prologo

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~pov Camila.
Mi alzo dal letto sono le 9:54, e de tardissimo devo andare a scuola, mi vesto con una semplice maglietta bianca e jeans azzurri strappati non troppo larghi




Corro come una pazza, l'autobus si ferma per fortuna, ma tutti mi guardano disgustata, nessuno voleva stare con me, mi metto al ultimo posto.

Nel frattempo scrivo ul mio diario, lo porto sempre con me, ehm.. sono lesbica la mia unica amica é Dinah.

Ma é in Miami con la sua ragazza Normani.

Apro il mio diario

Un diario celeste fluo con un sole bianco.

Caro diaro
la mia migliore amica Dinah é in vacanza ad Miami con la sua attuale ragazza, spero che si diverta
ma io sono completamente sola in questo momento buio, voglio qualcuno che mi consola
non sono mai felice, se sono felice allora vuol dire che mi sono innamorata di qualcuno, sono lesbica, ma anche le ragazze mi odiano, i ragazzi mi chiamano "la cessa della classe" oppure "piccola cessa" mi insultano e io non riesco ad non dargli retta.
-Camila.


Scendo dal autobus e trovo un bigliettino sul mio zaino
"Nel tuo armadietto ti aspetta una bella sorpresa."
Tanto già so che ci sarà qualcosa di brutto.

il mio armadietto é numero 169, corro nel mio armadietto e trovo cacca di topo.

So chi ha messo quella cacca di topo, Austin Mahone.

É il bullo di tutta la scuola sopratutto con me.

Una volta Austin ha cercato di farmi vomitare, oppure di buttarmi in piscina, per non parlare del fatto che lui sta odiando tutta la classe, dato che é solo una merda.


Mi sono seduta da sola ovviamente con la testa fra le mani e a domandarmi ad cosa avevo fatto di male per meritarmi questo
male.

Volevo qualcuno che mi capiva.
Volevo qualcuno che mi accetta.
Volevo qualcuno che mi salvava.
Volevo qualcuno che.. mi amava.

Arriva l'intervallo, Austin si avvicina ad me.
Mi guarda e mi sputa sul mio piatto.
Non sapevo cosa fare.

"Salve Cabello"

"Salve Mahone."

"Sei più brutta del solito."
"Fai schifo."

Mi alzo e mi chiudo in bagno, prendo la lametta e incomingio ad.. tagliarmi piangendo.

Lo so che non é giusto e non risolvo un cazzo.
Ma io sono debole e sensibile.

Voglio farmi del male perché non morire lentamente.


Vado a casa, stanca distrutto da tutto ciò.

"Mamma, ho fame"

"Aww, vieni ho preparato qualcosa per te!" esclama mamma sorridento

Incomingio a mangiare.
Finito di pranzo vado a letto e dormo.
Dormire.
Dormire.
Dormire.





Mi sveglio alle 17:30

Guardo la finestra e prendo la mia chitarra cantando She di Zayn.











Sono le 19:58 e io mi ero messa a fare i compiti però dato che sono una disagiata di merda io mi addormento.

-Moon&Sun~Camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora