Parte 1 senza titolo

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De Amicis gli spiegò che, nonostante il momento drammatico, si vedeva costretto a esporgli alcune problematiche.

"Vorrei spiegarle che se il responso del dna risulterà positivo avremo tre scenari da prendere in considerazione: l'omicidio, il suicidio o la meno probabile: che sia stato un incidente."

Parlava lentamente, cercando di essere il più delicato possibile, ma questo non cambiava il peso schiacciante delle sue parole.

"A meno che sua moglie non avesse fatto uso di alcool o sostanze stupefacenti, cosa che si potrà appurare solo attraverso l'esame tossicologico, potremmo escludere quest'ultima. Inoltre, mi sento di dire che sia improbabile che una donna in viaggio di nozze, in quello che dovrebbe essere uno dei momenti più felici della sua vita, possa commettere un simile gesto. Quindi l'ipotesi più accreditabile, per ora, è quella dell'omicidio."

Omicidio???

Quella spaventosa e inconcepibile parola rimbombava nella sua testa.

"Luana, dalle informazioni che lei ci ha fornito, non sembrava essere una donna che potesse avere dei nemici o qualcuno che volesse farle del male. Pertanto, essendo lei l'ultima persona ad averla vista viva e avendo fornito una versione poco credibile riguardo la sua sparizione, devo purtroppo informarla che potrebbe essere indagato come responsabile della morte di sua moglie."

Massimo balzò dalla sedia. Portò le mani alle tempie, scuotendo la testa.

"Cosa? Questo è davvero ridicolo! Ma vi rendete conto di quello che state dicendo? Io mia moglie la amo!"

L'avrebbe pestato di botte, se avesse potuto. Ma non poteva far altro che stare al suo posto.

"Da quando Luana è scomparsa io e mio suocero non abbiamo fatto altro che cercarla. Ho messo la mia vita in stand-by e sono rimasto qui a Venezia, solo come un cane, girovagando giorno e notte per questa cazzo di città, e adesso volete incastrare proprio me? Non sono stato io, non avrei mai potuto fare del male a mia moglie, ma là fuori c'è di sicuro un assassino e voi, così facendo, state soltanto perdendo tempo!"

Una sensazione di completa solitudine si impadronì di lui e non lo abbandonò più. Era straziato.

Nei giorni a seguire Massimo e il suocero, ormai, si erano quasi rassegnati all'idea che la loro Luana non ci fosse più. Avvisarono i parenti e gli amici intimi, e Massimo si confidò molto con Emiliano, il suo più caro amico, che fece da testimone al matrimonio.

Un pomeriggio, frugando tra i vestiti nell'armadio di Luana, l'attenzione di Massimo cadde su un abito blu, quello che la moglie indossava il giorno che si conobbero: un vestitino aderente, lungo fino al ginocchio, con una cintina in vita, scollato lungo la schiena. Ricordò che era uno dei preferiti da lei, che, di solito, lo abbinava con un foulard a fantasia blu e rosa. Lo odorò: emanava ancora il suo profumo Piangendo, decise che quello sarebbe stato l'abito che le avrebbe fatto indossare il giorno del funerale.

Quando avvertiva più forte la nostalgia della moglie e il desiderio di capire cosa le fosse realmente successo si faceva insopportabile, si recava nel punto in cui Luana era stata assassinata. Osservava il canale, l'acqua torbida che nascondeva il segreto della morte della moglie, e piangeva pensando a come, veramente, potevano essere andate le cose. Non credeva possibile che Luana fosse caduta accidentalmente, bensì riteneva più verosimile l'ipotesi che qualcuno l'avesse spinta. Ma chi mai avrebbe voluto la sua morte?



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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2016 ⏰

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