Storia Di Un Grande Amore-SSLazio

Capitolo 2-Che spettacolo.

Destinazione Olimpico.

Io e i miei siamo in macchina. Mio fratello è uscito con i suoi amici, non è venuto con noi perché è romanista sfegatato.

Sono emozionata.

Scendiamo dalla macchina, prendo in mano il biglietto e lo do al controllore. Alzo il cielo bianco e celeste, uno spettacolo.

Sempre più euforica mi dirigo verso lo stadio seguita dai miei e salgo i gradini...quei dannatissimi gradini che ogni volta che li percorro mi fanno venire i brividi.

Entro nello stadio, dirigendomi verso la tribuna M.Mario, dove i miei hanno prenotato i posti. Quando li troviamo ci sediamo sugli spalti...tutti impolverati...mamma comincia a pulire il suo posto con un fazzoletto. Io no. Amo tutto dell'Olimpico, pure i posti impolverati. Mi ci siedo sopra eccitata e guardo da lontano i ragazzi.

Riesco a vedere Keita, Candreva e Biglia che parla con Felipe...

Fischio d'inizio. Ci fanno un fallo e l'arbitro tira subito fuori il cartellino rosso.
Candreva è pronto a tirare il calcio di rigore.
L'arbitro fischia.
Antonio segna. Gli applausi invadono l'intero stadio. Bandiere biancocelesti sventolano dappertutto e io intanto faccio uno snap.

Finisce il primo tempo.

Dopo un quarto d'ora la partita ricomincia.

Onazi segna. Sono felicissima per lui, lo trovo un ragazzo molto simpatico. La partita finisce con questa splendida vittoria.

Papà:Giulia...io e tua madre abbiamouna sorpresa per te. -i miei mi guardano e sorridono. Altre sorprese?!Wow. Vediamo di che cosa si tratta.
Io:ditemi.
Mamma:la società biancoceleste ha proposto a tuo padre di diventare allenatore.

Figo.
Io:wow, grande papà.
Papà:ciò significa, Giulia, che tu potrai assistere agli allenamenti dei ragazzi e a tutte le partite starai in tribuna d'onore.

Cazzo. È impossibile, non ci posso credere. Un sogno che diventa realtà...vedere quei ragazzi che mi fanno emozionare, vedere Felipe! I miei occhi brillano, il mio sorriso esplode sul viso e il mio cuore batte.

Che spettacolo.

Oiii.
Vi piace?
Giuliaaah.