Una guerra da combattere insieme - Harry Potter

Ch.1

<< Stanotte, hai consentito che i tuoi amici morissero per te, piuttosto che affrontarmi di persona: non c'è disonore più grande. Raggiungimi nella Foresta Proibita e affronta il tuo destino! Se tu non lo farai, io ucciderò fino all'ultimo uomo, donna o bambino che cercherà di nasconderti a me! >>. 

Rimasero tutti senza fiato, tutti rivolti verso Harry Potter. Si sarebbe consegnato al Signore Oscuro? 

Harry a grandi passi si diresse verso l'uscita del castello, svoltando tra i cadaveri dei suoi amici, morti per lui. Hermione lo rincorse e gli afferrò un braccio: <<Dove stai andando?>>. Una nota di disperazione incrinava la sua voce. <<Lo devo affrontare, non possono morire altre persone per causa mia>>. Si divincolò dalla presa di Hermione, riprendendo il suo cammino. I suoi passi risuonavano nel silenzio generale, rotto solamente dai lamenti dei feriti. 

<<Fermo!>> , l'urlo di Hermione riempì il salone, <<Harry non puoi, moriremo comunque se ti consegni, sarebbe un sacrificio inutile>>

<<Non ne posso più ... e se il serpente non fosse l'ultimo horcrux?>>.

Ron si avvicinò stancamente e si accovacciò vicino a Harry, che nel frattempo si era inginocchiato: <<E' l'ultimo , dobbiamo solo ucciderlo quando Voldemort sarà qui, al castello>>. 

Così passò il tempo, mentre le persone intorno a Harry si occupavano dei morti e dei feriti. Ron era sconvolto per la morte di Fred, suo fratello, e ancora di più lo era George. Harry li aveva visti crescere insieme, inseparabili ed ora... ora era impensabile non poterli più sentire ridere insieme. I due migliori amici si abbracciarono e si consolarono l'un l'altro, d'altronde erano entrambi molto provati e stanchi. Insieme, Harry e Ron e Hermione, avevano combattuto strenuamente una battaglia lunga due generazioni. 

<<Arrivano! Arrivano!>> Neville agitava le braccia con foga, nonostante la gamba lo facesse soffrire notevolmente. 

Ad Harry bastò sentire la cicatrice bruciare per sapere che lì, a poche centinaia di metri, si stava avvicinando il suo peggior nemico e incubo.