capitolo due

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"no. Non posso. La prossima volta devo pensarci bene, devo capire le vere intenzioni. Peccato non sia questo il mio forte. Aspetta, sono già le 21:00! E mi sono perso per le vie sperdute di Milano, per di più d'inverno e come se non bastasse di notte.
Fantastico.
E pensare che lei ora starà da qualche parte a ridere e scherzare con le sue stupide amichette.
Che nervi.
Che antipatiche.
Ma forse è colpa mia, dovevo capirlo, lei aveva solo bisogno di guadagnarsi un po di popolaritá.
Perché mi ci metto sempre di mezzo!? Io non c'entro niente, cavolo, è solo colpa sua.
Forse però è meglio che torni a casa."

Occhi Come DrogaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora