Fisso lo scaffale che mi è difronte cercando di decidermi sul cosa prendere.
-prendo quella viola o quella blu?
-prendi quella rossa
-No, il rosso non mi piace
-Allora prendi quella nera
-Ti ho chiesto quale prendere tra quella viola e quella blu, Grace. Se avessi voluto un altro colore ti avrei elencato anche quello tra le scelte.
-Mi scusi miss darkettina
-Ho capito, faccio da sola.Faccio una smorfia, infilo dentro al cesto della spesa la mia scatolina e vado verso la cassa lasciando Grace li da sola a scegliere quale fermaglio per i capelli le donasse di più.
Per quanto riguarda i gusti siamo totalmente diverse e credo che questo si noti molto anche esteticamente. Direi, soprattutto esteticamente.
Ho sempre adorato il colore nero e lo indosso in qualsiasi occasione. Amo portare bracciali, rigorosamente neri, su entrambe le braccia, il trucco scuro e non potevano mancare i capelli colorati, generalmente di colori molto scuri anche essi. Questi sono i veri motivi per cui ama chiamarmi dark. Ma posso giurare di non esserlo. Odio essere paragonata a quell'ideale di persona. Non che sia contro a tutte le persone che lo sono eh. Solo che mi piace avere uno stile mio, che mi rispecchi senza essere paragonata a nessun altro tipo di prototipo. Tutto qui.
Lei invece è totalmente diversa. Direi il contrario di ciò che sono io.
Immaginatevi la ragazza solare di ogni storia che veste sempre in modo carino e mai fuori moda, capelli rigorosamente biondi, lunghi poco sopra le spalle e trucco leggero. Lei è Grace. La ragazza amata da tutti.
Io un po di meno.Una delle cose che amo di più di lei è il fatto di essere una ragazza estremamente socievole, in grado di metterti sempre a tuo agio. Forse è proprio per questo che siamo così amiche. Nessuno, prima di lei, era mai riuscito a farmi sentire a mio agio.
-Grace muoviti
-Sto arrivandoCorre verso di me e mentre sistemo le cose che abbiamo comprato sopra la cassa lei mi guarda sorridendo e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Ricambio il sorriso e le dico che intanto se vuole può sistemare le nostre cose dentro le buste, e così fa.
-sono venti dollari e trentacinque centesimi
Prendo il portafogli e porgo alla cassiera i soldi poi raggiungo Grace all'entrata del market e usciamo, incamminandoci verso il college.
Il nostro adorato college.-Cos'hai intenzione di mettere questa sera?
-Cosa dovrei mettere scusa?
-Io pensavo a un vestitino rosso
-Ma che stai dicendo Grace, perché diavolo dovrei mettere un vestitino, e per di più rosso?
-Ma come, te ne sei già dimenticata?
-Dimenticata di cosa?
-Della festa che faranno questa sera per l'apertura delle vacanze
-Ah, la festa
-Esatto, la festa! Insomma, cosa metterai? Devo prestarti uno dei miei vestiti?
-Non metterò assolutamente nulla, tranquilla, perché non ho la minima intenzione di venire a quella festa
-Ma ci divertiremo un sacco Jane! Ci sarà un mucchio di alcool e soprattutto un mucchio di ragazzi
-Grace, per favoreMi allontano precipitosamente da lei. Non ho davvero voglia di andare a quella festa. Ho sempre odiato qualsiasi genere di party, dalla semplice nottata tra amiche alle discoteche. Tutte cose che non facevano assolutamente per me. Cosa alquanto strana, lo so. Di solito per chi mi vede la prima volta pensa subito che io sia una tipa totalmente ribelle, amante estrema dell'alcool e con minimo una canna pronta da rollare nella borsa. Ma no cari, vi sbagliate tutti. Mai sentito dire che l'apparenza inganna?
Credetemi, nel mio caso è vero.-Jane aspettami
-Grace, per l'amor del cielo
-Devo solo passare un minuto in biblioteca, ti giuro che ci metto un attimo
-Si okay, dammi quelle buste. Io me ne vado in camera
-Arrivo tra un attimo, aspettami qui
-SicuroPurtroppo i suoi attimi li conosco fin troppo bene. Inutile dirvi che è la tipica ragazza i cui attimi durano davvero secoli. Anche questa teoria è vera, miei cari.
Salgo in camera visto che sono passati i dieci minuti abbondanti di pazienza che ho avuto e inizio a sistemare le cose che ho comprato, nel mio armadio, mentre lascio quelle di Grace sul suo letto, ben rifatto. Al contrario, il mio sembra quasi un sopravvissuto alla guerra. Ma a me va bene così. Sono sempre stata dell'idea "perché rifarlo se poi quando vado a dormire lo sfascio di nuovo?". Teoria infallibile che mi porto dietro fin da piccola e che mi ha dato la nomina della nullafacente. Altro nomignolo da parte di Grace. E non solo.