Prologo: pioggia e cenere

57 6 5
                                    

Pioggia. Chissà cos'era, la pioggia. Molte canzoni del passato facevano riferimento a questa pioggia: veniva rappresentata come simbolo di tristezza ma anche come purificazione del corpo. Chissà com'era, quel mondo. Sono nato sotto un ponte, dalla famiglia Klinker, ritenuta la più sana della città. Sono sempre stato un tipo introverso, distratto e maldestro. Non ho una data di nascita, non ho un'età. Chi ce le ha più, quelle. L'unica cosa certa è che sono giovane, ho i capelli biondi e occhi verdi. Occhi che vedono solo disperazione, pazzia e cenere. Vorrei anche che vedessero la pioggia, quegli occhi. Ero l'obbiettivo preferito dei bulli, ovviamente colui che non si sa difendere è il più gettonato. È per colpa di quel gruppetto se adesso sto per raccontare la storia di ciò che cambiò il mondo, di ciò che cambiò anche il mio mondo. Parlerò di come io, Ethan Klinker, un ragazzo che non sa cavare un ragno da un buco riuscì a salvare il pianeta. Perché anche la cenere può diventare pioggia.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 15, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Solo, Da Solo, Persolum  (2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora