1~ Gioia

57 6 3
                                    

Lo specchio riflette la mia immagine. Odio vedere i miei difetti. Odio i miei occhi, i miei capelli, i miei fianchi larghi, odio tutto di me.

-Allison, come fai a fare così schifo- dico tra me e me.

Sento la suoneria del talefono, è la mia amica Alexa.

-ei bellezza, sono fuori casa tua- mi dice dall'altro capo del talefono.

-aspetta, non sono ancora pronta. Devo lavarmi, vestirmi, truccarmi, fare colazione...-

-magari devi ricostruire le torri gemelle- mi interrompe la mia amica. -ascolta, ci vediamo a scuola, prendi l'autobus- disse per poi staccare la chiamata.

Alexa è la mia migliore amica, ci conosciamo dalle elementari, è una delle cose più importanti che ho. Ammetto che la invidio. Lei è magra, alta, occhi verdi e capelli rossi. È esattamente come vorrei essere io.

Smetto di pensare a quanto la mia vita faccia schifo e vado verso il bagno, faccio una doccia, mi trucco leggermente e mi vesto da fighetta. Fortunatamente, io e Alexa, siamo le più popolari della scuola, nascondo tutta la mia insicurezza dietro ad una maschera, quando in realtà vorrei piangere fino allo sfinimento.

Scendo giù e vado in cucina.

Vedo mia madre, sta preparando la nostra colazione, invece mio fratello mangia come un assatanato.

-giorno mamma- dico per poi schioccarle un bacio sulla guancia.

-James smettila, sei disgustoso!- dico a mio fratello per poi sedermi a tavola.

-non sono disgustoso, sono solo affamato- dice mentre ha la bocca pieno di cibo. - e poi io sono il fratello maggiore e posso fare ciò che voglio- dice con aria da sbruffone.

-stai zitto, bestia- dice mia madre mentre gli da uno schiaffo dietro alla nuca.

James sputa il cibo nel piatto.

-ma mamma- dice.

Io mi godo lo spettacolo mentre mangio i pancake fatti da mia madre.

Mia madre dopo aver smesso di discutere con il mio snervante fratello maggiore, va in soggiorno, io intanto finisco di fare colazione.

Finito di mangiare, vado in soggiorno, devo dire a mia madre che sto per andare a scuola. Attraverso il piccolo corridoio che sapara la cucina dal soggiorno, entro in quest'ultima camera e noto mia madre che sta osservando una foto appesa alla parete. È la foto di famiglia fatta tre anni fa, lì c'era anche mio padre, eravamo una bella famiglia. Mio padre era un militare, due anni fa partì in missione e noi da quel momento non abbiamo avuto sue notizie. C'è chi suppone che sia morto, invece c'è chi, come me, pensa che sia ancora vivo e che un giorno ritornerà a casa.

Vedo mia madre che sorride a quella foto, a lei piace ricordare quei bei momenti.

-mamma, io vado. L'autobus sta per arrivare, ciao- la interrompo nel suo momento di "relax".

-certo, vai pure tesoro- mi dice con un sorriso pieno di amarezza.

Lo so che soffre, si vede dai suoi occhi, non sono allegri come una volta.

-mamma, stasera c'è il ballo di fine anno e io ci vado con..."

-lo so, vai pure- mi interrompe mia madre.

-va bene, allora io vado- dico per poi andare in camera mia e prendere lo zaino con tutto l'occorrente per le ore successive. Scendo giù, mi dirigo verso la porta, la apro ed esco. Vado verso la fermata dell'autobus, dopo cinque minuti vedo arrivare Alexa con la sua macchina.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 11, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Writing competition By G&LDove le storie prendono vita. Scoprilo ora