|capitolo 1|

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"Sofia se non ti alzi subito perderemo il volo!!"

Se continua ad urlare così sveglierà tutto il vicinato, che poi io dico:è nella stanza accanto perché deve urlare se potrebbe usare quelle sottospecie di gambe che si ritrova e venire qui a svegliarmi?!

"Mi sono alzata,comunque se devi continuare ad urlare così avviatevi voi, ho sempre sognato di girare la mia versione di "mamma ho perso l' aereo "!"

E dopo questo posso dire addio definitamente all' eredità.
Che stupida non mi sono ancora presentata: sono Sofia ho 18 anni, sono magra con i capelli biondi e gli occhi marroni, molto ma molto scuri.

Forse vi starete chiedendo perché in casa stiamo urlando, beh come ogni anno abbiamo preso una casa in Sardegna, che dividiamo con un altra famiglia,per l' estate e,visto che abitiamo vicino a Modena, dobbiamo prendere l' aereo ma mia madre è una che arriva sempre molto in anticipo e quindi dobbiamo svegliarci davvero presto.

In poche parole? Se non mi sbrigo mi fa diventare mora, alta con gli occhi azzurri.... Penso che si sia capito il concetto.

Mi faccio una doccia veloce e asciugo i capelli,anche questo molto velocemente.
Vado verso quella massa in forme che è il mio armadio e prendo dei pantaloncini di jeans e una canottiera con scritto "AHAHAHAHAHAHAH NO".

Mentre mi metto le scarpe mio fratello Luca entra in camera mia senza bussare, come sempre.

"Decidi: o ti sbrighi o resterò figlio unico, non che mi dispiaccia ovvio"

"Arrivo arrivo"sbuffo

Mio fratello è il tipico sedicenne rompiscatole. Stessi capelli biondi ma lui ha preso gli occhi verde accesso della mamma, cosa che gli ho sempre invidiato.

Prendo il telefono, la valigia e scendo velocemente le scale trovandomi mia mamma con le chiavi della macchina e la sua borsa in mano ad aspettarmi.

"Oh hai deciso di venire anche tu?!" Fa la finta faccia sorpresa

"Leggi la mia maglia, e poi non fare la scenetta delle chiavi in mano come nei film, sappiamo tutti che guida papà"

Sbuffa e usciamo di casa.
"Buongiorno principessa" mi saluta mio papà quando salgo in macchina

"Buongiorno mio re"

Ci salutiamo così da quando ho cinque anni e adoro farlo.
Amo il rapporto con mio padre anche se a volte è troppo protettivo.
Anche con mia madre ho un bellissimo rapporto: è come se fosse una mia amica.
Ovviamente tranne quando sono in ritardo

Quando siamo tutti in macchina partiamo verso l' aeroporto, io ovviamente con i 5 second of summer nelle orecchie.

*3 ore dopo*

"Sardegna quanto mi sei mancata!"

Ho fatto girare delle persone ma non mi interessa,è la mia Sardegna.

"Ragazzi c'è qualcosa che non vi abbiamo detto" dice la mamma

Partiamo bene....

"I Martini non ci saranno quest' anno c'è un altra famiglia"

No! Io amavo i Martini erano due adorabili vecchietti che ci davano sempre i biscotti.

"E questi chi sono?"

"Mi sembra che si chiamino Rossi di cognome, il figlio a più o meno la tua età Sofi" spiega la mamma

Speriamo in bene non voglio sorbirmi un altro rompiscatole per tutta l' estate,ho già Luca che basta e avanza.

Arriviamo dopo una mezz'oretta nella nostra casa sarda, come mi piace chiamarla, e ci precipitiamo subito dentro.
Ritrovarmi una signora mai vista prima difronte a me non era nei miei piani ma okay....

"Voi dovete essere l' altra famiglia,io sono Morena piacere" si presenta la signora

"Molto piacere io sono Stefano, mentre loro sono: Sarà, mia moglie, e i mie figli Luca e Sofia"

Adoro quando mio padre fa le presentazioni per tutti, io non ho mai voglia.

Mentre le presentazioni inutili continuano due ragazzi scendono le scale in costume da bagno.
Hanno entrambi gli occhi azzurri ma uno è moro mentre l' altro ha un ciuffo biondo chiaramente tinto.

"Ah loro sono mio figlio Fede" Morena indica ciuffo biondo "e Benji, un suo amico, che è venuto in vacanza con noi"indica il moro.

"Piacere di conoscervi " dice il moro sorridendo mentre ciuffo biondo fa un piccolo cenno con la testa e poi escono di casa.

Okay ciuffo biondo mi sta già antipatico.

"Io vado di sopra" annuncio precipitandomi di sopra

Mi butto sul letto prendendo il telefono, il primo giorno qui sto sempre in casa, non so perché ma ormai è un abitudine.

Una palla da pallavolo entra dalla finestra aperta colpendo il muro.
Ma che...?
Mi affaccio e vedo ciuffo biondo con gli occhiali da sole

"Biondina la palla"

"Primo non chiamarmi biondina secondo tieni"

Gli lancio la palla che lui prende al volo

"Cosa hai biondina? Hai le tue cose?"

Ma questo è malato

"No ciuffo biondo stavo benissimo prima di incontrarti"

Chiudo la finestra e mi ributto sul letto.
Sarà una lunga estate....

|My summer| Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora