Di certo non il mio.
Ma sorvoliamo su questo triste dettaglio.
Duunque carissimi fagiolini, che mi raccontate di bello?
Io di bello nulla, ma se volete qualcosa ve lo racconto lo stesso.
Anzi ve lo racconto anche se non volete, tanto non ho nulla da fare.
Come del resto non ho avuto nulla da fare ieri, l'altro ieri, e l'altro ieri ancora.
Si, perché io, come sospetto molti altri, sono in quella fase post scuola e pre vacanze che è costituita da ozio, afa, umidità e marciapiedi bollenti che sembra siano lì lì per friggerti le scarpe.
Una fase in cui hai voglia di fare tutto ma allo stesso tempo ti stai ancora riprendendo da quei 9 mesi di trauma per cui rimani in coma fino a mezza giornata e allora, ma solo allora,decidi che forse è meglio mettere a lavare quel mucchio di calzini buttato in un angolo e di organizzare il pomeriggio quel minimo necessario.E allora cominciano le infinite telefonate con gli amici mentre ci si sventola con qualsiasi cosa possa essere utilizzato per farsi aria, mentre di sottofondo passa l'ennesima hit dell'estate (ovviamente spagnola, perché ormai è d'obbligo che l'hit sia spagnola, ma questo lo sappiamo da quando uscì Vamos a la playa) e mentre tua madre si chiede che cosa cavolo cucinare (perché non può più proporti quel viscido minestrone e questo la manda in crisi profonda).
Alla fine si opta per un parco, evviva la natura, tanto fa caldo.
Ma manco per niente, perché ovviamente, nel momento in cui tu starai uscendo in calzoncini e canottiera ecco arrivare il classico (ma neanche tanto) acquazzone estivo che manderà a quel paese i tuoi buoni propositi di mostrare al mondo le tue belle gambe appena depilate.
Ma sorvoliamo su questi spiacevoli inconvenienti, perché alla fine l'estate è bella perché... beh perché si accidenti.
A meno che tu non abbia gli esami o la maturità o qualche fastidioso debito.
Bene, dopo questa mia interessante entrata in scena vi auguro una buona serata cari fagiolini
Adieu,
Me