Capitolo 1

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Caroline's Pov

Applico sulle mie palbebre un sottile strato di ombretto dorato, per poi sfumare nella parte superiore di ognuna di esse un colore leggermente più scuro. Prendo l'eyliner dal contenitore di plastica davanti a me e traccio lentamente una linea definita che termina con un tratto all'insù, invece procedendo con il mascara do un colore nero e una forma ordinata alle mie ciglia.
Per il contouring uso poca terra e poco blush, senza esagerare, e sulle labbra applico delicatamente un lucida labbra chiaro di ottima qualità.
Finalmente alzo gli occhi per guardarmi allo specchio. Il mio viso è perfetto, non manca niente.
Sciolgo alcuni ciuffi che avevo tenuto indietro con una molletta e ripettino tutti i capelli per l'ultima volta. Un sorriso compiaciuto appare sulla mia bellissima faccia ed esco dal bagno soddisfatta.
Sento mio padre borbottare qualcosa sul fatto che arriverò tardi perché spreco tre ore in bagno, ma io non lo ascolto, scendo le scale e cammino diretta verso l'ingresso fino a quando Cynthia mi si piazza davanti rifornendomi di trenta cose inutili per il primo giorno di scuola. Le faccio un sorrisetto dolce e le dico che quelle cose non mi servono.

"Ma si che le servono, signorina, dice sempre che non le serve nulla e poi torna ogni volta a casa dicendo che avrebbe dovuto ascoltarmi e prendere quello che le dicevo"

"Beh.. stavolta non succederà" farfuglio "no, ma aspetta.. Cosa dici?? Era solo quando ero alle medie, poi ho iniziato a ricordare sempre tutto e portare tutto,e.. " la mia espressione tramuta in uno sguardo truce "tu dovresti saperlo, o forse non presti attenzione.. Allora vuol dire che il tuo servizio non è abbastanza efficiente e.. "

"No, no, ma cosa dice..?" mi interrompe subito "si! Ora mi ricordo perfettamente di quanto lei sia diligente"

"Grazie, lo so" dico io sorridendo

Mi infilo gli stivaletti e saluto Cynthia con un bacio sulla guancia, quando sono fuori dal portone di casa mi fermo sulla soglia del marciapiede ad aspettare l'autista, che arriverà con la limousine, ho anche una macchina ma farmi portare con la limousine mi piace molto di più.

So per certo che oggi ci saranno dei nuovi arrivati, ci sono ogni anno, la mia è una delle scuole più rinomate di tutta Chicago, quindi quando i ricconi come mio padre arrivano in città per viaggi di lavoro la scelgono sempre per farci andare i figli.
Io, oltre ad essere la regina della scuola, sono anche quella che aiuta i nuovi ad ambientarsi, sono bravissima con le persone, so come metterle a loro agio, come intimidirle, come persuaderle, come ingannarle.. Per questo sono un ottima leader
Molto meglio di quel viscido, schifoso, insopportabile babbuino, troglodita di..
La mia limousine è arrivataaa, evvaiiii!!!!!

Marcus abbassa il finestrino
"Pronta per il quarto anno,signorina Davis?" chiede sorridente

Ma si può sapere che hanno tutti con questo quarto anno? So che è il mio ultimo anno, ma tutto sto entusiasmo sinceramente non lo capisco..

"Prego, salga" dice Marcus con il suo solito tono amichevole

Marcus è il mio autista da quando ero piccola, è un grande chiaccherone, per questo lo adoro.

Apro la portiera ed entro nella mia fantastica limousine, mi stravacco sul divanetto come se fossi un'antica etrusca (non so se si stravaccavano così, ma vabè)

"Non ci credo, Caroline Davis in queste posizioni poco graziose.."
Mi giro di scatto

"Eric?!? Ma che diavolo ci fai nella mia limousine????"

"Sorpresaaa!"

"Non eravamo d'accordo che ci vedevamo a scuola?"

"Ah, non ti va che io stia qui?" fa una finta faccia offesa

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