Capitolo 1

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[Sascha's Pov]Credevo fosse una normalissima giornata come le altre quella di oggi

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[Sascha's Pov]
Credevo fosse una normalissima giornata come le altre quella di oggi.. insomma, prendere l'autobus, andare a scuola, le solite ore di lezione e tornare a casa; ma così non fù.
Stavo cazzeggiando come al solito con una matita e un foglio mezzo stropicciato, perso nei miei pensieri, quando qualcuno entrò in classe.
Alzai lo sguardo e lo incrociai con quello di un ragazzo non molto alto, magro, capelli castani e  parecchio disordinati, grandi occhiali neri ed occhi marroni. Era timido, si vedeva, ma allo stesso tempo davvero carino.
Quando si accorse che lo stavo osservando gli sorrisi. Così, per tranquillizzarlo.
"Ragazzi lui è Stefano, da ora fa parte della nostra classe." disse la prof.
"Ehm.. ciao a tutti." disse lui facendo una piccola smorfia e con una mano tra i capelli.
"Sascha, Stefano starà vicino a te."
Beh, non mi dispiaceva affatto. Mi avrebbe fatto molto piacere conoscerlo.
Si sedette accanto a me e nei primi minuti non aprì bocca, si limitò solo a qualche smorfia. Poco dopo iniziammo a scambiare qualche parola, aveva un tono di voce caloroso e rilassante. Vedendolo ancora un pò imbarazzato, iniziai con qualche battuta delle mie per farlo sentire a suo agio almeno con me. Beh, funzionò; riuscì a farlo ridere. La sua compagnia era davvero gradevole. Nell'ora successiva gli presentai i miei altri due amici: Salvatore e Giuseppe.
Col tempo mi affezionai molto a lui.. divenne alla fine più importante degli altri.
Da quel giorno passarono due anni, era la fine del quinto anno di Liceo e io e Stefano eravamo ormai inseparabili. Era diventato il mio migliore amico.
Erano le 15 circa di un venerdì, io ero in camera mia e squillò il telefono. Era Stefano.
"Hei Stè" risposi.
"Sà, volevo chiederti se possiamo vederci tra poco al parco, ti va?"
"Certo Stè, 10 minuti e sono lì."
Il parco distava pochi minuti da casa. Misi le converse e uscì. Arrivato lì trovai Stefano seduto in panchina, era abbastanza nervoso. Lo raggiunsi, non potevo immaginare cosa avesse voluto dirmi quel giorno, non potevo.
"Sà, sai che ti racconto sempre tutto, no? Beh, guarda qui." scorse la chat e mi mostrò il telefono. Io d'un tratto impallidì. Era la chat con una ragazza.
"Si chiama Marina." mi disse con una smorfia che sembrava un misto tra felicità e imbarazzo.
"Vedi, non ci sto ancora insieme.. ma credo voglia una risposta e io non so cosa dirle.. che faccio Sà?"

Not anymore the same. || Saschefano ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora