Prologo

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<Ti prego svegliati> urlo disperata verso quel corpo morto che stringo forte a me mentre lo cullo <Ti prego amore non mi lasciare, cosa posso fare senza di te?> urlo al corpo <Amore per favore, te lo chiedo per favore non mi lasciare> continuo singhiozzando. Ad un tratto sento delle voci e delle mani sul mio corpo, mi vogliono staccare da lui ma io non voglio.

<Signorina lo lasci, c'è ne occuperemo noi> mi dice una voce mentre sento due braccia che cercano di staccarmi dal suo corpo.

<No, vi prego non portatemelo via> dico agitando le braccia verso il suo corpo.

<Sh, piccola va tutto bene> dice colui che mi teneva stretta tra le sue braccia.

<Non va tutto bene, lui non c'è più!> urlo girandomi e cominciando a piangere sul suo petto.

<Si piccola, vedrai che andrà tutto bene. Lui si rimetterà è l'uomo più forte che conosca> dice scostando una ciocca di capelli che mi si era e appiccata sulla guancia <Ora andiamo in ospedale e vediamo, ok?> 

<Ok andiamo> dico cercando di farmi forza, andrà tutto bene continuo a ripetermi.

<La macchina è qui vicino andiamo> sono le ultime parole che sento da lui.

Quando arriviamo all'ospedale parcheggiamo e ci dirigiamo dentro, all'entrata chiediamo di Jack Kane e ci mandano in una sala d'attesa al 4°piano. Qui aspettiamo con ansia quello che potrebbero dirci, John esce per chiamare i suoi genitori e dirgli quello che è successo a Jack e di venire subito. Quando entra è accompagnato da un'infermiera, mi alzo subito sperando che abbia notizie di Jack. 

<Signorina sono qui per visitarla come richiesto dal Signor Kane, mi dovrebbe seguire> dice con un sorriso dolce.

<Non posso, devo stare con lui. Non posso lasciarlo da solo! John sto bene!> rispondo guardandolo e urlando. 

<Niente scuse, sai poi che farebbe Jack se venisse a sapere che non ti sei fatta visitare. Fallo almeno per il bimbo> dice anche lui rivolgendomi un sorriso.

<Va bene, io vado ma appena sai qualcosa cercami e dimmelo ok?> domando in ansia.

<Certo ora vai> risponde.

L'infermiera mi da entrare in una stanza con un letto, mi dice di spogliarmi, mettermi il camice e aspettare la dottoressa che mi visiterà.

<Buongiorno, come sta signorina Smith?> Dice la dottoressa entrando nella stanza.

<Potrei stare meglio dottoressa> le rispondo in tono serio

<Ho saputo quello che le è successo, ora controlliamo questo bimbo e poi vediamo> afferma prendendo l'ecografo.

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