Capitolo 1

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Pov Alessandra
Mi sveglio agitata. Sono in preda all'ansia, come sempre. Oggi devo affrontare il mio primo giorno di scuola. Nuova città, nuova vita. Mi chiamo Alessandra, ho 17 anni e una vita da cambiare. Sono "scappata" dalla mia realtà milanese, per trasferirmi a Roma. Era proprio ora di cambiare la mia vita. Ho un passato da cancellare, da dimenticare. Non sono una ragazza speciale, sono una buona annulla che nella propria vita non è riuscita a fare nulla se non combinare casini. Perché è da quando sono nata che combino casini. Sono figlia unica, i miei genitori si sono separati quando ero piccola. Anche se adesso, a dire il vero non so come siano combinati. Credo si stiano riavvicinando visto che ci siamo trasferiti qui tutti insieme nella nostra nuova casa romana. È un periodo strano questo, da quando quella notte quel mostro ha fatto quello che non doveva fare...
Meglio non pensarci in questo momento! Mia madre mi porta alla realtà.
Mamma: Amore su che farai tardi. Non rimuginare troppo, non pensare. Ricordati che siamo qui per cambiare tutto. Vivi al meglio tesoro, che te lo meriti dopo tutto quello che hai passato.
Alessandra: Si, si... Va bene mamma.
Mamma: ti voglio bene tesoro mio.
Alessandra: Emh, anche..io...mamma.
Prima di uscire di casa, saluto mio padre che scende per fare colazione. Ma quei due non erano lasciati? Io non so più che pensare. Ma in questo momento non mi va davvero di pensare a loro, mi godo semplicemente la tranquilla convivenza sperando di andare verso un punto di incontro. Non sono mai stata una persona che esprime i propri sentimenti. Sono stata abituata così, sono una ragazza timida e chiusa. Ero molto incerta al ti voglio bene di mia madre. Sono sempre stata una persona che non dice ti voglio bene, rifiuto sempre tutti e mi tiro indietro. Prendo la metro, cuffiette alle orecchie e penso alla mia nuova scuola. Mi sono iscritta al liceo linguistico, uno dei più rinomati di Roma o almeno così dicono. A me personalmente frega bene poco, l'unica cosa che mi importa è cambiare vita. Ho cambiato già acconciatura, ho cambiato stile ma ho anche cambiato carattere. Perché diciamoci la verità, sono un'altra persona da un po' di anni a questa parte. Prima ero solare, spensierata e ricca di voglia di vivere. Quella notte, quella maledettissima notte ha cambiato tutto. Immersa nei miei pensieri, non mi rendo conto del tempo che passa, e con esso le fermate della metro. Scendo alla fermata vicino scuola, e mi dirigo presso il liceo a piedi.
Mi guardo intorno, rimanendo colpita dalla bellezza di Roma soprattutto nelle piccole cose. Ed è proprio vero: ROMA CAPUT MUNDI.
Sono certa che pian piano mi innamorerò di questa città. Spero anche di innamorarmi della mia nuova vita, anche se so che sarà difficile.
Eccomi arrivata davanti scuola. Mi guardo intorno e ovviamente vedo facce non conoscenti e scostanti. Non farti prime impressioni come sempre, non stavolta. Pensa che dovrai passare altri 2 anni qui dentro. Cerca di ambientarti. Pensa positivo. Ed ecco che suona la campanella e vado verso il bidello chiedendo la classe 3A. Questo signore, tanto caro e gentile, mi indica la strada. Mi avvio verso questo corridoio che sembra infinito. È una bellissima scuola nonostante tutto, con due file di armadietti lungo il corridoio. Ecco la porta che indica la mia classe. Busso con moderata forza ed entro. Davanti gli occhi, vedo una ventina di ragazzi che mi squadrano dalla testa ai piedi. Come inizio non c'è male..
Vado avanti, ignorandoli come ho sempre fatto nella mia vita. C'è un banco in fondo, e una ragazza seduta lì. È l'unico posto libero, ed ecco che mi vado a sedere. La ragazza subito mi porge la mano, presentandosi.
X: Piacere, sono Martina!
Sono un po' titubante, ma le porgo la mano.
Alessandra: Emh, piacere Alessandra.
Martina: Che ci fai qui? Sei nuova? Non ti ho mai visto!
Alessandra: Si, mi sono appena trasferita da Milano.
Martina: Milano?! Wow, la città della moda, la città dei miei sogni.
Alessandra: Davvero ti piace così tanto?
Martina: Certo!
Alessandra: Io invece ho subito notato la bellezza e la particolarità di Roma, è perfetta anche negli angoli più piccoli.
Martina: C'hai ragione, Roma è Roma!
Iniziamo una conversazione piacevole, devo dire che non me l'aspettavo. Mai giudicare un libro dalla copertina, è vero.
Ad interrompere la nostra conversazione, è la professoressa di inglese che entra in classe. Subito mi nota e mi chiama alla cattedra.
Professoressa: Allora, honey. Come ti chiami? Presentati, please.
Alessandra: Certamente. Mi chiamo Alessandra, ho 17 anni e vengo da Milano.
Professoressa: Milano? I love it! Thank you, my dear. Puoi accomodarti.
Vado verso il banco, ignorando tutti gli altri che mi guardano.
Sarà dura iniziare tutto da capo, ma è quello che voglio e dovrò rimboccarmi le maniche per fare amicizia. Speriamo bene!

Primo capitolo. Cosa ne pensate? So che siete state abituate alle fan fiction con me, ma questa sarà una storia abbastanza normale di una ragazza normale. L'ispirazione mi è venuta stanotte. Spero vi piaccia. Fatemi sapere! A breve posterò il secondo.
Un bacio, Ale❤

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