Ogni maledetto lunedì

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Primo capitolo
Sono le sette del mattino, è un lunedì di una noiosa giornata invernale e oggi ho ben due verifiche molto difficili da fare. Non ho davvero voglia di andare a scuola, con i professori che ti stressano per ogni cosa e con gli unici due maschi della classe che , detto sinceramente, non mi stanno nemmeno simpatici. Scendo di corsa le scale per vedere se mia madre è in casa, cercherò di implorarla per non andare in quella gabbia di matti. Guardo in tutte le 14 stanze della mia villetta ma non c'è nessuno , dove diavolo sarà finita?
Ormai rassegnato comincio a vestirmi, quando ad un certo punto noto che sono già in ritardo per il pullman. In fretta e furia prendo la cartella ed esco fuori dal cancello, la colazione la farò in classe come al solito. Fa davvero freddo fuori, c'è un'aria gelida e non si vede nulla per colpa della nebbia, il bus inoltre sembra pieno di gente , tanto che faccio fatica a salire. C'è qualcosa che non va, l'autista mi fissa in malo modo.. ah ma certo! Il biglietto,  quasi me ne dimenticavo. Cerco nelle tasche ma non trovo nulla: " ho solo 50 centesimi e una caramella" dico all'uomo in camicia , lui mi continua a guardale male e mi fa cenno di scendere. No, non posso restare a piedi, noto con la coda dell'occhio che una decina di ragazzi stanno per scendere a fatica, così , con una mossa che nemmeno io so descrivere, passo sotto le braccia di quattro persone. C'era talmente tanta gente che , credetemi , quasi nessuno si è accorto. 10 minuti di un viaggio scomodissimo e pieno d'ansia per l'autista,  che mi avrebbe aspettato di sicuro alla fine della corsa per farmi pagare una multa o qualcosa del genere. Appena arrivati al liceo, scendo velocemente dall'ultima porta dell'autobus, facendo quasi inciampare un povero bambino con uno zaino enorme. Si, l'ho scampata anche questa volta.

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