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Il letto è davvero comodo, anche se a dirla tutta il materasso di casa mia era completamente un'altra cosa. Mi sveglio guardando il soffitto bianco. Sono le undici e trenta, ho dormito abbastanza per i miei gusti. I corsi universitari cominceranno tra tre giorni, quindi ho tutto il tempo per potermi ambientare meglio nell'istituto. Il mio primo istinto è quello di afferrare il telefono poggiato sulla scrivania di fianco al letto.
Tre nuovi messaggi.
Due sono di mia madre, che mi augura la buonanotte e mi racconta che Pongo si è addormentato sul termosifone, e sembrava una paletta di quelle che si usano per pulire la polvere. L'altro, è da un contatto che è memorizzato come 'La mia ossessione'. Non mi ricordo di avere un contatto con questo nome. Apro il messaggio.

Buongiorno Bimba! Dormito bene sul letto più scomodo del mondo?

Okay, questo è pazzo. Sbuffo. Ecco perché Kyle ha preso il mio cellulare e non me l'ha ridato per un paio d'ore. Sono più che sicura che mi ha installato anche un navigatore che gli dice dove sono. È malato. Non posso di certo cambiare numero per colpa di uno così.

Buongiorno un cavolo, punto uno.
Punto due, come ti sei permesso?
Punto tre, smettila di chiamarmi così o ti arriva un pugno diritto sul tuo naso.

Spero che finalmente lo capirà.
La sua risposta però non tarda ad arrivare.
Cattivo umore bambina?

Non si gioca con il fuoco lo sai?

Infatti voglio solo giocare. Non con il fuoco. Con te.

Sbruffone.
Ti arriva un pugno appena ti vedo sappilo.

Non risponde. Forse ha capito che deve lasciarmi in pace. Mi alzo dal letto e vado in bagno. Apro l'acqua calda e lascio che, unita al sapone, riempi tutta la vasca. Mi immergo e sento il fruscio dell'acqua scontrarsi contro la mia pelle chiara e calda, provocandomi la pelle d'oca.
È così rilassante, che potrei starci per ore. Il profumo di vaniglia del sapone si diffonde in tutto il bagno, e lascia sulla mia pelle un odore di fresco.
Immergo la testa sott'acqua facendo bagnare anche i miei lunghi capelli biondi. Le punte galleggiano sull'acqua di fianco le mie spalle minute.
Dopo essermi lasciata coccolare dall'acqua e dal profumo di vaniglia mi alzo dalla vasca. I capelli che poco prima galleggiavano nell'acqua hanno aderito completamente alla mia schiena. Avvolgo il mio corpo magro e scheletrico in un accapatoio verde, e i capelli in un asciugamano. Lascio che si asciughino un po' per poi iniziare ad asciugarli con il phon.
Ci voleva proprio un bel bagno caldo dopo il caloroso 'buongiorno' di Kyle.
Sono davanti l'armadio, indecisa su cosa mettermi per affrontare questa giornata. L'aria è calda, quasi afosa.
Opto per una tuta intera bianca di pizzo, a pantaloncino e con una catenina dorata che circonda la mia vita minuta.
Bussano alla porta. Apro e mi ritrovo davanti Kyle.
《Che palle!》sbuffo, e con un movimento repentino chiudo la porta con forza, ma lui mi anticipa riuscendo a bloccarla in tempo.
《Non dovevi tirarmi un pugno?》
《Già, e se non te ne vai, te lo tiro per davvero.》
Lascio andare la porta, capendo che ormai è inutile, e inizio a prepare la borsa da portarmi in giro. Cuffiette, cellulare, ombrello, e ci infilo anche qualche foglio e penna. Cerco qualsiasi cosa da fare pur di non incrociare il suo sguardo, che sento su di me da quando è entrato.
Sta comodamente allungato sul mio letto, e gioca con la catena dei suoi skinny neri.
《Bimba, vai in giro davvero così?》
Cosa vuole ancora.
《Hai qualche problema?》
《È solo che.... tutti ti guardano il culo.》e scoppia a ridere.
Ma cosa ha nella sua testolina? Sto valutando l'idea di rompergli il naso.
《Questo è troppo, esci fuori dalla mia stanza.》sento già le vene del collo pulsare dalla rabbia, ma quando i nostri occhi si incontrano sento ogni rancore volatilizzarsi. È qualcosa di magico immergermi in quel verde. I miei occhi sembrano stregati al contatto con i suoi.
Restiamo a guardarci per qualche secondo, fino a quando un bussare rumoroso mi risveglia dal mio letargo e mi fa sobbalzare.
《Aspetti qualcuno?》domando, perché è improbabile che sia venuto qualcuno per cercare me.
Fa spallucce e con un sorriso torna a tormentarsi la catena di fianco gli skinny.
Apro la porta, e mi si parano davanti tre ragazzi, alti quasi due metri e con la pelle color caffè latte.
《Sareste?》ho gli occhi fissi su di loro e la bocca spalancata.
《Kyle! Grande!》esclama uno di loro e corre verso Kyle per salutarlo. Gli altri e due, mi sorpassano ed entrano in camera facendo finta che io non ci sia, e si siedono sui due letti a disposizione. Chiudo la porta con i nervi a fior di pelle, e dalla mia espressione si direbbe che sto per esplodere in un urlo di rabbia.
I ragazzi ridono e scherzano, facendo finta che io non ci sia.
《Scusate?!》urlo, e tutti si voltano verso di me.《Chi siete, e perché siete nella mia stanza?》sbotto.
《Ci ha inviato Kyle, dicendo che ci saremmo divertiti!》si difende il ragazzo più sfacciato di tutti e quattro.
《Cooosa?》guardo Kyle sbiogottita.
Lui sorride.《Dai bimba, volevo presentarti i miei amici, dato che ora sei una mia amica!》
Amica. Amica. Ma vi pare?
Sa almeno cosa vuol dire amica? Non ne ha la minima idea, se già mi considera così.
《Oh, ma certo, e quand'è che ci scambiamo anche i segreti e diventiamo amici del cuore?》le mie parole creano una risata generale.
《Sei forte bambolina.》dice un ragazzo biondo, e dagli occhi chiari.
Tutti con questi nomignoli. Ma sembro davvero così piccola? Insomma, sono bassa, ma non da sembrare ancora una sedicenne in piena crisi ormonale.
《Io sono Tyler.》si presenta il biondino《e loro sono Josh e Nik.》
Josh è il più alto di tutti, ha gli occhi color nocciola e una folta chioma scura, mentre Nik ha i capelli neri come la pece e gli occhi color ghiaccio.
《Io sono Julieth.》sorrido e mi siedo anch'io sul letto. Sono ancora arrabbiata con loro per aver fatto irruzione in camera mia, ma d'altronde sono anche contenta di avere nuovi amici. Non gli ho detto il mio vero nome, ma tanto non sapranno mai come mi chiamo.
《Non è vero, si chiama Violet.》la voce odiosa di Kyle mi comincia a infastidire parecchio.
Ai ragazzi sembra indifferente il mio nome, e sono sicura che tramano qualcosa alle mie spalle.
Chiacchieriamo, e alla fine si dimostrano anche simpatici e molto molto socievoli.
Kyle, è il più carino, ed anche il ragazzo dal carattere più complesso.
Tyler è un tipo apposto, ed è quello che riesce a coinvolgere tutti nella conversazione.
Josh e Nik sono fratelli, ma non si somigliano per niente né fisicamente né sulle loro opinioni. Non sembrano essere usciti dalla stessa pancia.
《Ragazzi, tenetevi forte, ho una notizia per voi.》Tyler fa finta di tenersi stretto alla ringhiera del letto mentre scandisce ogni parola《stasera mini festa in camera mia!》e inzia a esultare.
Che tipo di feste sono quelle loro?
《Tu verrai vero?》mi chiede Kyle in modo dolce, facendomi dimenticare che sono arrabbiata con lui.
Annuisco senza guardarlo, altrimenti so già che resterei a fissarlo negli occhi per ore.
《Cosa fate voi alle feste?》domando. Voglio saperne di più. Sono abbastanza curiosa e molte volte parlo senza pensare.
《Niente di che, qualcosa da bere, un po' di musica.》Tyler fa spallucce.
Kyle ha le sue iridi verdi fisse su di me. Osserva ogni mio movimento, come se volesse studiarlo. È davvero strano.
Alla fine, tra una chiacchiera e un altra, il tempo è passato in modo veloce ed è arrivata l'ora di mangiare.
I ragazzi tornano ognuno nella propria stanza, lasciandomi qualche indicazione sulla festa di stasera.
Sono davvero emozionata e, a dir la verità, anche un po' intimorita. E se non sarò alla loro altezza? Forse potranno considerarmi noiosa o anche stupida. Voglio solo che mi accettino per come sono, senza dovergli dimostrare nulla. Non voglio fingere di essere una ragazza sfacciata, a cui piace baciare il primo ragazzo che gli capita sotto il naso. Voglio essere me stessa. Voglio avere degli amici come loro, ed essere una normale ragazza a cui piace stare in compagnia.
Sarò anche paranoica e ansiosa, ma sono pur sempre io.
Non ho tanta fame, quindi decido di non mangiare nulla e di continuare a leggere Cime Tempestose.
Sono completamente stregata da questo libro e dalla bellezza di Heathcliff, dalla sua passione e dalla sua vendetta.
Sono distesa sul mio letto, girata sul fianco sinistro, e sono intenta a leggere, quando il mio telefono vibra.
Kyle.
Che fai?

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