Capitolo 1

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Era un caldo pomeriggio di agosto, il tipico orario in cui neanche gli uccelli hanno il coraggio di uscire dai propri nidi  e neanche al più pazzo degli squilibrati sarebbe saltato in mente di andare fuori dalla propria fresca abitazione con 40°.  Eppure, aguzzando bene la vista, qualcuno c'era, all'ombra di una grossa quercia, si notavano le spalle scoperte di una figura femminile, piegata su se stessa, intenta a leggere forse. Avvicinandosi si notava un libro dall'aria antica e le sue labbra sottili muoversi e sussurrare le parole. Non c'erano dubbi:  era Sarah, la nuova ragazza del vicinato. Si riconoscevano i suoi occhi chiari e il sorriso stampato sulla faccia. L'aveva inquadrata bene Zack quando si era presentata timidamente a tutti i nuovi vicini. Cosa stava leggendo di così tanto interessante? Non erano affari suoi, doveva imparare ad intromettersi di meno nelle faccende altrui... ma era davvero curiosa la situazione. Così si avvicinò alla ragazza con timido                                                                                      -Hey, Sarah- ma la tipica sedicenne aveva la cuffie al massimo del volume e non lo aveva sentito. Così il coetaneo ci riprovò poggiandole una mano sulla spalla, lei si voltò e gli fece un cenno con la mano, lo scrutò per due secondi sorridendo e poi tornò a leggere. Zack era decisamente a disagio, forse l'aveva interrotta o magari le faceva piacere la sua presenza, oppure semplicemente si stava facendo troppe domande, e perché? Era solo una ragazza. Così, divertito, tornò nella freschezza della sua casa.

Rimase a fissarla dalla finestra della sua camera che dava sul campo nel quale lei si trovava e notò che non cambiava minimamente posizione, rimaneva curva su quel libro.                                                                    - Non è strano quanto alcuni riescano a concentrarsi così tanto da dimenticare tutto il resto del mondo?- Giunse alla conclusione di star pensando troppo a una ragazza che aveva visto soltanto per cinque minuti, forse capitava soltanto a lui di aver bisogno di qualcuno con cui parlare. Chissà con chi parlavano gli altri, chissà con chi parlava Sarah, quando la testa si riempiva di punti interrogativi...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2016 ⏰

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