Chapter 1 - Addio -

60 6 0
                                    

Siamo arrivati a Berlino.
Qui il cielo è grigio, scuro, cupo, ma il calore si sente.
Siamo nei primi di giugno, la scuola è finita ed i miei genitori decidono di portarmi in una scuola dove posso divertirmi ma anche studiare, per studiare intendono imparare una nuova lingua come il tedesco e poi questo fatto mi spaventa un po anche perché non ho idea di come sia questa nuova lingua e preferirei evitare fare altre stupide figure come quelle che mi capitano di solito, e con di solito intendo dire tutti i santi i giorni in tutti i santi momenti.

***

Passano circa tre ore e mezzo dall'uscita dall'aeroporto e ci stiamo allontanando sempre di piu dalla capitale.
Dal finestrino della kia sportage di mio padre vedo solo vasti prati verdi che piano piano iniziano a diventare sempre piu scuri, con sempre meno abitazioni, fino alla desolazione della natura, un vasto campo pieno di ceneri con una specie di dormitorio in mezzo con delle pareti a dir poco orribili tinte di un bianco spento con tantissimi finestrini con ai lati persiane marroni.

I miei genitori parcheggiano davanti a quella specie di prigione e la prima cosa che dico è:

-Volete davvero lasciare vostra figlia in questa specie di prigione per drogati?

-Amore questa è una delle migliori scuole...

-Oh si, una delle migliori scuole per morire.

Fra un battibecco e l'altro con i miei genitori rinuncio al fatto che rimarrò qui per un anno intero ed entro in quella specie di manicomio.

L'ingresso è orribile come d'altronde tutte le stanze, tutte grigie e tutte buie.

In questa scuola possono venirci solo 100 ragazze e 100 ragazzi dopo di ché non se ne possono ammettere altri.

Una di quelle 100 ragazze ero io, sfortunatamente.

Fra un abbraccio e l'altro saluto i miei genitori che al loro voltarsi li vedo sgignazzare.
sincermanete non capisco il loro atteggiamento ma appena mi volto vado a sbattere contro una ragazza mora con una carnagione un po' più scura della mia.

Figuara di merda N°1

-Oh scusami mi dispiace tanto non volevo
Dico sistemandomi i capelli aiutando la ragazza dai lunghi capelli castani e li occhi scuri

-Scusa non parlo la tua lingua
Dice lei in francese ma siccome conosco bene quella lingua le rispondo subito

- Mi dispiace tanto averti scontrata
Dico soddifatta dalla mia risposta semplice e pulita e dalla bravura del mio scioglimento lingue

-Parli francese? Ovvero sei francese? Ti ho sentita parlare inglese allora pensavo non mi avresti mai capita

- Beh si parlo francese ma sono Britannica tu invece? Francesina giusto?

- Oh oui oui, francesina pura, beh piacere di conoscerti sono Jade Amelia Thirlwall

- Piacere mio Jade, io sono Perrie Louise Edwards

-Anche i tuoi genitori ti hanno abbandonata qui..vero?

-No, ma va! Mi hanno lasciata qui per un anno per imparare il tedesco non mi abbondenerebbero mai..

-Oh no perrie..loro non..non te lo hanno detto ti hanno dato l'addio senza che tu lo sapessi

-Non riesco a capire i miei genitori non mi hanno abbandonata

-Beh questa è una "scuola" se possiamo definirla così dove ogni ragazza delle 100 qui presenti viene scelta da un educatore di età massima di 20 anni e questa ragazza dovrà soddisfare qualsiasi esigenza del proprio educatore qui ci sono tutti ragazzi non accettati dai propri genitori che vengono ...come dire addestrati da questi..

- Oh mio dio .. quello che mi fa male di più è sapere che i miei genitori mi hanno abbandonata qui ...da sola senza nessuno senza alcuna spiegazione.

-Tranquilla Perrie ci sono io qui saremo amiche e continueremo ad esserlo qualunque sia il nostro destino allora ci stai?

-Assolutamente si Jade

Ci salutiamo sapendo che siamo capitate nella stessa stanza e le dico che sarei andata a fare un giro per capire meglio il funzionamento di questa prigione.

Dopo aver salutato Jade mi scontro contro un ragazzo alto con un petto e un corpo muscoloso ma al punto giusto i capelli castani e degli occhi azzurro oceano, tatuato.
A dir poco mozzafiato.

Figura di merda N°2

-Guarda un po dove metti i piedi bella biondina

-Mi dispiace tanto ma non capisco cosa stai dicendo

-Oh poverina la bambina non parla tedesco beh di sicuro sarà la preda preferita di tutta la mia vita spero che finirai fra le mie mani così ti darò la giusta punizione per avermi pestato occhi azzurri

Questa volta lo capisco, oh si che lo capisco sta parlando inglese e non più quella odiosa lingua di cui non ne capisco nulla

-Fai solo schifo non vedo l'ora di andarmene da qui

- Entrando qui non riuscirai mai a scappare lo sai vero?...ti hanno abbandonata e abbandonata rimmarrai.

-Io non capisco, non so cosa stai dicendo.

-Poverina, una ragazza così fragile che non parla nemmeno la nostra lingua non dovrebbe rimanere qui sola senza nessuno a proteggerla.
Ti hanno mai raccontato che se entri qui dentro ci rimani...fino a quando sarai cosi distrutta fino a morire?

-Non è affatto vero verme!

-Ascolta non ti conviene provocarmi potrei farti molto male

Si avvicina a me più del dovuto stringendomi il gomito con molta forza guardandomi dritto negli occhi.

-Non ci giurerei sai?

-Sbruffona del cazzo

Mi molla la presa continuando la frase

-Non vedo l'ora delle scelte delle matricole ...di sicuro parlerò agli altri di lasciarti per me così capirai cosa vuol dire urlare dal dolore.

《》《》《》《》《》《》《》《》

Buonasera bella gente!

Questa è la mia prima storia e spero davvero che entri nel vostro cuore e vi rapisca l'attenzione per sempre♡

Lascio a voi la lettura iniziamo con 30 visualizzazioni e 5 voti per il secondo capitolo.

Baci&Abbracci

Sweet Home [L.T.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora