1 parte

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Ormai erano già due anniche Albus Severus Potter era a Hogwarts e come al solito egli aveva presol'abitudine di intrufolarsi nell'ufficio del preside e di chiacchierare con gliex presidi. Amava raccontare loro le sue giornate e i pasticci che combinavasuo fratello James, ma soprattutto era legato ed emozionato quando gli expresidi gli raccontavano i loro giorni da giovincelli e poi adulti della lorovita a Hogwarts. Il preside Wood già sapeva che per quandocambiasse la parola d'ordine per arrivare al suo ufficio, il signorino Potterriusciva sempre a sapere la combinazione e a intrufolarsi, però ormai la cosanon gli importava più, poiché la sera sedeva nell'ufficio e ascoltava con cuoree allegria i racconti dei suoi predecessori. Finalmente per Albus questosarebbe stato il suo terzo anno e non vedeva l'ora di recarsi a hogsmeade, per andarea trovare il vecchio Aberforth Silente. Come di sua rutine appena aveva deltempo libero, chiedeva scusa ai suoi amici e dopo essersi allontanatoabbastanza per non essere visto estraeva la mappa che gli aveva regalato ilpadre. Controllava attentamente la posizione degli insegnanti e del custode eusciva allegramente e di corsa per introdursi nella foresta proibita. Egli sidirigeva nella zona nord della foresta, dove la comunità dei centauri avevanole loro abitazioni, Albus si divertiva un mondo a giocare con i suoi amicicentauri ma quel giorno prima che ritornasse al castello il centauro Fiorenzolo fermò e decise di accompagnarlo. Dopo un imbarazzante silenzio Fiorenzopronunciò «Albus ascolta ... non venire più nella foresta, ultimamente c'èqualcosa di oscuro che vaga tra gli alberi» dopo una pausa riprese «non vorreimai dire a tuo padre che qualche bestia ti ha attaccato mentre venivi nellanostra comunità».     

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