The Mysterious Forest

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-Emma forza!-Chiamai la mia dolce cagnolina.
Quel giorno era un giorno come tutti gli altri.
Al tramonto, mia madre io e mio fratello andammo a prendere i cavalli prima che il territorio si popolasse di strane creature.
Sono la stranezza in persona.

Allora ero piccola. Poco più di otto anni.

Presi la cagnolina in braccio e la misi nella sua cuccia dentro casa.

Appena mi girai e vidi il gigante Golia che mi stava osservando.
Lo accarezzai. Avete per caso pensato male? Lui é buono, ed è solo un cagnolone.

In quel momento alzai lo sguardo.

Nella foresta proibita.

Proprio sulla destra nei cespugli.

-Golia! Hai visto anche tu? Un ragazzo!-

9 anni dopo

-Bella! Sono le undici! Anche se è festa non puoi rimanere a letto tutto il giorno!- Urlò mia madre. Io sbuffai e poggiai sul cuscino il mio libro Intitolato "attraverso il fuoco".
Scesi le scale del letto e mi misi i vestiti preparati la sera prima.

Poi mi catapultai a fare colazione e subito dopo a lavarmi i denti.

-Finalmente ti sei alzata, pensavo fossi morta!- Disse con una striscia di sarcasmo.
Guardai fuori dalla finestra.
Il sole, mi accecò appena scostai la tendina.
-Cosa si fa oggi?-Dissi chiudendo la tendina.

-Non lo so.-Disse mamma -Per ora voglio solo dormire.-Poi sarei io la dormigliona.
Andai in magazzino a prendere una sedia a sdraio, la aprii fuori e mi misi a prendere il sole.
Di colpo tutto si riannuvolò.

-Accidenti!-Urlai.
Di colpo, però, Golia si mise ad abbaiare.

Stava guardando un punto in lontananza.

Seguii il suo sguardo e vidi un volto vicino ai cespugli.

Aveva dei capelli rosso fuoco e mi osservava, mi fissava.

Quando si accorse che lo stavo guardando saltò nei cespugli e si addentrò nella foresta.

Forse avevo visto male.
O forse no.

Quella sera ripensai a l'illusione del ragazzo. E se fosse realmente accaduto?
Non non lo sapevo.

Cullata da quei pensieri mi addormentai profondamente.

Mi ritrovavo su un prato dorato. Era il tramonto. Di colpo vidi una sagoma scura passare davanti al sole, caddi. Le gambe non mi reggevano. La sagoma si avvicinò.

Io misi le mani sugli occhi. Quando li riaprii però lo spettacolo non era sicuramente più bello di prima. Cadevo avvolta da una nuvola oscura. Tante luci fosforescenti mi accecavano. Vidi di nuovo la sagoma, questa volta aveva i capelli rossi, ma il volto era scuro.

Mentre cadevo mi rigiravo su me stessa, guardai giù e di colpo vidi il terreno, lo toccai, ma mi svegliai.

Scesi in fretta le scale -Mamma devo parlarti!-Urlai.
Lei arrivò in fretta in camera -Mamma, devo sapere il significato di un sogno.-Dissi guardandola fisso negli occhi. Lei mi mise una mano sulla spalla -Raccontami il sogno.- disse.

Le parlai della sagoma e del prato dorato e di tutto il sogno.

Appena finii lei alzò gli occhi al cielo-So cosa vuol dire il tuo sogno.-Disse sbarrando gli occhi -Hai visto qualcosa in questi giorni? Qualcosa che ti ha stupito?- Chiese, io annuii dopo qualche secondo. Lei smise di guardarmi e tornò in cucina.

Io allora corsi in bagno.
Mi lavai e mi vestii.
Ora sapevo che quel ragazzo che ho visto, anche da piccola, era reale.

Prima di uscire feci un respiro profondo.
Poi misi la mano sulla maniglia e la abbassai, un rumore forte fece passare dei brividi nel mio corpo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2016 ⏰

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