Kitsune (キツネ)

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Lyra non avrebbe mai pensato di potersi trovare in un vicolo buio, alle tre di notte, a condividere un panino con una volpe.
Le sembrava strano come, dopo una certa ora, tutto il mondo smettesse di curarsi d'altro al di fuori della propria piccola oasi utopica.
Le strade non erano deserte, alle tre di notte.
Se è per questo, nulla è mai completamente deserto.
Ma la gente chiusa in casa a dormire non si immagina cosa possa esistere là fuori, anzi, non ci pensa minimamente.
A Lyra invece capitava spesso di girovagare per le strade della periferia di Londra.
La prima volta era stato per puro caso.
Dopo una pessima serata passata a bere aranciata in un pub -che somigliava più ad una camera a gas che ad un normale luogo di ritrovo in cui svagarsi dopo una pesante settimana di lavoro- la puzza di fumo mista al forte sentore di alchool l'avevano nauseata a tal punto che, dopo aver lasciato dieci sterline sul bancone, si era precipitata fuori trattenendo il fiato. Si era sentita bruciare le guance dall'imbarazzo: tutti i suoi compagni di corso l'avevano vista scappare dal pub dopo essersi scolata ben due spremute d'arancia - e non era neanche Fanta, proprio una normale, sfigata spremuta. La vergogna si era presto trasformata in bollenti lacrime di rabbia, ma Lyra non voleva sentirsi stupida e debole ancora una volta.
Strinse i denti e prese a camminare.
Fu proprio quella sera che iniziò l'esplorazione.

Erano passati tre mesi da quel fortunato incidente, ed ogni volta che metteva piede fuori casa si stupiva dell'eco dei suoi passi, del rimbombo del suo cuore, di come il silenzio amplificasse respiro del mondo. Era incredibile che nessun altro si fosse accorto di quanto tutto cambiasse al tramonto del sole, soprattutto in una città caotica e vitale come Londra, in cui tutto era costantemente in movimento. Da quando queste passeggiate notturne erano mutate in una strana abitudine, Lyra si trovava spesso a vedere la sua città come un enorme collage di invenzioni animali che l'uomo è sapientemente riuscito a spacciare per innovazioni. La metropolitana le ricordava un grosso e grasso verme che si spostava da una parte all'altra della città, fermandosi sotto a dei buchi nel terreno nei quali le sue prede si infilavano, ignare del pericolo di essere divorate. Gli autobus erano ratti che si muovevano tra le strade-fognature e, appena si fermavano, venivano assaliti da decine di pulci pestifere. Gli aereoporti altro non erano che enormi nidi, e i grattacieli nient'altro che formicai sottosopra.
Ma la parte più bella del suo vagare notturno era entrare nei parchi. Il suo preferito era Richmond Park, un'enorme distesa di erba altra e querce secolari in cui le più disparate creature si rifugiavano dall'uomo.
Appena uscita dal Sheen Gate, Lyra si era da subito accorta di essere inseguita. I passi non erano pesanti, ottusi, sgraziati, non erano umani, bensì leggeri e veloci sospiri nel buio.
Lyra aveva smesso da tempo di temere le volpi. Si sedette sul muro di un vicolo vicino e attese che la volpe si avvicinasse. Scrutò l'oscurità al di fuori della pozza di luce del lampione. Maledendo la miopia, Lyra riuscì comunque a distinguere una lunga e folta coda tra i cespugli, un fruscio che sapeva di curiosità. Le volpi sono timide di natura, per questo Lyra pensò che un panino avrebbe reso il tutto più semplice - inoltre, il suo stomaco aveva iniziato a brontolare rumorosamente. Camminare ore e ore le faceva sempre venire una certa fame. Lyra scartò lentamente il panino, lo spezzò a metà e lo lanciò alla volpe. Uno zampettare incerto, ed ecco che la sagoma rossiccia e snella della volpe attraversò la soglia del buio, afferrò il cibo e si fermò un istante a guardare la ragazza. Lyra sorrise e si toccò i capelli: rossi, proprio come la volpe.
Poi l'animale si dileguò nell'ombra.

Lyra controllò l'orologio. 4:53, il sole sarebbe sorto fra poco. Girovagare di notte le permetteva di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo. Stava camminando verso la stazione di Kew Gardens, ammirando il cielo ancora scuro. Da bambina adorava andare in campeggio per guardare le stelle: suo nonno le aveva insegnato tutti i loro nomi e le loro posizioni e le storie che si racchiudevano nella loro scoperta, ma quel tempo le sembrava lontano, e l'unica cosa che le era rimasta era l'incantesimo che il cielo le lanciava ogni volta.
Quella sera la luna era lo spicchio sghembo del sorriso dello Stregatto.
Lyra chiuse gli occhi, lasciando che fossero i piedi a portarla alla stazione. Ma c'erano delle voci.
Lyra rimase come pietrificata: di solito passavano delle auto o dei bus, era probabile incontrare pasticceri o operai a quell'ora, a volte anche dei senzatetto, ma mai aveva sentito persone così giovani aggirarsi per quelle vie. Si appiattì contro una staccionata, lontano dalla luce dei lampioni, il cuore che le stava per esplodere nel petto dalla paura. Perché, poi, fosse spaventata, nemmeno lei lo sapeva, ma di una cosa era certa: proprio come la volpe, avrebbe dovuto godere del favore delle tenebre, e così fece. E attese.
«... e allora gli ho detto "Crepa!" e il nano è diventato tutto rosso ed è scappato via!» un coro di risa sguaiate.
"Che stronzi" pensò Lyra, e sentiva già la rabbia bruciarle la gola. Nessuno meritava parole simili, e questo lei lo sapeva bene. Deglutì e si appoggiò alla staccionata. I suoi capelli si impigliarono nei rami di un albero nel giardino dietro di lei: sarebbe dovuta stare ferma immobile per non attirare l'attenzione di quei ragazzi. Ora che stavano salendo sul ponte, Lyra li vedeva bene: sembravano normali, con una felpa e dei jeans addosso, ma nonostante ciò Lyra non riusciva a smettere di tremare. Strinse il legno grezzo della staccionata tra le mani, cercando di renderle più ferme insieme ai suoi pensieri, ma solo una cosa le impediva di calmarsi: "Non sono sola. Non sono al sicuro di notte."
Mentre i passi dei ragazzi svanivano verso la stazione, Lyra si passò le mani sudate sul giubbotto di pelle e le affondò nelle tasche, cercando di convincersi che, in un modo o nell'altro, avrebbe dovuto imparare a difendersi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2016 ⏰

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