Le rose sul tetto

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Mi aveva lasciata da sola. Il primo giorno di scuola e Sarah,la mia migliore amica, mi aveva lasciata sola perché le era venuta la febbre. Solitamente andavamo a scuola insieme ma oggi no.

Uscii di casa piú scocciata che mai.

La scuola non é lontana da casa mia ; ma visto che anche se devo camminare per due minuti ho bisogno della mia musica, oggi ho le mie amatissime cuffie giallo fluo.

E twenty one pilots messi al massimo, in modo che le persone che mi circondano possano sentire quello che ascolto io.

Mentre cammino per una piccola via, mi accorgo che sta aprendo una nuova pasticceria. Mi fermo ad osservare la vetrina piena di dolci. Mi piacciono troppo. Prima di andarmene mi soffermo a guardare il mio riflesso. Ho i capelli arruffati perché sono uscita di casa senza averli asciugati bene e sono scompigliati. Solitamente sono molto molto piú belli e con meno boccoli. Le persone mi fanno molti complimenti sui miei capelli  perché sono di un colore particolare, cambia molto in base alla luce (in questo momento sono biondissimi), per gli occhi, due palline da ping-pong azzurrissime che andando verso l'interno hanno sempre piú sfaccettature gialle. Sul fisico, magra e con una bella quarta di seno. Infine la gente adora le mie fossette; io le detesto,erano carine quando ero piccola, ma ora mi fanno sembrare come una bambolina, a me sembra che ho due buchi sulle guancie. Dopo essermi sistemata bene i capelli e il mio maglione preferito (é azzurro con al centro una scritta bianca "living young, wild and free") ripartii e dopo un minuto ero all'entrata dell'inferno.

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