Brave [Ross Lynch]

-3

-okay Ross, davanti a te c'è il cestino del pranzo, se lo sposti alla tua destra riesco a sedermi-
Il ragazzo allungò la mano per prendere il cesto e lo mise dove indicato dalla castana.
Sentí dei leggeri gemiti di dolore quando lei fece per sedersi
-ti fa tanto male la gamba?-
-solo quando mi muovo male-
-stai attenta allora-
-ti sembra facile eh?-
-non litighiamo per stronzate ok? Cerchiamo di goderci il picnik-
La ragazza iniziò a tirare fuori i panini che aveva preparato e iniziarono a mangiare nella tranquillità del parco.
-a cosa pensi?-
-a quanti rumori si possono sentire qui-
-tipo?-
-oltre gli uccellini che cantano sento il tuo masticare e il vento che smuove le foglie secche-
-sembra intensa come cosa-
-lo è.-
Finirono di consumare il loro pranzo leggero e poi lei appoggiò la testa sulle gambe di Ross, chiudendo gli occhi per provare a sentire come lui.

Riaprì gli occhi quando sentí una goccia di pioggia sullo zigomo
-Ross, tra un pò piove-
-raccogliamo le cose allora-
Riempirono di nuovo il cesto delle cose che erano avanzate e si alzarono giusto il tempo che si mise a piovere.
Con uno sbuffo guardò verso Ross e lo trovò a sorridere con il viso alzato e gli occhi chiusi, intento a percepire le goccioline di pioggia che cadevano.
Gli si avvicinò e gli prese la mano, lui appena percepì la sua presenza si girò verso di lei sorridendole.
-ti amo Ross Lynch-
-ti amo che io-
Pochi istanti dopo si stavano già baciando con foga sotto quello che era diventato un piccolo temporale.
Sentendo la passione che lui stava mettendo nel bacio, lei sorrise incosciamente sulle labbra del suo ragazzo che continuava a stringersela addosso per voler imprimere ogni minimo dettaglio dei loro corpi che si toccavano: i loro petti, le mani di lui sulla sua schiena e quelle di lei dove batteva il suo cuore,perché nonostante Ross non la potesse più vedere con gli occhi, la sua anima continuava ad ammirarla in tutte le sue sfaccettature che fossero di difetto o di pregio.