Hi little girl <3

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"Ma non ho voglia di venire con te in bici" sbraitai alla stanza accanto mentre continuavo a fissare concentrata lo schermo del mio gameboy, "Articuno di merda entra nella fottutissima pokeball ".

"Elly tesoro, spicciati a vestirti e molla giù quel coso" alzai gli occhi al cielo "t'ho detto che non vengo" la porta di camera mia venne spalancata di botto ed un' arruffata signora riccia dal fisico asciutto entrò accendendo la luce, strizzai gli occhi infastidita e mi infilai sotto le coperte, "diventerai verde a forza di stare chiusa in casa" sbuffò mia madre "tanto il verde mi piace" commentai sarcastica, la mia protezione di cotone venne strappata in pochi secondi ed io fui nuovamente colpita dalla luce, "non me ne frega niente se non hai voglia di venire, esci subito non si può sempre stare chiusi in casa, non ti fa bene !" dal tono capii che non avrei potuto fare nulla per farle cambiare idea, sbuffai e chiusi lo schermo della console "arrivo" sospirai.

Erano ormai un paio di settimane che io e mia madre alloggiavamo al lago di Garda in un piccolo resort dove andavamo tutte le estati, io mi stavo annoiando da morire, nessuna delle ragazze era potuta venire a farmi compagnie e mio fratello era in Germania per studio, ero sostanzialmente abbandonata con una ,seppur adorabile, donna di cinquant'anni in piena crisi di mezz'età.

"che bella la vita" sospirai sarcastica mentre mi infilavo gli shorts e il kroptop nero, facendo attenzione a non rompere la catenina e il ciondolo rosso al collo che io, Rose e le altre avevamo comprato insieme. "si muore di caldo" constatai mentre mi legavo i capelli in una coda alta, "ci seeeei?!" la testa scattò in direzione della chiamata " see arrivo" commentai poco entusiasta.

Uscita fuori casa il caldo umido di Giugno mi avvolse come una coperta facendomi mancare per un attimo, mi appoggiai alla parete in preda ad un capogiro, "OH MA TI DAI UNA MOSSA CHE QUI FACCIAMO NOTTE" mia madre era già andata avanti, tirai fuori dallo sgabuzzino la bici rossa di mio fratello e senza neanche risponderle montai in sella raggiungendola.

Dopo un paio di km sulla provinciale vidi mia madre svoltare improvvisamente verso sinistra " HEY MA CHE FAI" urlai per farmi sentire sopra il rombo delle macchine tedesche, la raggiunsi con un po' di fatica e mi trovai in mezzo ad un vigneto, i colori erano impressionanti, il verde acido delle foglie misto al viola dei grappoli maturi e poi lilla ,blu notte, bianco, rosso dei fiori che addobbavano le villette tutt'attorno ai lati del campo, il sole li illuminava come gioielli.

"Dove mi hai portata?" dissi a bocca aperta, lei mi sorrise "bello vero? Ho scoperto da poco questa strada, passa attraverso i vigneti e porta fino al santuario della madonna del frassino" annuii distrattamente ancora catturata dai colori e dal profumo dell'uva.

Erano ormai più di 40 minuti che pedalavamo fra i vigneti, io mi ero sciolta i capelli blu elettrico già da tempo per lasciarli colpire dal vento, mi piaceva quella sensazione. "Elly guarda c'è il santuario!" mia madre indicò un alto campanile ai cui piedi vi era un piccolo edificio in pietra composto dal santuario e da un porticato completamente affrescato, pedalai più velocemente lasciando indietro la donna finche non fui di fronte alla cancellata del giardino che circondava l'edificio.

Oltrepassai il cancello d'acciaio e mi trovai sommersa dal verde scuro"com'è bello"sussurrai, intimorita dai cipressi alti più di venti metri che oscuravano il sole racchiudendo il giardino in una bolla ombrosa e fresca, mi guardai attorno colta da un improvviso brivido, ero totalmente circondata da vegetazione fittissima dalle tipologie più diverse: cipressi, ortensie, magnolie, rose selvatiche, gigli, ciliegi, cespugli carichi di bacche selvatiche, sembrava la serra di un folle.

"Eppure non vedo nessun frassino" constatai, mia madre mi aveva raggiunto ed era come me impegnata ad osservare il giardino con gli occhi che le brillavano "Che bella la natura" sospirò allegra strizzando gli occhi e respirando a pieni polmoni l'ossigeno carico di profumi.

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