Capitolo 1

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Non pensavo di essere così terrorizzata da un volo in aereo, ore e ore su una sedia a non fare altro che aspettare di atterrare.
Il vuoto che si espande in noi appena il veicolo lascia la terra per spiccare il volo, è davvero indescrivibile.

Aggrappata ai braccioli della poltrona in pelle, trattenere il fiato per lunghi secondi è accaduto di conseguenza.
Ma, come una carezza calma un neonato, le parole di Marco mi hanno tranquillizzato al punto da farmi crollare sulla sua spalla.

Appena aperti gli occhi, la mia vista è sfocata, segno che il mio ragazzo mi avesse tolto gli occhiali per poggiarli chissà dove.

Alzo la testa e il viso di Marco è appoggiato al sedile, i suoi occhi sono chiusi, segno che sta dormendo.
Sembra un angelo, calmo e rilassato.
Cerco con lo sguardo i miei occhiali e li trovo attaccati alla maglia azzurra del ragazzo accanto a me.

Li indosso e subito la mia vista si perfeziona, dandomi la possibilità di vedere nitidamente.
Per scacciare l'alito cattivo che si ha appena svegli, mastico una gomma alla menta per alcuni minuti, per poi inserirla in un fazzoletto.

Sulle mie gambe è appoggiata la solita borsa nera, la apro e prendo tra le mie mani il mio libro preferito: "Il confine di un attimo", letto decine e decine di volte.
Ogni volta mi regala emozioni fortissime e differenti che si iniettano nel mio corpo come l'acqua limpida scorre nella gola appena bevuto.

Passano all'incirca dieci minuti quando sento dei mugugni alla mia sinistra.
Appena mi giro noto che gli occhi di Marco sono iniettati nei miei e gli angoli della sua bocca alzati per formare un sorriso.

"Hai i capelli scompligliati" commenta con la voce roca e ironica allo stesso tempo. Gli lancio un'occhiattaccia e mi giro dalla parte del finestrino per poter ammirare la distesa di morbide nuvole accanto a noi.

Poco dopo sento un braccio attornarmi la vita e cerco di nascondere un sorriso, fallendo miseramente.

"Ehi scherzavo, sei bellissima" avvampo al suo commento. Non riesco ancora a capire come possa trasmettermi emozioni così forti dopo tanto tempo. La sua mano accarezza dolcemente la mia schiena.

"Come no" lo scorrere della mano si blocca e mi guarda accigliandosi.

''Cosa vorresti dire?'' mi perfora con lo sguardo ed io abbasso il capo, rialzandolo poco dopo.

"Diciamoci la verità, Marco. Io non sono per niente bella e non mi capacito di come tu abbia potuto scegliere me tra le tante ragazze perfette che ti giravano e ti girano tutt'ora intorno. Insomma, guardami: questi occhiali, il naso. Come puoi amarmi?" il suo viso assume un'espressione indecifrabile, forse non si aspettava che avessi un'autostima così bassa di me.

"Nadia, a me non interessa dei tuoi difetti e la perfezione non mi ha mai entusiasmato. E poi gli occhiali ti donano un'aria più sexy." ridacchia "non voglio mai più che tu pensi una cosa del genere sul tuo conto perché vali molto di più di quel che credi. Quindi ora avvicinati e dammi un bacio" 

Sbuffo una risata e mi avvicino premendo le mie labbra sulle sue, una miriade di emozioni esplodono in me come la prima volta e, anche se ora non vedo nulla, sento che sta sorridendo.

~~~~~~~~~~~

Miami è ancora più bella di quello che immaginavo: il mare, gli alberi, gli edifici, tutto stupendo.

Appena scesa dall'aereo un sorriso si allargò sul mio viso e alla mia destra, Marco mi fissava in silenzio.

"Cosa c'è?" chiesi confusa, non capendo perché stesse guardando me invece del bellissimo paesaggio che avevamo davanti.

"Sei bellissima quando sorridi" gli sorrisi e mi avvicinai per stampargli un bacio sulle labbra, che lui non tardò a ricambiare.

"Andiamo in albergo" gli presi la mano e lo trascinai verso il primo taxi avvistato.

Fortunatamente, ho alcune basi per poter parlare inglese e capisco più o meno ciò che dicono gli abitanti di questo luogo.

La nostra stanza è la numero 236 e appena la serratura scatta mi precipito all'interno per ammirare la disposizione degli oggetti.

È davvero bellissima, un letto matrimoniale è poggiato in bella vista sulla parete a destra della porta.

Di fronte ad essa, c'è una porta finestra che dirige a un immenso balcone.  Mi incammino verso quest'ultimo e appena esco, il bellissimo mare di Miami si erge in tutta la sua immensità.

Rimango impietrita dallo spettacolo che ho davanti ai miei occhi che non mi rendo conto di Marco accanto a me.

"Ehi piccola" mi sorride, uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto.

"Ehi" mi avvicino a lui e mi aggrappo al suo corpo, desiderosa di un abbraccio vero.

"Sei la cosa più importante della mia vita" sussurra al mio orecchio ed io non posso fare a meno di sorridere.

"Anche tu" gli dico, guardandolo negli immensi occhi.

Sorride e mi bacia dolcemente, rendendo quel giorno ancora più spettacolare.

Spazio autrice:

I'm baaaaaaaaaack!!

Sapevo che ci avrei messo un po' prima di iniziare a scrivere il sequel di questa storia, ma non credevo che ci mettessi così tanto e mi scuso immensamente per questo.

Però ora sono tornata e non ho intenzione di lasciare questa storia, anche perché è una delle prime e mi rappresenta in pieno.

Detto questo, lasciate likes e commenti se volete che aggiorni.

Baci,Angel😘

Ti odio ma tu amami, ti prego 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora