Letter to Male Juliet.

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Respiro.

Finchè non sento i battiti del mio cuore farsi più lievi e meno pesanti.

Tremo.

Perchè non hai idea di quanto sia difficile per me tenere la penna in mano in questo momento e tentare attraverso questo inchiostro di dare un senso al caos che mi affolla la testa.
Lo stesso caos che non mi ha permesso di ragionare, di agire d'impulso, o di riflettere su quello.che facevo.
Lo stesso caos che mi controllava le emozioni, mentre loro minacciavano di esplodermi addosso, come lo scoppio improvviso di un fuoco d'artificio.
Ma forse dopotutto non è mai stato davvero un caos.
Perchè in fondo tutto ha acquisito senso  da quando ti ho abbracciato la prima volta, ma ero troppo codardo per ammetterlo.
E allora è meglio che io parta da lì, da dove tutto è cominciato.

"Michi,
Ci pensi mai a quanto sia strana la vita a volte?
Può regalarti gioie immense in un primo momento e strappartele dalle mani subito dopo.

Non ti da abbastanza tempo per assimilare il colpo.
Ti stravolge l'esistenza rendendoti incapace di agire.
Un pò come ha fatto con me, quando mi ha fatto incontrare te.
Ho creduto di essere pazzo ad un certo punto, e tutto sommato forse lo ero davvero, ma non mi è mai passato per la testa il fatto che tutto quello che abbiamo "vissuto" fosse sbagliato.
Perchè io ero felice, e vedevo rispecchiarsi nei tuoi occhi la stessa felicità.

Quando, per dirti, quel giorno in sala prove, prima del serale, eravamo tutti seduti in sala per l'assegnazione dei pezzi e tu non facevi altro che guardarmi di sfuggita dallo specchio.
Credi sia stato facile sopportare il modo in cui cercavi avido i miei occhi dentro a quel rettangolo di vetro?

Beh credimi non lo è stato, come non è stato facile tentare di sfuggire agli occhi delle telecamere ogni mia sfiorata di mano sulla tua.

Poi però è successo qualcosa che mi ha bloccato completamente.

Quando tu sei entrato nella squadra, e mi sei corso incontro abbracciandomi forte.
Ecco, lì io ho capito che nelle tue braccia avrei trovato casa.

Perchè stavo bene, non mi mancava niente, e avrei potuto restare così per ore, se non per sempre.

Oppure ricordi quando mentre facevamo la sorpresa per il diciannovesimo compleanno della dolce Chiara, ti sei alzato e scherzosamente mi hai afferrato il viso con una mano, mentre lentamente avvicinavi il tuo volto al mio? Non so quale spinta di quale divinità mi abbia trattenuto dal baciarti in quel momento.

E quando tutte le volte a lezione mi hai sfiorato le mani, così per gioco, o per affetto, o per amore. E io ti guardavo come se fossi il regalo più prezioso che avessi mai ricevuto in vita mia, qualcosa che avrei voluto custodire anche con l'anima.

E prova a ripensare a tutte le volte che mi hai sorriso, Michi, io ti giuro che avrei voluto restare a fissarti per ore senza mai allontanare lo sguardo.

Con quel sorriso cosi pieno di vita avresti potuto trasmettere gioia a chiunque.
Tu e i tuoi modi di fare da bambino, ti rendevano la persona più solare e socievole del mondo.

E probabilmente è per questo, che quella volta in casetta, quando tutti erano andati a fare le prove e noi eravamo rimasti soli, in quel momento non ce l'ho fatta più a trattenermi e ti ho baciato mentre tu eri davanti allo specchio del bagno a sistemarti i capelli.
E mi hai reso la persona più felice del mondo quando invece che staccarti dalle mie labbra, mi hai messo una mano dietro la nuca e hai rafforzato la presa.

Ma era tutto così confuso, Michi, tutto cosi nuovo..diverso..

Perché avevo una ragazza che mi amava, che mi avrebbe aspettato una volta tornato a casa per riabbracciarmi e dirmi che l'avevo resa orgogliosa e fiera, che mi avrebbe detto "il mio alessio ha spaccato il culo al mondo lì dentro", e che mi avrebbe baciato come se dopo tanto tempo avesse ritrovato la sua stabilità.
Ed è quello che ha fatto, dall'inizio alla fine, appena ho varcato la soglia di casa sua con ancora addosso la mia, o la nostra, maglia blu della squadra.

Mi è corsa incontro dicendomi che non le importava che non avessi vinto, perchè per lei lo avevo fatto.
E non ti nascondo che in quel secondo ero felice anche io, di avere una persona che mi apprezzasse cosi tanto.
Solo che tutto nella mia mente è cambiato quando lei mi ha accarezzato le mani,perchè l'ultima volta che qualcuno lo aveva fatto, quel qualcuno eri stato proprio tu.
E io avevo ancora impressa sulla pelle la scia delle tue dita sulle mie.
Michi, io non so cosa sia successo in qual momento ma è stato un colpo secco.
Ho rivisto milioni di immagini passarmi davanti di tutte le volte che i nostri occhi si sono cercati e desiderati in casetta.
Di tutti quei sorrisi pieni di gioia che mi regalavi quando passeggiavi per casa la mattina.
E li ho capito che non era quella la vita che volevo per me.
Che non era quello il posto dove sarei dovuto stare.
che con la mente ero già vicino a te, e con il cuore già stavamo facendo l'amore da dieci minuti.
Perciò le ho preso le mani e le ho detto che gli anni con lei erano stati tra i più belli della mia vita, ma non erano paragonabili a quei tre mesi passati insieme a te.
Lei sembrò andare su tutte le furie, e credimi se ti dico che mi dispiaceva vederla così, non avrei voluto causarle tanto dolore, ma era un vicolo cieco e dovevo uscirne.
Così ho scelto di rischiare tutto e di scrivertelo in lettere, perchè da quando sei uscito non  abbiamo avuto modo di dircelo di persona.
Io però so che anche tu hai lasciato Carlotta, e anche se non ne conosco la ragione, spero tanto che sia identica alla mia.

Il mio respiro è esattamente dov'è il tuo,  e saperti lontano da me mi fa sentire incapace di respirare.

Io ho bisogno di te ogni giorno, e vorrei regalarti un pò di tutta la gioia che provo quando sono insieme a te.

Perchè vorrei mostrarti che a volte rischiare più essere l'opzione più sensata di tutte.

Perche mi piacerebbe amarti, Michi, e ripetertelo ogni giorno finchè non ne avrai abbastanza, quando le tue orecchie non sopporteranno più di ascoltare il suono della mia voce.

E ora, ti basterà guardare di sotto verso il cortile per accorgerti che questo coglione si è fatto quattro.ore di treno con due valigioni enormi tra le braccia, per venirti a dire quanto sia follemente innamorato di te.

Il tuo, se lo vorrai,
Ale."

Michele aveva passato l'ultima mezz' ora a piangere come un disperato di fronte alle parole di Ale.

E forse per questo, appena letta la lettera, si precipitò si sotto in cortile come a rincorrere qualcosa di essenziale per lui.
E forse era per questo che non si era curato del fatto che aveva rischiato di inciampare sull'ultimo gradino della scalinata del palazzo, per la fretta di correre fuori.

E forse era per questo, che Ale appena lo aveva visto scendere di corsa si era illuminato in viso, lasciando cadere le sue valigie a terra e accogliendo Michele a braccia aperte.

E allora era sicuramente per questo, che Michele lo aveva baciato con così tanta necessità  appena se l'era ritrovato davanti, nella frazione di un secondo.

Perchè aveva davvero capito che Ale era  tutto il suo mondo.

Tutto il suo FOLLE E STRAORDINARIO mondo.







Spazio autrice
Innanzitutto ciao a tutti, sono appena approdata e volevo creare una "storia " diversa dal solito, una serie di pensieri messi in fila sotto forma di lettera, quello che nella mia mente è il pensiero di Ale e Michi.
Spero rimaniate contente e grazie della lettura :)
A presto ✋😊

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