essere spregevole, sento rinascere in me la speranza. Forse Scott aveva ragione, forse andrà davvero tutto bene.

Già, Scott...mi sono comportata cosi male con lui. Ho allontanato la persona che più ho desiderato al mio fianco per tutti questi anni. Da quando sono tornata a Beacon Hills, sapeva che sarebbe stato pericoloso starmi accanto, sapeva che avrei potuto trasformarmi da un momento all'altro e fargli del male, ma anche quando questo è successo, lui non ha perso la speranza. Ed io in cambio gli ho solo procurato sofferenza, non mi sono fidata delle sue parole e ho preferito allontanarlo, quando lui, invece, non ha mai dubitato di me.

E' domenica. Una domenica particolarmente uggiosa, il cielo è oscurato da nuvoloni che minacciano l'arrivo di un temporale. Ma non sarà la pioggia a fermarmi dal mio intento. Esco di casa e mi dirigo verso l'abitazione McCall.

Arrivo a destinazione e scendo dalla macchina, quando vedo Scott uscire di casa con in mano le chiavi della sua moto. Quando si accorge della mia presenza, si blocca sul posto e mi guarda serio. E' davvero arrabbiato, il suo sguardo duro mi ferisce, ma infondo, credo di meritarlo. Abbasso la testa cercando di non guardarlo negli occhi e prendendo coraggio, dico:

"Ciao Scott"

"Ehi. Che ci fai qua?" mi risponde lapidario.

Non sopporto questa tensione tra di noi, la sua espressione è dura e perentoria. Per fortuna ci pensa la pioggia, che sta cominciando a scendere, a coprire le stille salate che scivolano sulle mie guance. Corro verso di lui, incurante del temporale che di li a poco ci avrebbe travolto. Gli butto le braccia al collo e lo stringo a me dicendo:

"Scott, scusa..mi dispiace, è stata tutta colpa mia, lo so"

Sento il suo corpo rilassarsi e ricambiare le mia stretta. Lo sento sorridere tra i miei capelli. Posso percepire chiaramente il battito velocizzato del suo cuore che va all'unisono con il mio. Vorrei non dovermi staccare mai da lui e stare cosi per sempre.

"Dispiace anche a me di essere stato troppo duro, infondo lo facevi per il mio bene" mi guarda riservandomi un sorrido che mi fa mozzare il fiato. Ho sempre amato i suoi rari sorrisi, perchè non sono mai di circostanza. I suoi sorrisi sono sempre sinceri, quanto rari.

"Vai da qualche parte?" gli chiedo io cambiando discorso, indicando le chiavi che tiene strette in mano.

"Alla clinica veterinaria. Deaton mi fa lavorare anche di domenica" sbuffa sorridendo

"E hai intenzione di andarci in moto con questa pioggia?" gli chiedo alzando un sopracciglio

"Ricordi che sono un licantropo vero? Non posso ammalarmi"

"Dai sali, ti do un passaggio" dico io ignorando le sue parole. Lui rotea gli occhi al cielo e sale in macchina.

POV. SCOTT

"L'hai più sentita?" chiede Allison ad un tratto, mentre guida. Capisco subito a chi si riferisce. Mi giro a guardarla sorpreso dalla domanda.

"E come potrei? E' nel bel mezzo del deserto. In realtà non so nemmeno se la rivedrò ancora" dico dando un tono triste alla mia voce. Lei se ne accorge e allunga la sua mano a trovare la mia.

"Non perdere la speranza, sono sicura che la rivedrai" accenna un sorriso ma mi sembra di scorgere nei suoi occhi una punta di malinconia.

Arriviamo alla clinica, ma prima di scendere le dico, spezzando quella tensione che si è creata:

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