" sono a casa !"
Sono appena tornata da scuola. Ma di mio padre neanche l'ombra."Signorina." Ecco angy.
"Ciao angy ti serve qualcosa?"
" no no , ma il signor Johnson, mi ha incaricato di dirle che appena fosse tornata,di salire nel suo ufficio. Sembra qualcosa di importante"
"Grazie angy e chiamami solo chloe."
"D'accordo signorina chloe"
Sempre la solita!È strano! Mio padre non mi chiama mai nel suo ufficio. bho stiamo a vedere.
Salgo le scale di corsa, e siccome la mia stanza e davanti all'ufficio si mio padre passo per la mia camera e lascio lo zaino.Entro nell'ufficio...
"Ciao papà. Angy mi ah detto che volevi vedermi, mi ah detto che era importante."
"Sì lo è"
"Allora beh parla prima che mi sale l'ansia"
"Beh vedi tu sai che io gestisco i miei affari da Londra soprattutto quelli che ho a new York. No?" Annuisco e poi continua "ecco beh vedi ora la mia azienda si sta allargando, così abbiamo deciso di "allearci" con una azienda di trasporti.appunto per ciò non posso più gestire le cose da qua. percio ci trasferiremo a new York."Al nome di quella città il mio cuore perde 100 battiti.
"Ho! P..papà e indispensabile?"
"Purtroppo si! Chloe lo so che quella città non ti a dato altro che dolore! Ma è veramente indispensabile."
"Ok. Quando partiamo?"
"Domani alle 12.30"
"D'accordo! Allora vado a preparare e in scatolare le mie cose."Feci per andarmene ma mi fermai sulla porta girandomi guardando mio padre.
"Papà"
"Sì?"
"Mi prometti una cosa?"
"Sì certo dimmi pure!"
"Che non torneremo a vivere nella casa dove abitavano con la mamma"
"approposito! Ho comprato una una casa proprio al centro della città.sapevo che non c'è l'avresti fatta e nemmeno io ci sarei riuscito.troppi ricordi." Una lacrima riga il suo viso
"Grazie"Andai in camera mia,e mi buttai sul letto.
Iniziai a ripensare a new York quella città che in meno di 1 secondo mi a portato via mia madre.
Ripenso, a mia madre , il sangue che bagniava quel vestito bianco e i suoi capelli rossi spegnersi, alla medaglia d'argento che aveva al collo il ragazzo che le sparò, il film che guardavamo.Senza neanche accorgermene il mio viso é rigato da milioni di lacrime.
Mi alzai dal letto ed andai in bagno,apri lo sportello della specchiera e dal suo nascondiglio,per non farla trovare a nessuno,presi la mia lametta. Iniziai a passarla sulle braccia premendo;finché le mie braccia non presero il colore dei miei capelli.
So che è sbagliato, ma...ogni volta che stringo quella lametta tra le mani io mi sento potente non so il perché.
Ripuli il casino che avevo fatto.
Iniziai a preparare le valige,domani purtroppo si parte.
Chiunque altro sarebbe stato felice di andare a new York, io NO!Dopo aver finito staccai dal muro le foto delle medie, mie di Benny e di miky.
Loro erano tutto per me poi benny si trasferì in Italia e non seppi più nulla di lei.mentre miky si trasferi a new york ,chissa magari domani la rincontrero.
Misi anche quelle in valigia e mi misi a letto sapendo che domani mi sarei dovuta alzare presto.
Misi le cuffie e ascoltai ripetutamente "21 grammi" di fedez e "la notte" di arisa. Non so il perché ma quelle canzoni mi ricordano la mamma.
Senza accorgermene sprofondai in un sonno profondo.********il giorno dopo********
Quel suono,il peggior suono che le persone possano sentire... la sveglia!
Mi alzai di mala voglia, sapendo che oggi, pultroppo, sarei dovuta tornare a new york.
Andai in bagnio. Mi vestii von le cose che ebbi lascato fuori,legai i miei lungi capelli in una treccia alla francese,mi truccai leggermente e misi le mie vans nere...
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É Sesso non Filosofia
Подростковая литература''Su lasciati andare'' disse lui,ma in cuor suo non sapeva il mio segreto : che ero vergine. "Non posso, tu non provi amore x me ma solo atrazione corporale." dissi io intanta a non svelare il mio segreto. "Chloe e sesso non filosofia." "Ma ... Cloe...