capitolo 1

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[ prima di iniziare, volevo premettere che questa e' la mia prima storia. insoma...un nuovo inizio. Quindi vorrei evitare di trovarmi , nei commenti , insulti contro di me o contro a quello che srivo. Mi aspettero' molti commenti positivi ma anche molti commenti negativi che mi possano aiutare man mano che scrivero'... detto questo buona lettura : ) ]

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Il suono della sveglia, mi fa alzare dal letto con una velocita' da far invidia a Bolt. Non so perche', ma quando la sveglia incomincia a trillare scatto in piedi come un fulmine...sara' perche' voglio evitare di trovarmi mia madre in camera, di primo mattino ad urlarmi contro parole che ; alle sette , sono incomprensibili e non accettabili.

Indosso le ciabatte dei conigli e mi trascino in bagno, ma appena mi specchio ; perdo dieci anni di vita... sinceramente non saprei a che personaggio piu' brutto della disney mi sia immedesimata questa volta... vista la mia faccia dev'essere che la strega cattiva abbia fatto esplodere la mia faccia con qualche pozzione a me ignota.

Comunque sia...guardo l'orario e noto che sono ormai le otto , di sicuro arrrivero' in ritardo a scuola... ma ormai non ci faccio piu' caso, dato che tutte le mattine assomiglio ad un bradipo compiendo i movimenti.

Verso le otto e venti scendo in cucina dove trovo mia madre alle prese con un panino.

< Giorno mamma > la saluto io prendendo posto nella mia sedia
< oh ! alla buon ora ! pensavo non uscissi piu' da quel bagno > mi rimprovera lei passandomi la tazza stracolma di caffe'
< gia' , mi accompagni a scuola. senno' stavolta sono nei casini se entro alla seconda ora. > la imploro io con una faccia da angelo riservata solamente nelle occasioni di estremo bisogno ... come questa
< e poi ho perso anche il bus ... > continuo io con una voce dolce ma falsa.
< ok ... pero' che non ricapiti piu' ! anche se ne dubito fortemente > dice , incartando il panino nella pellicola, che prepara ogni mattina per papa' quando va' a lavoro
< perfetto, ti adoro mamma. pero' adesso muoviamoci che senno' arrivo in ritardo >

mi alzo dalla sedia e corro in camera a prendere lo zaino ; intanto si sono fatte le otto e venticinque. per fortuna in macchina ci metto solo tre minuti per arrivare a destinazione.

...

< siamo arrivati! > mi avvisa mia madre staccandomi un auricolare dall'orecchio. < ok grazie ... ci vediamo dopo > dico aprendo lo sportello.

scendo dalla vettura e risaluto, con un cenno della mano, mia madre ; dopo di che mi giro e continuo per la mia strada.
varco il cancello della scuola e mi dirigo verso le panchine al riparo dal freddo.

ad un certo punto, guardandomi intorno, una domanda mi frulla nella testa : come sarebbe un mondo strapieno di caramelle ? cioe' nel senso; se le automobili e le case e le strade e gli alberi e i marciapiedi fossero di caramelle ... il mondo e le persone come sarebbero state adesso ?!

E' UNA DOMANDA GENIALE !

un suono mettalico e fastidioso mi risveglia dai miei pensieri , impedendomi di rispondere alla domanda geniale che mi sono posta un attimo fa'.

mi alzo dalla panchina gelida e mi dirigo in quel buco che tutti definiscono "classe "...sinceramnete non vedo l'ora di uscire da questo carcere.

attraverso il corridoio e salgo le scale per andare al secondo piano dove, a meta' del corridoio, c'e' la mia classe.

appena entro in aula , prego tutti i santi che la professoressa di ginnastica si sia fatta male facendo trekking o facendo qualche altro sport, avere ginnastica alla prima ora non e' a fatto facile. in piu' il lunedi' mattina...mi sento gia' svenire !

Amami perche' ti odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora