Capitolo 2

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Durante il ritorno iniziai a fantasticare su quel ragazzo dagli occhi verdi, pensavo alla mia uscita di scena epica ed alla sua faccia carina, ma troppo sfacciata per i miei gusti.
Ripercorrendo tutte le strade a ritroso riuscì finalmente a trovare casa e quasi senza accorgemene ero arrivata davanti alla porta. Con passi felpati entrai in cucina per poi addentare le prime cose che ebbi davanti perchè ovviamente in treno non avevo mangiato nulla e la fame si faceva sentire enormemente.
<<Amore, domani è il tuo primo giorno di scuola, come ti senti ?>> disse mia madre sorridendo <<Boh, sinceramente non ho molta voglia di ricominciare con i soliti ritmi ..>> cercai di liquidarla, ma ovviamente non si accotentava mai quella donna e continuó a farmi domande a cui non volevo rispondere e raccomandazioni che a mio avviso erano inutili, insomma eravamo in quella nuova casa da neanche un giorno e già avrei dovuto riordinare la stanza? Mi aspettava una convivenza faticosa ed assurda.
Prima di andare in camera mia a far finta di sistemare mia madre mi avvisó che tutto doveva essere in perfetto ordine a causa della cena di lavoro che ci sarebbe stata domani sera, mio padre avrebbe finalmente avuto l'occasione di presentarsi per bene al suo nuovo capo e di fare una bella impressione anche su tutta la sua famiglia e di certo io e mio fratello non potevamo sfigurarlo, perciò accettai di fare tutti i lavoretti di casa - per quanti ce ne fossero- per poi godermi finalmente la mia pace meritata, dopotutto anch'io avrei avuto una giornata stressante l'indomani.

Era arrivato il primo giorno di scuola, l'ansia si faceva sentire più forte che mai perchè non conoscevo neanche una persona ed il fatto di dover girare come un agnellino sperduto nei corridoi non mi andava di certo giù.
Feci colazione e dopo essermi lavata passai in rassegna tutti gli abiti che avevo ma nessuno sembrava andarmi bene perché in ambito di abiti e cibo sono sempre stata molto esigente. Dopo aver dato un'occhiata allo schermo del cellulare notai che si era fatto estremamente tardi e se non volevo con 30 minuti di ritardo il primo giorno mi toccava muovermi quindi mi infilai una semplice felpa bianca per poi saltare al volo sulla macchina di padre che si dirigeva verso il lavoro, per mia fortuna gli edifici erano sulla stessa strada altrimenti sarei stata subito etichettata da tutti come "La novellina ritardataria" , anche se un pizzico di verità c'era visto che non sono mai in orario ed è per questo che il fatto che potessero pensarlo mi irritava ancora di più.
Il cortile era pieno di gente, dagli alternativi agli asociali, dai fattoni alle ragazze snob e ai gruppi di ragazzi che si sentono fighi portando magliette che gli farebbero da tunica ed i risvoltini in modalità "ho l'acqua in casa". Ovviamente non amo giudicare ma penso che certe mode siano proprio delle vere offese nei confronti di chi ha ancora un minimo di gusto nel vestirsi ma ognuno è libero di mettersi ciò che lo fa stare bene, quindi chi sono io per criticare ? Nessuno.

Ho sempre odiato dare nell'occhio ed essere osservata più del dovuto perciò aspettai finchè era possibile prima di convincermi ad entrare e ad oltrepassare l'inferno.

Come immaginavo la maggior parte delle persone si giravano e mi lanciavano occhiate curiose e come se avessero raggi laser al posto degli occhi mi analizzavano scrupolosamente a partire dall'aspetto per poi passare ai miei movimenti, era molto inquietante sapere che certa gente proprio non riusciva a farsi i fatti suoi e doveva per forza sapere ogni cosa di tutti, quasi come se tutta la loro vita fosse basata su una partita infinita ad " Indovina chi ".

La prima campanella suonò e varcato il corridoio presi in mano il foglio mandato dalla scuola che avevo stampato a casa in cui ci sarebbe dovuta essere scritta la mia sezione; era la D.

Mancava poco al suono della seconda campanella ed essendo la scuola immensa non sarei mai riuscita a trovare da sola la classe per cui mi rivolsi direttamente ad una ragazza che mi stava passando di fianco in quel momento. <<Hey, scusa il disturbo ma sai per caso dove si trovi la 3D ?>>la ragazza sussultò appena e mi rivolse un enorme sorriso : <<Allora sei tu quella nuovaaa !! Piacere, io sono Alice, sono anch'io di quella classe quindi se vieni con me ci andiamo insieme.>> Risposi semplicemente con il mio nome per poi seguirla, in fin dei conti non era così difficile arrivare in classe, primo piano poi tutto infondo ed infine a sinistra .
Scrutai attentamente la mia classe per poi sedermi in uno dei posti vuoti, sfortunatamente i banchi erano da due persone e non avrei potuto starmene per conto mio però se non altro mi sarei potuta integrare meglio nella classe.
Alice mi raggiunse e con un sorriso fiero mi presentò a tutta la classe, quasi come se volesse mostrare un trofeo. Tutti mi sembrarono abbastanza garbati ed educati quindi tirai finalmente un sospiro di sollievo nel vedere che non erano tutti cafoni come nella mia vecchia classe.

La professoressa di storia fece la sua entrata in classe e rimasi sorpresa nel vedere che il chiacchiericcio prima formatosi si era notevolmente interrotto in così poco tempo. <<Vorrei presentare a tutta la classe la vostra nuova compagna: Elisa Ferrari. Si è appena trasferita qui e mi piacerebbe che si sentisse la benvenuta perciò fate i bravi.>> annunciò la prof seguita poi da un coro di << si >> innalzatosi dalla classe.
Improvvisamente la porta si aprì e nel mio petto sentì come se qualcosa si fosse ribaltato provocandomi un piccolo mancamento, lui era lì .
<<Galli, in ritardo anche il primo giorno, quando la smetterà di prendersi i propri comodi ed inizierà finalmente a rispettare i nostri orari ? Essi non sono facoltativi, se lo ricordi la prossima volta o sarò costretta a prendere dei provvedimenti. >> disse furiosa la prof chiaramente convinta di non essere ascoltata perché il ragazzo in seguito scrollando le spalle andò a sedersi proprio di fianco a me.
Questa proprio non ci voleva , avrei dovuto passare ogni giorno cinque ore della mia vita con un ragazzo sfacciato a livelli inimmaginabili.
Speravo solo che Dio non avesse altre sorprese per me perché ultimamente me ne aveva già fatte abbastanza e di certo non erano gradite..

Spazio autrice :
Sapete che vi amo quindi ho pubblicato il capitolo. Da oggi pomeriggio inizierò a studiare molto di più quindi non so se riuscirò a completare altri capitoli, adesso ne ho uno a metà che posterò a breve dopo averlo finito. Niente ragazzi spero vi piaccia, lasciate una stellina ed un commento ❤️

White Lies- SighTancDove le storie prendono vita. Scoprilo ora