2 Capitolo

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Il settimo anno. L' ultimo anno ad Hogwarts.
Hermione non voleva crederci.
Se ne stava in uno dei tanti scompartimenti dell' Hogwarts Express, con i suoi due amici più cari: Harry e Ron.
Ron aveva una notevole cotta nei suoi confronti, mentre Harry... Ah Harry... Il ragazzo sopravvissuto a Voldemort. Il ragazzo conosciuto in tutto il mondo magico.
Lui stava con Ginny, la sua migliore amica.
Era una comune giornata tranquilla e soleggiata. Numerosi raggi penetravano nel treno. C'era una bella atmosfera.
O almeno fino a quando un ragazzo dalla chioma bionda,fece il suo ingresso.

-Ancora qui sfregiati?- sputó.
Sul volto dei tre ragazzi, si dipinse un' espressione di disgusto.
-Lenticchia, non sei ancora riuscito a conquistare la sanguemarcio?- continuó divertito. -Povero sfigato-.
Hermione,perse stranamente il controllo. Non era da lei, ma gli insulti di quell' essere spregevole, erano arrivati al culmine della sua pazienza.
-SEMPRE QUI A ROMPERE ,FURETTO? VAI DALLE TUE AMICHETTE NO?-Gli urló minacciosa,avvicinandosi nel frattempo, a lui.
Il ragazzo non sembró sorpreso, anzi, nel suo viso si dipinse un ghigno di puro divertimento.
-Mezzosangue, cosa vuoi dirmi? Sei forse invidiosa del fatto, che io abbia un sacco di ragazze che mi corrono dietro, e te solo uno?Per di più anche Weasley?- ridacchió.
Ron divenne scarlatto.
-SEMPRE MEGLIO DELLE TUE SGUALDRINE- continuó ad urlare la Grifona.
Improvvisamente la porta dello scompartimento si aprì.
x: "LA SMETTIAMO DI URLARE?E LEI SIGNORINO MALFOY CHE CI FA QUI? ESCA SUBITO DA QUI E TORNI NEL SUO
SCOMPARTIMENTO".
Sempre con un ghigno stampato nella faccia uscì dalla stanza ,sussurrando : -Non è finita qui Mezzosangue-.

Arrivati ad Hogwarts, finita la cerimonia di smistamento, durante la cena, Hermione si alzó dalla sedia, era di pessimo umore.
Anche se ormai abituata, le faceva star male essere chiamata mezzosangue, sanguemarcio o altre offese simili.
Aveva quasi raggiunto il dormitorio, quando una mano fredda, le prese il polso con decisone.
-Mezzosangue, te l' avevo detto che non
sarebbe finita là- ruppe il silenzio,
una voce ben nota ad Hermione.
-Cosa vuoi furetto?- ringhió la Grifona,
- Torna nella tua casa e non venirmi qui a rompere, perché io devo andare in....-
Il biondo sbuffó. -Siete tutti così logorroici voi di...-ma non fece in tempo a finire la frase che un' espressione di terrore si stampó nel suo volto.
Grandi goccie di sudore, cominciarono a formarsi nel viso.
Il suo corpo improvvisamente si accasció a terra e nel frattempo un urlo di dolore, uscì dalla sua bocca.

*Nota dell' Autrice*
Okay, dopo mesi sono risorta.
Scusate se il capitolo è fatto male ma ho scritto tutto molto velocemente.
E niente, fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo

ERROR -DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora