Io e Camila ci conoscevamo da troppo tempo,eravamo amiche sin da piccole perchè i nostri genitori si frequentavano quotidianamente ed era sempre stata una buona amica,anche se siamo state sempre l'opposto,lei tutta dolce e sempre perfetta in tutto ciò che faceva,aveva sempre la sua famiglia pronta per farle i complimenti,mentre io ero sempre stata quella un po più timida delle due,che tendeva ad andarle dietro perché non avevo una grande personalità,non sapevo fare amicizia facilmente e tantomeno non volevo stare al centro dell'attenzione come ci stava Camila. Devo ammetterlo,un po l'ho sempre invidiata,sembrava la figlia perfetta,con una grande casa,bravi genitori,una ricca famiglia che le voleva bene.
Crescendo mi sono fatta carattere,e non stavo più dietro a cosa mi diceva,ero indipendente da lei e dalla sua campana di vetro che sempre le hanno messo attorno.
Adesso beh,che dire,non sono più partecipe della sua vita,abbiamo nuove conoscenze,nuove vite,e alcune volte ci tiriamo sguardi tra la folla per essere sicure di riconoscerci in qualche modo.
L'altra volta ho saputo che ha fatto coming out,e che i suoi genitori non l'hanno presa molto bene,e forse la campana di vetro gliel'hanno tolta,forse adesso non è più la figlia perfetta.
"Laur,oi,JAUREGUI CHIAMA TERRA,TERRA CHIAMA JAUREGUI"
Dinah si catapultò sul divano come se fosse un gatto volante.
"a che pensavi eh?"
"ah bah nulla,pensavo al coming out di Camila,insomma.."
diventai rossa senza motivo, le guance mi presero fuoco e dentro di me sentivo una sensazione strana che non riuscivo a gestire.
"ehi laur non importa che tu ti agiti così per quella tipetta da quattro soldi eh!"
odiavo quando parlavano male di Camila o solo le davano nomignoli che non mi piacevano affatto,sentivo l'obbligo di difenderla in qualche modo anche se infondo non ci guadagnavo niente,non avevo la sua riconoscenza,non avevo un suo sorriso come ringraziamento ,non avevo oramai niente di lei..
"Dj,non è una tipetta da quattro soldi,smettete tutti di chiamarla così,so che è stata una stronza in passato ma andiamo! i suoi genitori non hanno preso bene il suo coming out e magari ci sta pure male e.."
Dinah mi fermó,quasi sorpresa che io provassi pena per Camila dopo tutto ciò che era successo.
"Beh,okay,ma non è compito tuo aiutarla ,non ti caga più,significa che non ha bisogno di te."
Quelle parole che ormai tutti mi ripetevano quotidianamente facevano male,non perché io non volessi accettare la verità,ma perché trovavo illogico che qualcuno parlasse della nostra storia d'amicizia come se fosse un niente,come se fosse stato facile superare la sua perdita,come se per me fosse tutto passato,trovavo insensibile il modo in cui tutti si approcciavano con me quando il discorso riguardava Camila.
"Si Dinah,lo so,ma mi dispiace per lei,ho pur sempre dei sentimenti,e non porti rancori per nessuno,non mi piace. Comunque adesso devo andare a casa che vengono le amiche di mia mamma a cena e già mi annoio all'idea ma devo sopportare. Ci sentiamo dopo eh"
Mi alzai dal divano e mi diressi alla porta ma Dinah richiamó la mia attenzione.
"Laur,perché non hai mai fatto coming out? perché lo trovi così scontata come cosa? non riesco a capirlo"
Non mi dava fastidio parlare del mio orientamento alquanto tendente alle tette,così ci pensai un attimo per formulare il discorso ed iniziai.
"Beh,credo che se tutti gli omosessuali facessero coming out sarebbe presa per sempre come una cosa strana,mi spiego meglio..gli etero no? loro mica fanno coming out,amano senza che nessuno chieda niente perché è quasi scontato,dovrebbe essere la stessa cosa per i gay,anche loro amano e nessuno dovrebbe chiedere,dovrebbe essere vista come una cosa banale oramai nel ventunesimo secolo,ed ho deciso di non annunciare niente a nessuno della mia omosessualità,sembra quasi una sfida contro gli altri,contro gli altri che non ti accettano,ma ho preferito farla passare per una cosa normale ,quel che dovrebbe essere appunto."
dinah rimase a fissarmi quasi affascinata dal mio ragionamento che non aveva preso per scontato.
"Hai ragione sai? a dopo Laur,tua mamma ti aspetta!"
Ah l'ironia di quella ragazza l'odiavo.
Uscii di casa di Dinah ed erano le 7:34 pm,per le strade di Miami del 12 dicembre non c'era nessuno,c'era soltanto un buio che faceva quasi paura,si sentivano alberi muoversi al ritmo di quell'atmosfera così grigia e spaventosa,e non potette non venirmi in mente Camila. Chissà che cosa stava facendo,che cosa stava pensando,se era seduta sul suo letto a guardare lo stesso buio che mi circondava in quella sera così fredda.
Appena voltai l'angolo la vidi,la vidi sul gradino di casa mia,aveva una coperta in dosso,i capelli arruffati e potevo intravedere i suoi occhi rossi e lucidi per le troppe lacrime. Quando sentì i miei passi si alzò e mi guardò con così tanta tristezza che era inevitabile mi facesse pena.
"camz.." le sussurrai in quel buio che ci circondava,la mia voce risuonò nel vuoto di quella sera.
Lei si avvicinò a me e mi abbracciò ,mi abbracciò forte,come se stesse crollando e avesse bisogno di un appoggio.
"Camila io.."
Lei mi interruppe.
"Sta zitta Lauren,sta zitta e abbracciami"
Sentii il mio cuore che accelerò di qualche battito,potevo sentire il suo profumo che circondava il mio corpo così forte in confronto al suo.
Mi era mancata,mi era mancato sentire il suo corpo. I suoi fianchi così piccoli e perfetti,la sua pelle liscia ma fredda per la temperatura di quella sera.
Si staccò di colpo da me e quasi mi venne il pensiero che se ne volesse andare.
"Lauren,scusami,scusami se sono qua alle otto di sera davanti casa tua con i capelli sfatti ed una cazzo di coperta addosso ma non c'è la facevo più a stare in quella casa piena di odio e rancore verso i miei e confronti. Ho pensato che forse dovevo andare nella mia seconda casa e se non tu non so chi altro possa essere. Lauren so che abbiamo vite diverse,che manco so più qual'è la tua canzone preferita o che cosa mangi quando sei affamata o che film hai messo nella tua nuova collezione che avevi,se ce l'hai sempre,ecco non so nemmeno più se ce l'hai ed hai ragione se non mi vuoi vedere perché so che provi solo pena per me,insomma una che si presenta qua così di colpo cosa dovrebbe suscitare se non pena? non lo so Lauren,non lo so. So solo che sto così male e che ho bisogno di te e delle tue braccia che avvolgono il mio corpo nelle fredde notti di Dicembre come facevamo da piccole. Mi sentivo al sicuro ,e voglio sentirmi al sicuro pure adesso."
Rimasi a fissarla ,un po perché non riuscivo a credere che Camila Cabello,proprio lei,era sotto casa mia a dirmi quelle cose che avevo sognato così tante notti nella mia testa,ed anche perché non sapevo cosa dire. La volevo. Ma non sapevo perché una parte di me voleva rifiutarla ,forse il rancore ce l'avevo ancora,dopo tutto.
Camila era rimasta immobile con lo sguardo sui suoi piedi aspettando una mia risposta.
"Camila,stai tremando."
Non so perché dissi quella frase che non c'entrava assolutamente niente in quel contesto ma non volevo si prendesse una broncopolmonite.
"Si,si lo so..meglio che torni a casa.."
La bloccai appena vidi che stava facendo un passo per andarsene.
"No. No vieni dentro con me,passa la notte qua. "
A quelle parole lei si voltò e si avvicinò al mio volto per baciarmi e sentire le sue labbra,così calde e soffici sopra le mia mi fecero venire le farfalle nello stomaco e una strana sensazione si impossessò di tutto il mio corpo,avevo soltanto voglia di baciarla ancora e ancora,senza stancarmi mai,senza che lei si stancasse mai più di me.
"Okay Lauren,sta calma e metti a bada quelle labbra,abbiamo tempo.."
Iniziammo a ridere entrambe per la strana situazione che si era venuta a creare.
Aprii la porta di casa e Camila rimase impalata a fissarmi come se vedermi fare cose quotidiane della mia vita fosse quasi un privilegio.
Mia mamma e le sue amiche si girarono appena videro Camila,forse sapevano anche loro della situazione che c'era stata,le voci di paese girano fin troppo velocemente. Si zittirono tutte creando una situazione alquanto imbarazzante per Camila che diventò rossa vedendo che tutti la fissavano quasi disgustati,non le piaceva più stare al centro dell'attenzione e mi sorprese tantissimo questa cosa. Lentamente Camila venne dietro di me come se potessi farle da scudo e mi prese la mano,la guardai e mi vennero in mente tutte le cose che facevano da piccole,il raccontarci sempre le nostre avventure,il suo essere perennemente convinta su tutto,essere forte e egoista nei confronti di tutti,e adesso era nel soggiorno di casa mia,con una coperta che le avvolgeva il suo piccolo corpo,debole,mi stringeva la mano quasi per aiutarla ad andare avanti,così indifesa e priva di forze.
"Okay non c'è nulla da vedere signore."
Sbottai all'improvviso stanca di tutta quella situazione,anche Camila balzò appena mi sentì alzare la voce.
"Mamma,Camila dormirá qua stanotte."
Trascinai Camila su per le scale per salire in camera mia e mi girai per finire il mio bel discorso iniziato. "Ah riguardo a voi,potete anche evitare di spargere voce che Camila ha dormito qua,grazie."
Appena arrivammo in camera ,Camila mi ringraziò baciandomi delicatamente il collo.
"Non sapevo che ti eri fatta le palle in sto modo,mi piace"
"Ed io invece non sapevo che tu ti eri indebolita così tanto."
Camila fece un sorriso anche perché era troppo stanca per poter piangere di nuovo.
"Camz,ti aiuterò io,come abbiamo sempre fatto da piccole,io e te,ricordi? come i vecchi tempi. Sta volta non c'è il castello come immaginavamo quando eravamo sopra la casa sull'albero però va bene lo stesso. È vero che mi sono persa tante cose di te,e tu di me,ma lo sappiamo bene no? La quotidianità può fare miracoli e voglio che d'ora in poi tu sia la mia quotidianità. Adesso va a fare una doccia calda e dopo riposiamo un po okay? se hai voglia di mangiare qualcosa anche,decidi tu Camila. Io sono qua,sono qua oggi,sarò qua domani e per il resto della tua vita se vorrai,ci siamo perse così tante volte ma ogni volta ci ritroviamo per chissà quale motivo,destino lo chiamano no? beh iniziò a crederci."
Camila iniziò a piangere,ma credo sta volta di gioia.
"Lauren ,io non so come fai,sei la persona più disponibile che io abbia mai conosciuto e sapevo di aver trovato una della persone più belle al mondo ma finché non ti ho persa non mi sono resa conto a pieno di quanto io avessi bisogno di te costantemente. Ne ho passate tante,troppe,senza di te,senza di te che mi facevi ridere per ogni cosa,che mi dicevi che era tutto okay quando da piccola mia mamma mi brontolava ,ero abituata a stare tra le tue braccia che quando non c'è l'ho più avute,è stato un cazzo di incubo ,ma ho preferito andare avanti e trovarmi altre persone per sostituirti ma nessuno di loro aveva qualcosa di speciale per superarti. sono stata con ragazze che mi ricordavano te,che avevano il tuo stesso profumo ma nessuna di loro era te davvero."
Iniziai a sorridere come un ebete perché non immaginavo che potessi essere mancata così tanto a Camila,credevo fosse felice con i suoi amici,con i tanti follower su tw,e con le foto spensierate su ig,ma a quanto pare mi sbagliavo ed ero felice di sbagliarmi sta volta.
Quando Camila andò in bagno per farsi la doccia ,io presi il mio IPhone e scrissi uno stato su Facebook perché non sapevo non esternare la felicità che provavo in quel momento.
"Il mio sole è tornato a brillare sopra di me"
Andai su tw per controllare le tendenze ,e scrissi a Dinah che quella sarebbe stata la notte più bella della mia vita.
Camila uscì dalla doccia e aveva il mio accappatoio rosa,era un batuffolo quella ragazza,la mia ragazza,solo mia e di nessun'altra.
"Che fai al cellulare? Già scrivi a un'altra ?"
Risi per l'ingenuità di Camila e mi alzai per andare a baciarla.
"Amo solo questo piccolo scricciolo" .
Camila si vestì e giuro che feci fatica a stare girata mentre ero a conoscenza che quella piccola creatura era nella mia stanza,nuda,solo con la sua pelle e le sue curve così perfette da essere baciate in ogni momento del giorno.
"Andiamo Camz,non posso guardarti?"
"Lauren ti sputo se ti giri"
"Ah molto delicata e gentile come sempre eh"
Quando finì si buttò addosso a me facendomi leggermente male alla schiena ma protestai solo con un "Sei ingrassata piccola" e rischiai di beccarmi uno schiaffo ma quella sera persino un suo schiaffo ero il benvenuto.
"Vieni qua" le sussurrai.
lei si stese accanto a me,io con un braccio intorno al suo collo e lei che mi guardava come se fossi una meraviglia.
"Lauren..."
"SI piccola?"
"HO FAME CRISTO"
Madonna era la solita,non era cambiata affatto se si parlava di cibo.
"ordino una pizza okay? come la vuoi? mascarpone come sempre?"
Non avevo dimenticato i suoi gusti,almeno quelli.
"esatto babe"
Era così strano,così strano che in una sola ora era tornato tutto come prima,i soliti sorrisi,i soliti sguardi che sta volta non erano proibiti e nascosti,eravamo tornate le solite ed è proprio vero che quando ritrovi una persona con cui avevi un legame speciale non ci vuole tanto per far tornare tutto perfetto senza avere quell'amaro in bocca di rimpianti.
Passammo la serata a mangiare pizza,guardare film horror e mi toccava ogni volta abbracciarla per farla calmare ,non aveva mai sopportato gli horror.
La coccolai tutta la notte,con baci casti e alcuni veloci,di sfuggita. La coccolai perché mi era mancata così tanto.
Avevamo fatto di quella notte così fredda e buia,priva di amore,priva di emozioni se non tristezza e apatia,una serata stupenda. Eravamo due persone,di un piccolo paesino di Miami,innamorare l'una dell'altra che dopo tanto tempo si erano ritrovate,eravamo insignificanti per questo mondo così grande ma così importanti l'una per la vita dell'altra.
e fu così che iniziò la miglior storia d'amore di sempre con un "I will always be the sun and the moon to u" che si illuminava e risuonava
nei nostri cuori.