2

571 32 19
                                    




Liam:

"Liam chi era?" chiede mia madre mentre scende le scale con un cesto di biancheria sporca fra le mani. Sobbalzo quando sento la sua voce, le mie mani stanno ancora coprendo il mio rigonfiamento.

"Um, il figlio dei nuovi vicini?" dico e mi esce più come una domanda.

"Era il loro figlio o..."

"No, lo era, è solo che...stava indossando abiti femminili" dico grattandomi la nuca. Mia mamma ridacchia.

"Awe è carino" dice entusiasta scendendo le scale, "mi sarebbe piaciuto vederlo. Di cosa aveva bisogno?"

"Ci hanno invitati a cena. Alle sette stasera." mia mamma sogghigna.

"Che cosa dolce. Per fortuna è il mio giorno libero oggi" sorride e cammina verso la lavanderia. La seguo.

"Ci andiamo?" chiedo non completamente sorpreso. Non ci voglio andare. Non per via di quel ragazzo, Zayn, ma sapete...

"Certo che ci andiamo! Niente ma, vedi di essere pronto per le sette."

"Mamma-"

"Ciao Liam," dice e mi indica l'uscita della stanza. Sbuffo e cammino verso camera mia. Non è che non voglia incontrarli, è solo Zayn che non voglio vedere. Non lo so è solo che non so come sentirmi al riguardo. Forse devo solo conoscerlo meglio anche se non penso sia una buona idea.

La mia mente immagina il suo bellissimo corpo e il modo in cui quella canotta grigia aderisce al suo stomaco piatto e i suoi pantaloncini floreali che lasciavano in bella vista le sue lunghe gambe.. Non sono gay! Non mi piacciono i ragazzi. Io ho una ragazza. Una splendida ragazza che amo. É solo che non la vedo da un po'. Si, è solo questo.

Entro in camera mia e mi sdraio sul letto, tiro fuori il cellulare e mando un messaggio a Sophia.

Liam:

Hey piccola, mi manchi

Mi risponde subito.

Sophia:

Mi manchi anche tu amore. Sono appena uscita dalla doccia. Ti scrivo fra un po'.

Gemo appena leggo il suo messaggio immaginando il suo corpo nudo. Mi strofino attraverso i pantaloni.

Liam:

Perché non mi mandi una foto?

Sophia:

Sei eccitato piccolo?

Liam:

Forse...

Sophia:

Haha okay. *allegato inviato*

Lo apro velocemente e si, non sono assolutamente gay.

-

"Tesoro sei pronto?" grida mia mamma in fondo alle scale. Finisco di acconciarmi i capelli e poi indosso le mie vecchie converse. "Non voglio essere in ritardo."

"Mamma! Sul serio, abitiamo a trenta secondi di distanza! Non possiamo essere in ritardo!" Le grido in risposta e so che sta ruotando gli occhi in questo momento. È tutto il giorno che mi tormenta con questa cena. Penso sia perché vuole finalmente avere degli amici. Mia mamma è una persona amichevole, è solo che gli altri del quartiere non lo sono. Fanno schifo e sono vecchi praticamente stanno sul loro letto di morte.

"Dai sbrigati."

"Sto arrivando." spengo le luci nella mia stanza e scendo le scale dove mia mamma sta aspettando impaziente, con il vassoio di biscotti fra le mani.

"Era ora. Ma perché ti sei messo quelle scarpe orrende?" ruoto gli occhi.

"Vuoi davvero che che torni di sopra a cambiarle?" Scuote la testa.

"No. Siamo già abbastanza in ritardo." dice fissandomi e aprendo la porta. La seguo mentre attraversiamo la strada fino al portone rosso scuro. Bussa leggera su di esso e aspettiamo. "Vedi di comportarti bene Liam," mi dice neanche fossi un bambino.

"Si si" la congedo. La porta si apre e si presenta davanti a noi una donna non troppo alta, con la pelle abbronzata e i capelli di un marrone scuro. Sembra sulla quarantina ma è difficile esserne sicuri. Ha un sorriso sgargiante.

"Voi dovete essere i Payne. È un piacere conoscervi, entrate" la donna sorride lasciandoci entrare di fianco a lei in una casa talmente graziosa che potrebbe essere stata decorata solamente da una donna. In senso positivo.

"Si é un piacere conoscere finalmente i nostri nuovi vicini. Lavoro praticamente ogni giorno e non ne ho avuto l'occasione prima. Io sono Karen e questo è mio figlio Liam" dice mia mamma. Sorrido e le stringo la mano.

"Buongiorno signora."

"Chiamami Trisha o Signora Malik, ti prego. Con qualunque dei due tu ti senta più a tuo agio" mi dice e io annuisco.

"Me ne ricorderò"

"Bene Trisha spero ti piacciano i biscotti" dice mia mamma indicando il vassoio che teneva fra le mani. Trisha sorride.

"Certamente! Zayn e io adoriamo prendere i biscotti con il te. È molto dolce da parte tua Karen" dice e mia mamma mi lancia uno sguardo compiaciuto. In risposta ruoto gli occhi. "Parlando di Zayn. Zayn sbrigati! Sono qui!" grida Trisha.

"Non puoi far fretta alla perfezione!" le grida Zayn in risposta e Trisha ruota gli occhi.

"Quel ragazzo."

"Parlami di lui" dice mia mamma dandomi un'occhiata. Trisha sorride.

"Ho fatto lasagne di pollo, spero vi piacciano" dice Trisha mentre ci accompagna in cucina. I muri sono interamente decorati con foto di famiglia.

"È perfetto, ha un profumino delizioso" dice mia mamma mentre ci sediamo attorno al tavolo. Trisha si avvicina al forno per tirar fuori il cibo e lei e mia mamma iniziano un qualche tipo di conversazione. Io sto seduto qui e scrivo a Naill.

"Ciao" dice una voce dolce facendoci girare tutti. La mia mascella cade ancora per la seconda volta oggi. Li, in piedi all'entrata della cucina, c'è Zayn con una canottiera bianca in pizzo e una gonna nera e bianca con motivi floreali a vita alta. Ai suoi piedi ci sono delle Toms nere. Distolgo lo sguardo da lui prima che la mia mente inizi a fare strani pensieri.

"Oh ciao!" dice mia madre alzandosi. Zayn cammina verso di lei timidamente.

"Buongiorno signora, sono Zayn. È un piacere conoscerla." sorride Zayn in modo adorabile, le sue mani sono serrate dietro la schiena. Mia madre è entusiasta e ridacchia come un'adolescente.

"Ciao Zayn! Sei davvero molto bello e chiamami pure Karen" dice mia madre. Zayn arrossisce al suo complimento.

"Grazie Karen." Mia mamma colpisce il mio braccio.

"Ahia! Che c'è?"

"Saluta" borbotta mia mamma. Mi strofino il braccio e guardo verso Zayn che mi sta sorridendo.

"Ciao Zayn" dico cercando di non lasciare che i miei occhi vaghino sul suo corpo.

"Ciao Liam. È un piacere rivederti." sorride Zayn e si siede nella sedia accanto alla mia. "Allora, hai gemuto il mio nome quando sei venuto?" Sussurra nel mio orecchio. Le sue labbra morsero leggermente il mio lobo, mandando brividi lungo la mia colonna vertebrale. Li scuoto via.

"No. Ma ho gemuto quello della mia ragazza." gli dico compiaciuto. Ridacchia e incrocia le gambe, appoggiandoci sopra i gomiti e guardandomi in modo malizioso.

"Oh ma davvero? E quindi non mi stavi pensando?"

"Non sono gay" dico stringendo i denti. Si morde le labbra e ruota la testa, come se cercasse di guardarmi attraverso.

"Lo vedremo" sorride e mi fa l'occhiolino. Arrossisco. Cosa significa? Prima che glielo possa chiedere arriva Trisha con il cibo e iniziamo a mangiare ma non riesco a smettere di pensare a quello che ha detto Zayn.

Diciamo solo che non sono mai stato ad una cena che mi ha lasciato così tanto confuso.

Pretty Boy [Ziam] fem!zayn (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora