CAPITOLO 1

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<<Ro! Ro! Svegliati!>> qualcuno mi urló nelle orecchie <<Chi sei?>> dissi con voce assonnata <<Come chi sono? Sono tua madre cara.>> <<Ah, io pensavo che fossi un gallo a prima mattina.>> dissi sarcastica <<Divertente, adesso scendi.>> <<Ma sono solo le 8:00 ed è sabato.>> <<Ti ricordo che ci dobbiamo trasferire.>> se ne andó e io sbuffando mi alzai dal letto e andai in bagno per lavarmi.

Una volta uscita dal bagno, andai di nuovo in camera anzi tra poco diventava la mia ex camera.

Scelsi un pantaloncino a vita alta, una maglietta nera con la scritta "Oh My God" le converse nere e mi truccai con matita, fondotinta, mascara e lucida labbra.

Andai in cucina e vidi che tutti stavano giá facendo colazione <<Ciao tesoro>> disse mio padre <<Ciao papá>> dissi in modo dolce <<Ciao dark>> disse il mio fastidiosissimo fratellino di 14 anni <<Ciao scemo>> dissi con tono infastidito <<Tesoro, cosa vuoi?>> disse in modo gentile mia madre <<Un po' di latte e le gocciole>> mise subito il latte nella tazza e portó la scatola di biscotti.

Finita la colazione, presi il mio cellulare e chiamai la mia migliore amica <<Pronto?>> disse <<Hey>> <<Ro!>> urló <<Ok, non mi stonare a prima mattina>> risi <<Non ci credo che te ne andrai.>> disse con voce dispiaciuta <<Lo so>> <<Si dice che Napoli sia bella>> <<Sono tutti cafoni.>> <<Dai non dire cosi, anzi mi hanno detto che soprattutti i napoletani sono molto carini>> sapevo che in questo momento stava facendo lo sguardo perverso <<Tu e questi ragazzi.>> <<Sai che non resisto>> e ci mettemmo a ridere <<Mi mancherá molto Milano.>> dissi <<Anche tu mi mancherai, come farei senza il tuo carattere scontroso>> <<Hey! Non ho un carattere scontroso>> dissi facendo la finta offesa, in effetti era vero <<Seh, comunque adesso devo andare>> disse <<Mi mancherai.>> <<Anche tu molto>> staccammo e io andai a preparare le mie cose per il viaggio.

Con l'aereo ci impiegammo davvero poco a raggiungere l'aereoporto di Napoli.

Andammo in taxi e ci dirigemmo verso diciamo la parte bella di Napoli (come la definiscono tutti) Mergellina.

Arrivammo in un palazzo che si trovava proprio di fronte al mare.

Dentro era tutto moderno. Aveva un lungo corridoio, il salotto aveva un tappeto al centro e su un tavolino bianco lungo era poggiata una televisione a scchermo piatto, il divano era lungo e bianco e poi intorno alla televisione c'erano delle mensole e dietro a al divano c'era un tavolo lungo con delle poltrone sempre moderne.

La cucina era tutta in bianco e qualche mobiletto nero e aveva un tavolo di vetro ed un frigorifero molto grande.

Il bagno era decorato con delle mattonelle bianche, ma con sopra dei fiori e aveva anche la vasca.

La camera da letto dei mie genitori era con un letto matrimoniale con le lenzuola blu, due comodini, un armadio abbastanza grande, uno specchio e un televisoro di fronte al letto.

La camera di mio fratello era blu, con una scrivania, un letto singolo e un armadio.

La mia era rosa, con una fascia intorno, un letto enorme, un armadio enorme e avevo anche il bagno dentro, peró con la doccia.

Mi piace!  

<<Allora vi piace la nuova casa?>> ci chiese mio padre una volta seduti a tavola per cenare <<Si>> risposi e gli altri anche.

Stanca del viaggio, mi andai a lavare e mi misi il pigiama e andai subito a dormire.

Il Ragazzo Della Porta A FiancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora