Torniamo indietro nel tempo:nel 1990.Una data indelebile per un motivo:La mia nascita.La felicitá dei genitori per avermi messo al mondo,le lacrime di gioia dei nonni e l'affetto di tutti quello che mi stavano accanto in quel giorno così speciale.Ora,come ora,tanti ricordi guardando le foto riaffiorano.Ricordi che hanno fatto di me la persona che sono e che fino alla fine della mia vita porteró nella mente e nel cuore.Sono nato in una famiglia umile e che mi ha insegnato a come vivere al meglio la vita,nonostante le difficoltá.Mio padre era un medico e mia madre lavorava in un industria per scarpe.Non potevo lamentarmi,stavo bene economicamente,ma i soldi non fanno la felicitá delle persone.Infatti nel 1999 mia madre ha deciso di rendere la mia vita ancora più bella.
<<É nato un maschietto>> esclamò mia madre,con quel suo sorriso che mi sorprende sempre più.Io non dissi niente,i miei ormoni impazzirono,il cuore batteva e batteva.Chi poteva più fermarmi,afferrai mio fratello tra le mie braccia,gli baciai la fronte e ringraziai il signore per questo dono.Non potevo desiderare di meglio.Mentre i miei erano a lavoro,badavo a lui e già questo era tanto per me,saper prendere le sue responsabilità e farlo crescere nel miglior modo possibile.Lo chiamarono Gioele,come il nonno di mio padre,anche per portare nel suo cuore il ricordo del nonno che non ha mai conosciuto ma si limitava solo a vedere in foto.Intanto le giornate passavano e venivano riempite da mio fratello.Bisogna vivere queste esperienze per crederci. Il tempo passava,vederlo crescere mi rendeva più forte e dava una tale importanza al mio ruolo di sorella,anche se col passare del tempo lui non avrebbe avuto più bisogno di me.Fin ora tutto procedeva tranquillamente.I miei si amavano e amavano i propri figli fin quando non scoprimmo che mio padre era affetto da un cancro.Ora cosa si fa?Io avevo sedici anni e mio fratello ne aveva 8,come poter dire a un figlio piccolo una notizia del genere?Io e mia madre soffrivano in silenzio per non dare troppo nell'occhio a mio fratello.Mio padre a casa non mette più piede,dovette per forza stare in ospedale.Una tragedia.Veder piangere mio fratello perché il padre non gli dava il bacio della buonanotte mi doleva il cuore.Inventammo con mia madre che per un po di tempo non sarebbe tornato a casa per motivi di lavoro.Ci credette o almeno fece capire cosi.Ma questa cosa non poteva andare avanti mia madre ed io con l 'aiuto anche dei nonni ci davamo a turno per assistere mio padre e per dargli forza.Quando veniva sera e andavo a dormire pensavo che la vita non é sempre rose e fiori e che pur di vedere mio padre felice avrei dato la mia vita.A lui dovevo tutto e vederlo morire e non poter vedere un giorno i suoi figli sarebbe stato troppo.Mi affidai solo ed esclusivamente al Signore.Era tutto nelle sue mani e ,anche in quelle dei medici,per curarlo e tornare ad essere l'uomo e il padre solare migliore che si potesse desiderare.La speranza era l'unica che mi aiutava a non buttarmi giù anche con Gioele.Peró non poteva rimanere allo scuro di tutto mio fratello.Così un giorno con tanto di coraggio gli dissi che papá non era in viaggio ma che aveva un piccolo problemino e che ora lo stavano curando.Pianse di scatto e stringendolo al mio petto e stringendole i denti gli dissi che non era nulla di grave.Quanto dolore!Insomma questa situazione si potrasse per un mese quando i dottori ci affermarono che mio padre era fuori pericolo!Dio esisteva ed era accanto a noi anche se non si può non sentire ne toccare.Però io sentivo quella sensazione di totale calma e tranquillità.Lui era lì.L'ha guarito,non lo si può dimostrare,ma gli aveva fatto un miracolo.Viddi mio padre uscire dalla camera e non mi staccai più.Mia madre teneva in braccio Gioele,la nostra famiglia adesso,era ancora più forte di prima.Niente è più bello di vedere le persone che ami stare bene.Ma oggi da tutto quello che è successo ho compreso una cosa:La vita non sempre ti sorride e bisogna vivere la vita nel miglior modo possibile
