Mi svegliai a causa della sveglia,erano le 07:04.
Mi alzai,ancora intenta a mandare a fanculo la scuola e tornare a dormire.

Andai in bagno,mi terrorizzai alla sola vista di vedermi allo specchio:borse sotto gli occhi,capelli arruffati e faccia insonnolita.

Feci scorrere l'acqua nella vasca,mi spogliai e mi diedi una rinfrescata.

Uscì e andai in camera.
Aprì l'armadio:presi una canottiera bianca,un paio di jeans strappati e un giubbino nero e li misi.

Dopo essermi pettinata i capelli,aver messo un po di mascara ed eyeliner e aver messo le mie amatissime Stan Smith,scesi in cucina.

Guardai l'orologio.
'Merda!' Pensai.
Erano le 08:01.
Perché impiego così tanto tempo a preparmi? Che dio mi maledica.
Uscì in tutta fretta lasciando sbattere la porta alle mie spalle. 

Dopo 5 minuti di corsa arrivai a scuola.
Entrai in aula.
Cazzo,la professoressa stava già spiegando.

'Signorina Steel,lei é in ritardo' disse la prof.
Oh col cazzo che me ne frega sai cosa potrebbe importarmi? Non le risposi nemmeno che mi andai a sedere.
Le ore erano interminabili,cavolo.
Suonó la campanella,finalmente.
Senza perdere tempo andai in cortile a fumarmi una sigaretta.

'Cazzo'dissi tra me e me.
Indovinate chi stava venendo per rovinarmi la giornata?
Justin e il suo ''gruppetto'' di amici psicopatici.

Justin era il più popolare della scuola,quello che si scopava quelle quattro puttane che gli andavano dietro correndo.

'Oh,ma guardate chi c'é! La sfigata del corso A' disse Justin facendo ridere quei 3 psicopatici dei suoi amici;Tyson,Samantha e Roberta.
Pff,brutti figli di puttana.
Buttai la sigaretta e andai verso di lui.

Lo presi dalla maglietta e lo misi contro muro.

'Senti,brutto bastardo,chiamami ancora 'Sfigata' e ti ritroverai con la testa ficcata nel culo dei tuoi amichetti' dissi,stringendo i denti.
Mi prese le mani,e con un gesto veloce mi bloccó al mura.
Ma come cazzo fa? Lo odio. Credo.

'Piccola,ce ne vuole di tempo se vuoi mettermi la testa nel culo dei miei 'amichetti',non fingere,so che muori dalla voglia di baciarmi,ma qui non posso,se vuoi ti sbatto in bagno' disse quel bastardo con il suo solito sorriso malizioso.

'Brutto figlio di puttana,per chi mi hai preso?!' urlai, tirandogli uno schiaffo in faccia,e tornai in classe.

Sono frustata,e anche troppo.
Ma quello per chi mi ha preso? Per una delle tante troie che si faceva nel bagno della scuola?
Il prof di matematica sta spiegando ed io sono assorta tra i miei pensieri.
Suonata la campanella,andai all'albero dove ci riunivamo io e la mia comitiva.

'Jessie! Jessie!' Urló una ragazza che poco dopo mi abbracció,solo quando ci staccammo realizzai chi fosse.

'Arianna! Gli altri dove sono?' dissi.

'Stanno venendo' disse,passandosi una mano tra i capelli.

Poco dopo vidi arrivare Anthony,Rosie e Stefano,che mi salutarono anche loro con un'abbraccio.

'Jessie,dobbiamo dirti una cosa. Sai che io e Justin siamo cugini,no? Ecco,esatto.
Le nostre comitive si uniranno e formeranno un'unica comitiva. Tu sei d'accordo? Abbiamo gia organizzato tutto' disse Stefano.

'Cosa?! Ma sei impazzito? Sai benissimo che non lo sopporto e devo averlo in comitiva?! Cristo!' urlai.

'Ricordati quanto volevi che entrasse Rosie. Ci odiavamo,poi ho accettato che entrasse nel nostro gruppo e guardaci adesso,siamo grandi amici..Ti prego Jessie' replicó.

Beh in effetti é vero.
Avevo giurato di far entrare chiunque lui volesse per far entrare Rosie,quindi,con gran sforzo dovevo accettare.

'D'accordo' dissi stufata.
 
Mi ringrazió e ci abbracciammo.

'Oggi vi avviso io con un messaggio,ragazzi io vado' disse Rosie andandosene.

Salutai tutti anch'io e mi diressi verso casa.

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