I suoi occhi...

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I suoi occhi sono il ricordo più doloroso, prima della sua malattia "parlavano" poco, non si esprimevano, a volte potevano sembrare occhi gelidi,freddi.
Invece quando le parole gli si gelarono in gola, e non riuscì più a parlare, i suoi occhi diventarono lo specchio della sua anima, erano il suo unico ponte tra lui, irraggiungibile dagli altri e noi, fuori, come estranei, a guardarlo e incapaci di poter far qualcosa per lui, disperati.
Quegli occhi che dicevano tutto, che brillavano, che piangevano...
Ma comunque, ci furono ancora volte in cui riuscì a parlare nell'ultimo anno, segno che era ancora presente, come poteva.
Un giorno, come ogni pomeriggio dopo scuola, ero a casa dei nonni...
Quel giorno ero triste, tristissima, anche infuriata.
Dopo aver litigato con mia nonna entrai con rabbia in camera loro, dove, ovviamente, mio nonno era nel letto...
Mio nonno che aveva sentito tutto, e con mia enorme sorpresa se n'era reso conto, mi disse : "Lasciala perdere" (riferito a mia nonna)
Io non ci potevo credere, camminavo per la stanza e appena pronunciò quelle parole mi fermai, andai verso di lui e lo abbracciai disperata,in lacrime, dicendogli: "Grazie Nonno" riferito a tutto quello che aveva sempre fatto per me.
Mi rispose: "Grazie a te".Ancora oggi dopo 5 mesi dalla sua morte mi vien da piangere, a ripensarci.
Fu stupendo potergli parlare un ultima volta, mi ha dimostrato che lui c'era, era lì con me, che mi capiva, che si rendeva conto delle cose.Fu meraviglioso, fu l'ultima volta che riuscii a parlarci...
Dopo quella volta smise completamente di pronunciare anche poche parole, era come intappolato in un altro mondo.
Io gli parlai sempre ma non riuscì più a rispondermi, non importava, ciò che dovevamo dirci siamo riusciti a dircelo.

Un altro ricordo particolarmente vivo che ho di lui; le sue mani, forti, grandi, rassicuranti...
Quando al suo funerale strinsi quelle di uno dei suoi 11 fratelli, quelle del fratello più giovane di tutti, scoppiai a piangere.
Erano identiche, stessa forza, stessa presa, stesse dita.
Sembravano quelle mani che tanto mi avevano tenuto in braccio o accarezzato, quelle mani che tante volte avevo stretto per attraversare la strada...
Da piccola, quando il mondo era ancora un altro mondo, quando ancora riuscivo a sorridere al futuro.

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Non sono particolarmente soddisfatta di questo capitolo...
Grazie mille per le 70 letture e le 13 stelline!
Grazie, se vi è piaciuto, lasciatene altre...😀❤

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2016 ⏰

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