CAPITOLO UNO

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Finalmente ci siamo, eccola qui, proprio nelle mie mani. Aspetto questo momento da tutta la vita e non riesco a credere che finalmente sia arrivato. Dal giorno in cui mi sono diplomata all'istituto di lingue è un pallino fisso nella mia mente.
Fin da bambina ho sempre sognato di frequentare, dopo il liceo, uno di quei monumentali e costosissimi college americani che, ahimè, in Italia si vedono solo nei film; così tre mesi fa, preso il diploma, ho spedito la richiesta d'ammissione all'università della California con allegato il risultato dell'esame che ho eseguito per misurare la mia capacità linguistica, 125 su 125. L'inglese non è mai stato un problema per me, mia madre, Californiana doc, trasferitasi in Italia per amore, quando sono nata ha deciso di crescermi bilingue ed è grazie a lei se oggi sono così pronta e decisa a trasferirmi dall'altra parte del mondo. Sono cresciuta ascoltando i suoi aneddoti sulle magnifiche spiagge californiane e sulla grande villa in cui viveva.

I miei si conobbero a Los Angeles dove mio padre, a l'età di soli 22 anni gestiva una delle tante sedi dell'azienda di mio nonno.Mio padre, vide la mamma per la prima volta in spiaggia, intenta a leggere un libro accanto ad un grande scoglio, rimase tutto il giorno a guardarla ammaliato fino a che lei non se ne andò. I giorni seguenti l'unico pensiero che occupava la sua mente era quella meravigliosa ragazza sulla riva del mare. Ogni giorno, per un mese intero tornò lì nella speranza di rivederla e esattamente trentaquattro giorni dopo, sicuro ormai di non rivederla mai più, la vide bella più che mai seduta sulla sabbia. Lui, che si era ripromesso di non lasciarla più andare via in caso l'avesse rivista, si avvicinò e complimentandosi per la sua estrema bellezza le chiese un appuntamento.

Trascorsero due anni felici a Los Angeles e dopo di che decisero di trasferirsi in Italia poichè un pargoletto cresceva nella pancia di mia mamma, mio fratello maggiore Cameron. La mamma lasciò un pezzo di cuore lì, ma per amore di papà non si pentì mai della scelta fatta.
Cameron invece è il più stronzo, egoista e narcisista uomo della terra con tutti, tranne che con me.
Amo mio fratello, più di me stessa, anche se è sempre stato troppo protettivo nei miei confronti, tanto da non farmi mai avvicinare nessun essere umano di sesso maschile, tanto da farmi sentire, spesso, chiusa in una bolla.

Qui ho tanti ricordi, un'infanzia felice e una famiglia amorevole ma nonostante ciò non mi sono mai sentita veramente parte di un qualcosa. Da qualche anno a questa parte le mie giornate sono state caratterizzate esclusivamente dalla scuola, lo studio e la famiglia, e non esiterei un secondo a lasciare tutta questa monotonia e partire. Arrivata a questo punto della mia vita ho biogno di uscire dai miei rigidi schemi, riscattarmi di tutto il tempo perso ed iniziare una nuova vita. Partire significa questo per me, avere un'altra possibilità per costruire mattoncino su mattoncino la vita che voglio per me stessa.

Una grande lettera con il logo dell'UCLA (University of California, Los Angeles) è arrivata stamani, mia madre si è precipitata nella mia stanza e me l'ha consegnata con un sorriso a trentadue denti, anche lei, come me, avrebbe voluto avere la possibilità di frequentare il college ma a quel tempo i miei nonni non guadagnavano abbastanza per poterlo permettere, così dall'istante in cui espressi la mia volontà di frequentarne uno, lei diventò la mia maggiore sostenitrice.

Un mix di emozioni hanno attraversato il mio corpo dal momento in cui ho capito che questa lettera avrebbe determinato il mio futuro prossimo. Eccitazione, felicità, paura, angoscia. Seduta di fronte alla mia confortevole scrivania con la lettera in mano, penso a quel che sarà della mia vita, forse resterò a Roma per sempre oppure a breve prenderò un aereo che mi capulterà in una nuova realtà.

«Aprila, aprila dai» Mi ripete mia madre da circa trenta minuti, ma io sono in tilt. La paura che il sogno di tutta una vita possa sfumare davanti ai miei occhi in un secondo è alta, più di quanto immagginassi, così mi siedo sul mio comodo letto, faccio un respiro profondo e la apro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2016 ⏰

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