Capitolo 2

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Guardai l'orologio: 11.30
O cavolo. Ho davvero dormito così tanto!?

"Hey tizia!" disse Lucy saltando sul mio letto, ancora in pigiama.

"Buongiorno altra tizia!" risposi ridendo mentre mi stiracchiavo.

"Se ti cambi velocemente facciamo ancora in tempo a trovare un cornetto ciascuno al bar... Dai!"

Mi alzai lentamente in piedi e mi avviai verso l'armadio. Mi misi una t-shirt e gli stessi jeans del giorno precedente per andare prima velocemente in bagno e poi a fare colazione.

"Allora, come ti è sembrata l'università?" disse Lucy con la bocca piena del suo cornetto alla marmellata.

"È fantastica!... Ma quindi tu da quanto la frequenti?"

"Ho iniziato l'anno scorso. Per non perdermi c'ho messo quasi tutto l'anno!"

"Comunque... Iniziamo dall'inizio: Quanti anni hai?"

"21 a ottobre :) Tu?" disse sorridente lei.

"Ho fatto 20 quest'estate"

"Ora te la faccio io una domanda..." continuò distogliendo lo sguardo dal suo milkshake "Conosci quel tizio che ti fissa laggiù?"

Mi voltai per guardare nella direzione dei suoi occhi, qualche tavolo più lontano... OH CAVOLO E LUI CHE CI FA QUI!? "No, mai visto prima." mentii.

"Sai, non sei brava a mentire. Sei diventata tutta rossa! Allora, come mai lo conosci?" insistette.

"Non lo conosco!" lei mi fisso per un tempo che mi sembrò infinito. E se c'è proprio una cosa che odio è essere fissata. "Occhei! Te lo dico!... Si chiama Noah Stewart e veniva alle medie con me..."

"È proprio carino!" continuò lei.

"Shh! Non è così complicato leggere il labbiale!"

"Ti piace, vero?

"Ma cosa!? Nooooo... SI."

"HAHAHAHAHA" rise talmente a crepapelle per un motivo sconosciuto. Ed ecco che la mia mente si riempì di mille domande: Forse era troppo per me? Forse mi fissa perché sono strana e faccio schifo? Forse perché sono goffa?

All'improvviso la risata si fermò, e al suo posto sentii un "Oh oh" spaventato.

"Senti, è meglio che andiamo, dai." appena mi alzai andai a sbattere. Contro qualcosa, o forse qualcuno. Insomma, alla fine ero a terra più a disagio che mai, anche solo pensando che Noah in quel momento potesse avermi visto in questa situazione imbarazzante.

"Scusa, non volevo..." vidi una mano tendersi verso di me.

"Fa niente." dissi rialzandomi da sola. Però la prossima volta sta più att-" mi paralizai quando vidi chi avevo davati. Era proprio lui. Non riuscivo a muovermi. Ero paralizzata nel vero senso della parola. Per fortuna che c'era Lucy.

"Ehm, noi dovremmo andare... Ciao ciao" mi prese il polso e mi trascinò fin su in camera.

"Non ci credo! È un segno del destino!!!" iniziò a parlare e parlare e parlare. Io intanto ero buttata sul
letto a cercare di scordarmi quella figura di merda..

Sentii un messaggio arrivare.

Christian
Lori, sono sotto al tuo dormitoio, andiamo?

Io
A fare che?

Christian
Il giro della scuola, non ricordi?

Io
Arrivo

"Devo andare, c'è mio cugino sotto che mi aspetta"

"Oh, posso venire anch'io???"

"Perché dovresti venire anche tu?"

"Beh, non mi so ancora orientare bene..."

"Scema. Dai, andiamo"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2018 ⏰

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