Capitolo 1

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-l'inizio di tutto.

Era una mattina qualsiasi.

Zoe sentí bussare.

-ZOE SBRIGATI-sentì urlare sua madre dietro la porta.

Altre urla continue di sottofondo.

Zoe aprí la porta.

Vide i suoi genitori che litigavano con un compito della ragazza.

-LE DOBBIAMO FAR METTERE LA TESTA A POSTO! NON PUÓ PENSARE DI FARE COSÍ PER SEMPRE!-urlava il padre.

-LO SO! MA È RIBELLE! NON CI ASCOLTA MAI!-urlava la madre.

La ragazza chiuse la porta e comició a piangere.

'Perchè piango...Loro vogliono solo il meglio per me ma...Io non sono la principessina in rosa che sorride sempre come vogliono loro'pensava Zoe.

Si mise dei vestiti neri, si fece due treccie e si truccó.

'La tempesta si sta scatenando dentro me...e....Fa male'Pensava.

Uscì e incontró Henry.

Lo vide uscire da casa urlando contro sua madre.

-Henry...Tutto ok?-Chiese la ragazza.

-No-Rispose il ragazzo.

La ragazza si guardó i polsi. Erano coperti da fascie bianche per coprire i tagli che si faceva.

Arrivarono a scuola.

Tutti li guardavano.

-Puttana!-Disse una ragazza.

-Troia!-Disse un'altra.

-Sparisci-Disse un ragazzo.

-Muori!-Disse una ragazza.

-Tagliati!-Disse un ragazzo.

Zoe corse in classe per non ascoltare le critiche dei compagni.

Per la prima ora arte.

'Tutti vogliono che io cambi...Che sia la puttana di turno...ma...io non amo il rosa...sono...me stessa....non come vogliono gli altri'Pensava.

La professoressa arrivó e si mise accanto alla ragazza con un disegno in mano.

-La consegna era di disegnare un fiore!-Disse la professoressa arabbiata.

-Ma li c'è un fiore!-Disse indicando il piccolo fiore .

-si...MA È UN CIMITERO!-disse la donna allontanandosi dalla ragazza.

Tutti le tiravano le palline di carta su cui scritti insulti che Zoe nemmeno leggeva.

Finí la scuola e Zoe andó a casa.

/IL GIORNO DOPO/

-La tua professoressa d'arte vuole vedere me e papá...Devi rimanere a scuola e aspettarci.-Disse la madre di Zoe.

La ragazza annui.

-certo...-Disse.

Andó a scuola e appena finite le lezioni si fermó fuori l'ufficio della donna.

Appena i suoi genitori uscirono le dissero di andare a casa.

-NO!-Rispose la ragazza.

La madre diede uno schiaffo nel viso di Zoe.

La povera ragazza corse via correndo dalla parte opposta alla donna e correndo incontró Damien e Anna che chiamó il suo nome ma lei non si fermó.

-Henry...-Disse la ragazza tra le lacrime.

-Zoe!-Disse il ragazzo preoccupato.

Il ragazzo abbracció Zoe.

Poi arrivarono Anna e Damien.

Stesero una coperta viola scuro per terra e cominciarono a parlare.

-che giornata di merda-Disse Henry.

-ed è pure soleggiato-Disse Damien.

-Dai ragazzi!-Disse Anna.

E poi c'era Zoe che con le lacrime agli occhi rideva e rideva dolcemente.

'vi voglio bene'pensó.

Silent Scream//ZoeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora