Il popolo di Haunt

Capitolo 8

"Oh mio dio!" Sono agitatissima, il mio migliore amico è stato colpito da una freccia nera e io non so cosa sia ma a giudicare dalla faccia dell'amico di Hercol è parecchio grave.
"Cosa significa «penso proprio di sì»? Significa che il mio amico perderà il braccio? Che morirà? Che...che" non riesco a parlare, sono troppo agitata, ho troppi pensieri negativi per la testa. Come faccio senza Milton, insomma lo conosco da quando sono piccola, è come un fratello per me, c'è sempre stato e io non posso perderlo, né ora né mai!
"Ehi, Leila, calmati. Andrà tutto bene"
"Milton come fai a dire che andrà tutto bene, insomma ti sei visto? Hai un colorito che fa a dir poco schifo, un braccio livido e sei stato colpito da una freccia che ti ha fatto chissà che cosa!" dico velocemente. Lui mi sorride debolmente e io scoppio a piangere.
"È grave, sì, ma è curabile." mi dice Artin sorridendomi.
•••
Sono due giorni che siamo in questa grotta e Milton sta guarendo. Sono così sollevata! Sammy era preoccupata quasi quanto me però per non disturbare Milton, che aveva già la sottoscritta che gli girava intorno come fosse la sua ombra, si occupava dei nostri pegaso e andava a parlare al mio migliore amico solo quando io non c'ero.
Adesso ci stiamo dirigendo ad est, verso la contea delle fate, dovrebbe mancare poco: una giornata di cammino.
•••
La prima cosa che vedo è un castello enorme, circondato da cascate e da foreste verde smeraldo. È a dir poco stupendo!
"Venite!" ci dicono le fate e si incamminano per un sentiero e noi le seguiamo. All'entrata ci sono due armature enormi dorate. Le fate dicono qualcosa nella loro lingua e poi si girano verso di noi e ci dicono di seguirle, e così facciamo. Il castello dentro è semplicemente enorme e luminoso.