"Cosa?" Chiedo.
"Sei sexy quando arrossis..intendevo sei carina quando arrossisci" si corresse.
Ma cosa? Non risposi, mi accorsi che avevo ancora solo l'accappatoio quindi decisi di andare a vestirmi.
Presi una maglietta a maniche corte della vans, dei pantaloni di tuta e lei e amate vans nere. Sono completamente vestita di nero, si è uno dei miei coloro preferiti. Mi truccai , presi il telefono e le chiavi della camera per poi andare a farmi un giro.
"Esci?" Mi chiese Lucas appena mi vide sulla porta.
"Si" dico.
"Vengo anche io, se vuoi ti faccio una specie di guida turistica e ti dico dove sono le varie aule" dice Lucas.
Annui, e usciamo insieme.
Cameron era rimasto in camera e Cloe quando siamo usciti non c'era.
"Questa è la palestra e qui spesso facciamo feste, oppure manifestazioni e cose del genere" spiega Lucas.
"Queste è il bagno dei maschi nel quale andiamo durante le lezioni ma dubito ti serva almeno che tu non ti debba fare qualcuno" Disse con un sorriso malizioso.
"Idiota" dissi alzando gli occhi al cielo.
"Non sei una molto pervertita" dice .
" senti ti conosco a malapena da 2 ore non do confidenza agli sconosciuti sia chiaro." E sta volta la freddezza supera tutto. Si. Ho il vizio di dire le cose in faccia, quello che penso veramente. Ho preso il carattere da mio padre da come mi dice mia madre.
Sono crescita senza padre, è al lavoro a New Work, mentre io sono a Los Angeles in questo collage. Mia madre è a Miami con mia sorella e mia sorella all'università di Londra. Ah è la mia sorellina a più piccola con mamma, ha soli 5 anni.
"..che hai?" Mi chiede Lucas.
"Niente, mi sento stanca, vorrei riposare un po" dico dirigendomi in camera.
"Ho detto qualcosa che non va?" Chiede Lucas.
"No" dico fredda.
"Sicura?"Chiede.
Sto perdendo la pazienza. Se dico una cosa è quella.
"Scollati cazzo!" Urlo ed entro un camera.
E bene si. Sono una che perde subito la pazienza, urla le cose in faccia e si perché no una menefreghista del cazzo. Ho chiuso il mio affetto anni fa, quando persi il mio migliore amico e la mia migliore amica.
Eravamo alle medie.
Terza media e ci saremo divisi. Era la cena di fine anno, e dopo essere stati a bere e ballare in un pub con tutta la classe e altra gente stavamo tornando a casa con un nostro amico di 18 anni che era ubriaco più di noi e stava guidando. Senti una forte botta alla testa e persi i sensi. Mi risvegliai in ospedale, in un fottuto lettino, inconsapevole del fatto che sono stata in coma 1 mese e 2 settimane, mentre i miei migliori amici sono morti durante lo schianto con il camion.
Da allora sono cambiata, mi sono chiusa in me stessa. Ho anche lascito il ragazzo con cui stavo allora, non ho più avuto amici come loro, veri amici, che mi abbiano fatta sorridere.
Ora sono sul mio letto, e si. Sto piangendo, tutti abbiamo un cuore infondo, anche se non sembra.
Mi mancano, rivoglio le notte serate in quella piazza col pallone oppure quando ci facevamo i gavettoni e Ben mi butto nella fontana e subito dopo prendendo Lily a mo di sacco di patate butto anche lei.
Quelli si che erano bei momenti.
Indimenticabili.
Quando alla fine della seconda media mi ero lasciata con un ragazzo che amavo a quei tempi e Ben per tirarmi su e farmi sorridere fece beccare una punizione al ragazzo. Poi in terza elementare, cosa indimenticabile, io e Ben ci eravamo messi insieme e abbiamo fatto un sottospecie di matrimonio in classe con la maestra e i nostri ex compagni. Poi abbiamo litigato e i quanta elementare diamo tornati amici.
Quanto tengo a loro.
Sto singhiozzando, lacrime e lacrime che non la smettono di uscire. Sono caricata sul mio letto e il pianto è sempre più forte.
Sento la porta aprirsi.
"Ehi, che succede?" Chiede Cameron appena vide nel mio letto e si avvicinó a me abbracciandomi da dietro.
"È una st-sto-storia lunga" dico singhiozzando.
"Se vuoi sfogarti io ti ascolto" dice Cam.
---------------#
Ehii
Spero vi piaccia, non aggiornerò spesso scusatr ma è che sono spesso fuori casa e ho molti impegni
Ciau♡
