La musica nel cuore.

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-CAPITOLO UNO-

-PRIMA PARTE-

Uno Strano Incontro.

Erano giornate fredde,passate sui libri di scuola,un caffè con gli amici e..la mia chitarra.Si,proprio lei,la mia inseparabile compagna di viaggio.La suono da quando ero piccola,è tutto ciò che ho.È proprio nei momenti tristi che mi basta prenderla,suonare,ed improvvisamente ogni mio pensiero triste svanisce,si dissolve,e mi sento libera,pronta di nuovo a correre.È proprio vero che la musica unisce;più di qualsiasi altra cosa al mondo.Il mio nome?Gabriella,Gabriella Rossi,e questa è la mia incredibile,fantastica storia.

Credete nei miracoli?Bhè Io si,mi è successo proprio due anni fa.

Lo ricordo come se fosse ieri.Avevo sedici anni,ero stata sbattuta fuori dalla mia classe,la lll F,da quella vipera della professoressa di Francese.Si,ho sempre odiato il francese!

<<Sei stata di nuovo sbattuta fuori signorina?!>>

-Chiese la vice preside mentre mi faceva cenno di avvicinarmi .

<<Si signora.Ma non è colpa mia ok?A me il francese non piace!>>

<<Vedi di fartelo piacere signorina,intanto vieni qua.Vedi quel ragazzo?Si chiama Federico,domani farà parte della tua classe,si è trasferito qui da poco,vacci a parlare,fai amicizia,raccontagli un Po della scuola,dei tuoi compagni..>>

Senza dire una parola scostai la testa per guardare quel ragazzo;era seduto su una poltrona della presidenza in attesa di ricevere il preside.Ricordo che aveva le cuffie alle orecchie,una felpa blu,e masticava una gomma.

Non sono mai stata una ragazza "aperta",anzi sono sempre stata timida e riservata,non sapevo aprire un discorso e il fatto di avvicinarmi a lui mi imbarazzava un po' ..

Ma cosa potevo fare?Mi avvicinai lentamente e sussurrai:

<<Em...ciao..>>

Lui alzò lo sguardo mi guardò per un istante,si levò le cuffie e spalancò gli occhi.

E i suoi occhi erano qualcosa di incredibile.Blu,dello stesso colore del mare.

Io sorrisi ma lui continuava a guardarmi,quasi spaventato.

<<Qualcosa non va?Perché mi fissi così?Comunque io sono Gabr..>>

Non feci in tempo a finire di parlare che lui si alzò gridando :

<<No,non è possibile!>>

Mi spinse,uscì dalla presidenza e corse giù dalle scale dimenticando il telefono con le cuffie sulla poltrona.

Rimasi scossa,allibita.Quel ragazzo aveva certamente qualcosa di strano che riguardava me e io dovevo scoprirlo.Ma come?

La campanella suonò segnando la fine delle lezioni,presi il telefono con le cuffie,di corsa entrai in classe per prendere il mio zainetto e uscii dalla scuola.Non salutai nemmeno i miei compagni  e corsi in macchina dove c'era mia madre ad aspettarmi.

Ero pensierosa.

Mia madre notandolo mi chiese:

<<Tesoro allora?Non dici niente?Com'è andata la giornata?>>

<<Mamma non vedi che sto pensando?Non mi va di parlare!>>

Mia madre mi guardò di storto,poi disse:

<<Ma da quant'è che io e te non parliamo eh?Sono tua madre,a me puoi dire tutto,se ci sono problemi parlane con me!>>

<<Mamma non ho niente,davvero.Accellera,ho fame,che alle tre devo andare da Giusy per provare un pezzo con la chitarra.>>

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