Capitolo:1

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Immagina...
Era una serata di primavera in California. Uscendo dalla doccia calda e rigenerante, ti è tornata in mente una serata speciale di due anni prima...
A ventiquattro anni eri un casino di ansia ed esaltazione. Mentre ripensavi con un sorriso a quell'esperienza mozzafiato, ti è sfuggito un risolino. Esattamente due anni prima, quella sera eri seduta sul bordo del letto in trepidante attesa dell'indomani, il giorno delle tue nozze. Eri giovane, e tanto innamorata. Eri ingenua, ma certa della tua scelta. Eri spaventata, ma ti sentivi al sicuro con l'uomo che (oggi) chiami tuo marito.
Sullo specchio appannato che nascondeva il tuo riflesso hai scritto il nome di tuo marito, Justin, con un cuore al posto del puntino sopra la I. Avevi freddo, così ti sei asciugata e vestita. Mentre ti infilavi una delle sue camice, hai pensato al vostro anniversario l'indomani.
Uscendo dal bagno hai trovato Justin che scriveva su un taccuino tenuto in equilibrio sulle ginocchia mentre era sdraiato sul letto. Forse stava scrivendo una canzone. Quando si è accorto della tua presenza, ha chiuso il quaderno e l'ha messo da parte. Tu lo hai sentito cadere a terra e hai alzato un sopracciglio. Pensava che non te ne accorgessi?
"Ciao piccola." Ti ha salutato con un caldo sorriso. Mentre cambiava posizione, i capelli gli sono finiti in faccia. Ti piace quando ha i capelli scomposti. Ha un'aria rilassata e naturale. La trovi sexy, ma ora è meglio tornare al suo patetico tentativo di segretezza. Hai fatto una smorfia di fronte al suo gesto impacciato. "Che cosa stai facendo, Bieber?" Le pantofole di pelo ti hanno fatto scivolare sullo spesso tappeto bianco.
Justin ha sorriso dei tuoi goffi movimenti e si è disteso: "Non sto facendo proprio niente. Sto morendo di freddo e aspettavo che uscissi dalla doccia". Se non aveva intenzione di accennare al quaderno, non l'avresti fatto nemmeno tu. Non voleva che tu sapessi, e tu avresti avuto la pazienza di scoprire in seguito che cosa ti nascondeva. Sei saltata sul letto, con le pantofole, e ti sei inginocchiata con il sedere appoggiato sui talloni.
"Allora...per domaniiii..." Hai piegato la testa di lato. Justin ha socchiuso gli occhi portandosi un pugno al mento.
"Domani? Mmm... Che cos'è domani? Il 14 maggio. Niente di speciale." Ha riso vedendo la tua espressione costernata. Hai preso due dei molti guanciali e glieli hai lanciati contro, per punirlo delle sue bugie. "Non ci provare!" Gli sei saltata sopra, mentre si sbellicava dalle risate. "Domani è il nostro secondo anniversario. Lo sai benissimo!"
"Me n'ero completamente scordato", ha annunciato, la voce attutita dai cuscini. Non ha cercato nemmeno di spingerti via. Tu hai alzato un cuscino e lo hai guardato in faccia. "Hai intenzione di continuare con questi giochetti?"
Lui si è spostato sotto il tuo peso. "E tu hai intenzione di continuare a portare le mie camicie?"
"Le porto sempre. Praticamente sono mie. E poi, ti piace quando metto i tuoi vestiti."
"Io ero così di fretta che ne ho raccolta una dal pavimento e per tutto il giorno sono andato in giro con il tuo profumo addosso." Ti dà un pizzicotto sulla coscia, facendoti sobbalzare.
"Smettila." Gli dai uno schiaffo sulla mano. "Che cosa ci faceva sul pavimento la tua camicia?" Ti guardi intorno nella stanza ordinata. Non hai l'abitudine di lasciare i vestiti in giro, e di sicuro non gliela farai passare liscia.
Lui ti ha guardato con aria provocante. Che cosa hai fatto per essere ricompensata da tanta carineria?
"Cosa c'è?" Gli hai chiesto confusa e imbronciata.
"Allora non te lo ricordi?"
Ma di che cosa parlava? Ci hai pensato su, ma non ti è venuto in mente niente.
"Del tipo sono stato io a togliertela e a gettarla..."
"Oh!"ti affretti a tappargli la bocca come se qualcuno potesse sentirlo. "Già è vero." hai fatto un risolino e hai tolto la mano per scostarti dietro l'orecchio una ciocca di capelli che ti era finita negli occhi. Poi gli hai spostato il ciuffo, per vedere la sua faccia scolpita.
"Ti sei dimenticata di me così in fretta? Devo ricordarti com'è andata?" si mette a sedere e ti ribalta. Forse ti è sfuggito un gridolino. Lui ti ha presa per il colletto della camicia e ti ha sollevata, per baciarti sulla bocca. "Ci penso io a fartelo tornare in mente." Ti ha tolto la camicia e l'ha buttata sul pavimento.
Ti è sempre piaciuto quando è lui a prendere l'iniziativa.
"Allora vediamo." Lo hai provocato con un bacio.

Salve a tutti, mi chiamo Serena e ho deciso di trascrivere questa storia per condividerla con voi, spero che vi piaccia come è piaciuta a me la prima volta che l'ho letta.
XoXo ~Sere~♥️







Lasciati Guidare Dal Cuore ~ Justin Drew BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora