Erano circa le due di notte quando mi svegliai di soprassalto. Avevo sognato qualcosa, ma in quel momento non ricordavo cosa. Mi alzai e uscì fuori in terrazzo. La brezza estiva mi scompigliava i capelli. Portai una ciocca dietro l'orecchio e appoggiai i gomiti sulla ringhiera, per poi appoggiarvi la testa sopra. Magnolia era stupenda. Il lieve odore di salsedine e la vista del mare incantavano.
Sorrisi. Da piccola se avessi pensato che sarei arrivata a questo punto forse non ci avrei creduto. Fairy Tail... Ora che ci penso, forse è stato il destino a farmi incontrare Master Makarov, Mira, Gray, Natsu, Lucy e gli altri membri della gilda.
Mentre riflettevo sentì una presenza alle mie spalle e senza perdere tempo, in un secondo, equipaggiai una spada e, puntai la lama alla gola di... << Gerard..?>> Lui non fece un passo e ne cambiò espressione. Ritrassi la spada. <<... Cosa ci fai qui?>> Sentivo un tremore alla bocca dello stomaco, ma non lo davo a vedere. << Erza... come va?>> Non gli feci finire la frase che gli buttai le braccia al collo e inspirai il suo profumo. Odorava stranamente di bruciato e di qualcosa di intenso e travolgente che ora non saprei nemmeno identificare. <<Cosa c'è?>> mi chiese con una voce calma ma un po' preoccupato. Non mi mossi da quella posizione. << ... Sono... felice di vederti>> sussurrai. Lo sentì irrigidirsi. << Io... n-non s-so-so...>> Sentirlo mentre balbettava, mi fece ridere.
<<Dov'è lo Gerard pacato? Quello che sembra un duro?>> gli chiesi guardandolo mentre arrossiva, i nostri occhi si incontrarono e non potei fare a meno di rimanerci imprigionata. <<... Sei bellissima >> sussurrò Gerard. Le mie gote si infiammarono e potei giurare di essere più rossa dei miei capelli. <
< Erza... Mi sei man->> gli posai un dito sulle labbra per non fargli finire quella frase. Lui si fece serio e spostò il dito. << Erza... Ti amo.>> disse con voce pacata ma autoritaria. A quell'affermazione non sapevo che dire o fare. Mi afferrò per le braccia e le nostre labbra si toccarono. "Bellissimo... anche se doloroso." Non feci nulla per fermarlo. Non volevo interrompere qualcosa di così magnifico. Dopo pochi minuti ci staccammo per riprendere fiato. << Gerard? E adesso cosa vuoi fare? Non avevi detto che non potevi?>> <<... Io... Non riesco a non pensarti... Non riesco a dimenticare...>> pochi minuti si pausa. <<Non posso->> uno schiaffo. Solo uno per farlo tacere... Per fermarlo... dal ferirmi di nuovo. <<Va via.>> gli dissi solo. Lo lascia a toccarsi la guancia arrossata. Entrai in camera e mi rimasi sotto le coperte.
...
<<ERZA!>> tuonò lui. Gettandosi addosso e bloccandomi i polsi sulla testa e iniziando a baciarmi.
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