Mi svegliai dopo un tempo che mi parve indeterminato. Ero distesa su un divano, che non era il mio, in un salotto che non assomigliava nemmeno lontanamente al mio. Alzandomi, mi diressi verso un'unica grande finestra attraverso la quale potei vedere il tramonto. Capii quindi che ero rimasta svenuta per almeno mezza giornata.
Iniziai a guardarmi intorno, a girovagare in quell'immensa casa buia, ma non c'era anima viva. Almeno così sospettavo.
Dopo interminabili minuti una figura alta e robusta fece il suo ingresso.MAN'S POV
Feci ritorno a casa mia, dove avevo lasciato una Meredith senza sensi.
Da quando eravamo piccoli l'avevo sempre ammirata, e col tempo avevo capito che provavo qualcosa per lei, qualcosa che mai avrei pensato di provare per una ragazza. Volevo che diventasse mia. Anzi, è sempre stata mia. La volevo, e non poteva essere di nessun altro, tanto meno di quell'odioso Dave. Me ne sono liberato e devo dire che è stato facile come rubare caramelle ad un bambino.Avevo iniziato a seguire ogni mossa, ogni spostamento di Meredith al terzo anno di superiori, quando la rincontrai dopo molto tempo. Lei aveva due anni di meno, una del primo anno. Io ero uno tra i più popolari della scuola, quindi avevo una reputazione da mantenere. Non potevo mica farmi vedere insieme a una matricola. Perciò, in segreto iniziai a giocare al piccolo stalker. Conoscevo le sue ore di lezione, sapevo tutto di lei. Dai voti che prendeva a chi frequentava. In un certo senso questa cosa mi eccitava. Mi dava l'idea di qualcosa di proibito, segreto e passionale.
Un rumore al piano superiore mi distolse dai miei pensieri. Notai con gran piacere che la mia piccola si era svegliata.
<<Vuoi giocare con me tesoro? Sai che ti troverò. >> Gridai per farmi sentire.
Iniziai a salire le scale, che ad ogni passo scricchiolavano, e mi diressi verso la stanza dalla quale sembrava provenissero i rumori. Entrai nella stanza e mi venne naturale sorridere vedendo Meredith rannicchiata in un angolo a mormorare qualcosa di incomprensibile. Avevo ancora il cappuccio e gli occhiali da sole sul viso, magari non mi aveva riconosciuto. Per questo era spaventata.
Le presi delicatamente il mento portando i suoi occhi all'altezza dei miei. Aveva gli occhi rossi, ma per me era comunque bellissima. Tanto che per un momento mi pentii di averle provocato tanto dolore e paura in quei due giorni. Tra tutte le altre ragazze che ho frequentato, nessuna era come lei, ero come ossessionato da questa bellissima ragazza.
Mi disse <<Chi sei? Lasciami stare! Non toccarmi!>>Ad un certo punto riuscì a sfuggirmi, correndo al piano inferiore. La seguii con calma, sapevo che non c'era modo di uscire da quella casa senza chiavi. La seguivo ridendo compiaciuto nel vedere che ogni suo tentativo di fuga era vano. Poi, dopo cinque minuti disperati, Meredith era sfinita. O forse si era arresa all'idea di dover rimanere imprigionata nella mia casa.
La raggiunsi e la bloccai contro il muro. I nostri corpi aderivano perfettamente l'uno all'altro. E dopo alcuni istanti di imbarazzo da parte sua e mio piacere parlai.
<<Te l'ho detto che non puoi scappare da me.>>
<<Si può sapere cosa diavolo vuoi da me?>> La sua voce era limpida e sottile. Dava un'idea di calma e serenità, anche se lei si vedeva che era spaventata a morte.
<<Voglio farti mia.>> E mi tirai giù cappello e occhiali, cosi che lei potesse vedermi.
Appena mi mise a fuoco, sgranò gli occhi. Era decisamente spaventata.
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Ehi ragazze!! Tutto bene? Mi dispiace per i vari errori che sicuramente troverete nel testo, potreste segnalarmeli commentando? Grazie.
Fatemi sapere cosa pensate di questo secondo capitolo. Buona giornata!
PS. Aggiorno a 30 voti e 5 commenti 💕

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Servo me. Servabo te.
RomanceLa storia di passioni, amori segreti e paura, di imbrogli e tradimenti.