Il menu

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Sono ormai tre giorni che lavoro da Sergio. Lui è davvero strano, lo conosco da tantissimi anni, so che ha un carattere un po' particolare, ma spesso e volentieri mi fa saltare i nervi. Non è di certo un lavoro gratificante, anzi! Il ruolo che avrei dovuto ricoprire è consulente marketing ma mi ritrovo difatti a essere un tuttofare. Senza contare che per tutti sono la segretaria! Nulla da togliere alle segretarie, ma se ho deciso di studiare, conseguire due lauree, fare gavetta, farmi un mazzo così in tutti questi anni e acquisire una posizione è proprio perché, subito dopo il diploma, ho deciso che non volevo fare la segretaria. Vado al lavoro senza trucco, in scarpe da ginnastica e jeans, non me ne frega niente di apparire, per una volta l'ultima cosa che voglio è attirare l'attenzione.
"Barbara, dammi una mano però, dei menu ti devi occupare tu!" con tono parecchio polemico e seccato Sergio si rivolge a me.
"Sergio, basta che mi dici che è di mia competenza e io lo faccio, ma se non me lo dici come faccio a saperlo? A chi lo devo chiedere il menu?" Controbatto io!
Cerco di intuire l'iter, arrivando alla conclusione che esiste un menu giornaliero che inventa lo chef, da mettere su Word e stampare. Decido, tra l'altro, di cambiare il font perché proprio non mi piace.
Così vado in cucina dallo chef che, a dirla tutta, avevo già notato e che mi sembra di aver visto già da qualche parte, forse in qualche catering quando aiutavo il mio ex, è molto carino in effetti! Con aria decisamente professionale mi rivolgo a lui: "Mi è stato detto che dovresti darmi il menu in modo che lo possa impaginare e stampare, grazie, d'ora in poi me ne occuperò io".
"Finisco una cosa e te lo preparo" mi informa lui. Ritorno al mio tavolo, quella che in teoria è la mia scrivania, posta esattamente di fronte alla cucina a vista, ci separa solo un vetro.
Trascorso un lasso di tempo per me considerato ragionevole ritorno dallo chef: "È pronto il menu?". "Adesso te lo preparo". Mi risponde. Passa ancora un po' di tempo e, avvicinandosi l'ora di pranzo, sollecito per una terza volta finché, alla fine, non riesco a ottenerlo. Posso così impaginarlo, stamparlo e darlo ai ragazzi della sala in modo che lo sistemino sui tavoli.
È pomeriggio e lo chef è vicino alla mia scrivania perché si sta occupando degli ordini, quando mi rendo conto che non ci siamo ancora presentati ufficialmente. "Comunque piacere io sono Barbara, non ci siamo neanche presentati" mi rivolgo a lui sorridendo. "Piacere io sono Lorenzo" risponde cordialmente lui. "Sono convinta di averti già visto da qualche parte, magari in qualche catering in giro, io sono la ex di Alessandro Fergi" lo informo per capire se sa chi sono. "L'altro giorno ho avuto un servizio con lui, ma non sapevo fossi la sua ex" specifica lui. "Sì, mi ha lasciata a febbraio" specifico io. "Beh, ha fatto male" ammicca Lorenzo. Mi sento arrossire, è una cosa che dicono e pensano tutti, però detta da lui ha un suono diverso.
La giornata lavorativa si sta per concludere, io vorrei fotografare i piatti dell'aperitivo per postarli sui social network, chiedo a Lorenzo quindi di informarmi nel caso in cui preparasse degli aperitivi, ma nessuno li ordina prima che io vada, sarà per un'altra volta!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 17, 2016 ⏰

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