Era talmente assorto nei suoi pensieri che non aveva sentito Luna sederglisi accanto, finchè la ragazza non gli poggiò una mano sulla spalla.
Quasi sbattendo la testa nella corteccia del grande albero, sulla riva del Lago Nero, Neville regalò un grande sorriso alla sua compagna.La trovava bellissima, anche se la maggior parte degli studenti di Hogwarts aveva una concezione diversa di "bellissimo".
Luna aveva quel tocco in più.
Intelligente, creativa, simpatica ma soprattutto qualsiasi cosa succedesse non si scroraggiava, mostrando sempre determinazione e magari un dolce sorriso.
Lui invece, il gentile, impacciato e pasticcione ragazzo di Grifondoro, facile da intimidire. Non era una cima in Incantesimi ma poteva vantare i voti migliori in Erbologia, anche se la prima volta per un errore di distrazione cadde svenuto al grido di una Mandragola.Ultimamente andavano spesso entrambi sotto quell'albero secolare, e passavano il tempo chiacchierando di piante, libri, Nargilli e Ricciocorni Schiattosi. Dopo un po' il ragazzo si era arreso e non aveva più tentato di contestare l'esistenza di quelle creature.
E così un giorno era successo: stavano tranquillamente parlando, mentre Neville scarabocchiava su un blocco una qualche specie di pianta curativa.
Quando completava uno schizzo era solito giocherellare con la piuma, facendola oscillare fra le dita, menre pensava a quali particolari aggiungere.
Perse la presa sulla piuma, che con una specie di capriola atterrò in mezzo a loro due. Entrambi fecero per prenderla, finendo per far cozzare le spalle. Si guardarono in faccia e finirono per ridere. Poi così, Luna azzerò la distanza tra loro, chiudendo gli occhi, mentre Neville, preso alla sprovvista rimase ad occhi aperti, completamente rosso in viso. Luna si staccò quasi subito ma Neville appena resosi conto che gli mancava giá quel contatto si sporse verso di lei, cercando le sue labbra.
Le trovò, rispondevano al dolce bacio, meno impacciato del precedente.
Quando si separarono erano entrambi rossi.Non sapevano cosa dire, ma svanito l'imbarazzo iniziale restò solamente la voglia di stare una vicina all'altro, continuando a chiacchierare e scherzare.
Non avevano bisogno di baci o altre smancerie, loro erano perfetti così.