•12.05.2016• ||Antony Di Francesco OS

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«“Crissy svegliati”, mi urlò poco garbatamente mia mamma per riuscirmi a svegliare. Ero di nuovo in ritardo per la scuola così mi feci la cartella alla velocità della luce, mi vestii e corsi verso scuola. Quel pomeriggio sarebbe stato il migliore della mia vita perché 1) incontravo i miei idoli, 2) avrei saltato il recupero pomeridiano a scuola. Beh, forse è meglio che mi presenti. Io sono Cristina, più comunemente chiamata Crissy, ho 16 anni e frequento il liceo linguistico a Torino. Amo molto la musica, la pallavolo, le lingue e i miei idoli. Quel giorno le lezioni mattutine passarono molto velocemente e mi ritrovai in men che si dica a casa sotto la doccia a lavarmi, dopo le due ore di ginnastica, e successivamente a mangiare. Quel pomeriggio, dopo pranzo, sarei andata al lingotto da sola per incontrare i miei autori preferiti. Loro sono tutto ciò che ho di più caro, oltre a mia madre, e non stavo più nella pelle. Appena finito di pranzare mi cambiai e poi mi feci fare da mia mamma le trecce come Pippi Calzelunghe per tenere in ordine i miei lunghi capelli ricci indomabili. Dopo essermi preparata presi il libro di Albe, il mio amato quaderno, una penna, i soldi e caricabatterie portatile e andai verso la metro e poi, successivamente, al lingotto. Lì si sarebbe realizzato il mio sogno e appena entrai, dopo aver pagato il biglietto, corsi direttamente allo stand della Mondadori per comprare il libro di Antony, #LoVolevoVeramente, e poi andai allo stand della Rizzoli per prendere il libro di Benji e Fede, Vietato smettere di sognare. Appena presi feci un giro per il lingotto e poi andai dove ci sarebbero stati prima Benji e Fede e poi Antony e Alberico. Ero davvero felice e non vedevo l'ora che tutto iniziasse. Alle 6.30 potei vedere per la prima volta Benji e Fede. Erano davvero bellissimi e io continuai ad urlare. Tutto il tempo ad urlare e sclerare. Anche se Benji era senza voce rispondeva per lui Fede ed è stato veramente perfetto. Dopo che hanno finito di parlare mi sono fatta firmare il libro da loro due, li ho abbracciati e poi, alla fine gli ho dato il mio regalino. Appena l'hanno visto Benji ha sorriso e Fede mi ha stretto di nuovo a sé. Io scoppiai a piangere e li ringraziai. Era stato perfetto. Subito dopo corsi dentro e arrivai in tempo per vedere entrare i miei youtubers preferiti. Erano troppo perfetti per me. Troppo. Hanno subito iniziato a interagire con noi e hanno parlato un po' insieme a Simone Paciello. Con un non so che di temerario sono salita sulla panchina, anche se non si poteva, ho cercato di farmi notare da Antony e poi l'ho salutato. Lui mi ha sorriso con quel suo sorriso che ti scioglie e ha ricambiato subito il mio saluto; è stato magico. Io sono scoppiata a piangere e lui ha sorriso di più. Chissà cosa gli è passato per la testa in quel momento. Al termine di tutto sono corsa verso l'area in cui firmavano i libri e ho aspettato il mio turno. Mentre aspettavo non mi ero accorta che si erano alzate le maniche della mia felpa e che i miei polsi tagliati erano scoperti e appena sono andata da loro due, Antony mi ha fissato a lungo i polsi ma non ha detto niente. Albe, al contrario mi ha chiesto: “piccola stai bene?” io ho annuito piangendo mentre Antony ha fatto avvicinare a lui uno della sicurezza e gli ha detto qualcosa all'orecchio. Io li ho salutati entrambi in lacrime e poi mi sono accorta delle maniche allora le ho tirate giù di fretta sperando che non mi abbia visto nessuno.
La guardia con cui aveva parlato Antony mi si avvicinò, mi squadró e poi disse:“Vieni con me, okay? Ti porto dove ci sono le macchine di Antony e Alberico.” disse in un primo momento e poi vedendo la mia faccia confusa continuó la frase “Antony mi ha detto cosí.” Io annuisco con gli occhi lucidi e scoppio a piangere mentre lo seguo. Appena arriviamo davanti alle loro macchine lui torna dentro e io mi siedo per terra a gambe incrociate e aspetto i ragazzi. Sono stata circa tre ore ad aspettarli e intanto ho sentito la musica, ho letto, ho fatto degli snap disagiati su quanto ero felice e ho anche visto gli snap degli altri. Appena ho sentito un boato ho capito che il firma copie era finito e quindi stavano venendo qui. In quel momento scoppiai seriamente a piangere e appena li intravidi iniziai a piangere di più, sempre dalla felicità, e nascosi la testa sulle ginocchia. Appena arrivati davanti a me, Antony e Alberico non mi videro dato che mi erano fatta piccola piccola e Antony chiese alla guardia:“Ehi, ma dov'é la ragazzina di prima?”. La guardia mi indicò e poi Alberico scoppiò a ridere. “Fratello è lí.” io alzo lo sguardo verso di loro e loro mi sorridono. “Come ti chiami, piccolina?”. Mi chiese Alberico e io arrossí alzandomi da terra e guardandoli. “S-sono Cris-sy” dissi tra i singhiozzi e loro sorrisero mentre Alberico dice “Io sono Alberico e lui è Antony.” “Io vi amo.” dissi e scoppiai a piangere mentre entrambi si avvicinarono a me e mi abbracciarono. “Ehi ssshhhh. Stai tranquilla, tranquilla crissy.” mi disse Antony e io sorrisi dolcemente. “Mi fate sentire nana, una puffa.” loro risero e io arrossì mentre aggiunsi ”sono anche stalkers, eh!”. Alberico ridacchiò e Antony sorrise. Io li guardai con occhi sognanti mentre timidamente dissi:“Posso fare delle foto con voi?”. Loro annuirono e io feci un gridolino eccitato. Gli diedi il telefono alla guardia e poi iniziammo a farci le foto. Antony continuava a stringermi e Alberico mi sorrise. “Dai, facciamo una foto solo io e te, poi io vado, abbiamo un volo io e babbo.”. Io annuì mentre Antony prese il telefono e ci fece due o tre foto. Io lo abbracciai forte e poi dissi;“Grazie mille albe”. Lui sorrise, mi baciò la guancia, salutò Antony e andò via insieme a suo padre. Io e Antony rimanemmo lì a guardarci, lui si avvicinò a me e mi ridiede il telefono. “beh, Crissy, che farai stasera?”. Io lo guardai sorridendo e ci pensai un attimo. “uhm..io stasera sono a casa da sola.. Mamma lavora, ha il turno serale. Tu invece?”. Lui sorrise dolcemente e poi disse:“Niente, sarò in hotel da solo.. Che ne dici..uhm..se stai in hotel con me? Almeno ci facciamo compagnia a vicenda”. Io lo guardai e poi dissi:“chiamo mamma e le chiedo”. Lui annuì mentre io chiamai mia madre e le chiesi mentre scleravo male e lei accettò. “Antony, mamma ha detto che posso”. Lui sorrise entusiasto. “Cris, e se andiamo a fare cena al MC?”. Io lo guardai con gli occhi sognanti e annuì mentre lui ridacchiò dolcemente. “siii, andiamo, ti faccio vedere dov'è”. Lui annuì e nel giro di una mezz'oretta eravamo al MC e stavamo mangiando. Antony mi stava facendo ridere tutto il tempo e io ero davvero felice. “dai, vado a pagare ”. Io lo guardai “no Antony, pago io il mio”. Siamo stati un attimo a litigare su chi doveva pagare e alla fine ha avuto la meglio lui. Io sospirai sconfitta e lo guardai mentre arrivarono delle fan e allora le feci le foto insieme ad Antony. Una di loro mi insultò pesantemente e io li guardai con gli occhi lucidi e poi scappai verso il bagno. Appena Antony non mi vide lo sentii chiamare il mio nome ma io ero troppo impegnata a piangere. A piangere e a tirarmi i capelli. Appena entrato nel bagno mi abbracció forte, mi prese in braccio e iniziò a coccolarmi. “calma amore, è tutto okay”. Io mi nascosi sul suo collo e lui ridacchiò mentre piano piano mi riprendevp. Dopo dieci minuti mi sentii meglio e allora mi staccai da lui e mi sorrise. “Dai andiamo, almeno ci riposiamo, okay?”.  Io annuì e insieme uscimmo, poi lui guidò verso l'Hotel seguendo le mie indicazioni. Appena Antony prese le chiavi della stanza mi prese la mano e mi tirò in camera sua. Appena entrati io rimasi a bocca aperta, era una stanza bellissima. “Bene Antony, che mi racconti?” lui mi sorrise e ci sedemmo sul letto sorridendo. “beh.. Non so, tu invece?”. Io sorrisi e feci spallucce.“Perché hai i polsi tagliati?” mi chiese ad un certo punto lui e io iniziai a tremare. “Crissy, davvero.. Perché lo fai?”. Io tirai su col naso e iniziai a piangere. Lui mi strinse prontamente e io mi nascosi sul suo petto.“a-antony.. È difficile.”. Dissi singhiozzando e lui continuò a stringermi per calmarmi. Io sorrisi e piano piano smisi di piangere ma continuammo a stare abbracciati e io continuai a tenere la testa sulla sua spalla mentre con un filo di voce iniziai a parlare.“è iniziato tutto un annetto fa.. Ero a scuola e a quel periodo mi piaceva il mio migliore amico. Io sapevo di piacergli e allora ci siamo messi insieme. Un giorno abbiamo fatto l'amore ma non mi ha poi più richiamato. Il giorno dopo viene da me e inizia a prendermi in giro e mi dice che l'ha fatto per una scommessa.. Lì mi cadde il mondo e iniziai a tagliarmi.. Da quel giorno tutti mi prendono in giro e mi odiano.” gli raccontai tutto, mi sfogai e lui per tutto il racconto mi tenne stretta a sé. Era stato davvero premuroso. Ad un certo punto, però, mi alzò il viso e mi baciò dolcemente. Io ricambiai e gli sorrisi e mentre stava per mordermi il labbro...».
DRIIIN DRIIIIIN.
Mi sveglio di colpo, spengo la sveglia e sbadiglio. Quello era stato solo un sogno, un fottuto sogno.. Però è così reale.. Mi stiracchio e mi alzo dal letto ancora scossa dal sogno, guardo il calendario e sorrido.
12.05.2016.

•12.05.2016• ||Antony Di Francesco OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora