Cap. 1

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"Alimenterò le fiamme col fuoco che ho dentro"
La sveglia suona insistentemente, facendomi aprire lentamente gli occhi. Allungo la mano per prendere il telefono e spegnere la sveglia. Sono le otto di mattina.
Il mio sguardo va subito dopo al soffitto bianco della mia stanza, per poi concentrarsi su una cosa nera che....
《CAZZOOOOO!》 È una fottuta ape!
Cerco qualcosa da tirare e opto per il libro di filosofia, centrandola in pieno e uccidendola.
Sbuffo, un risveglio migliore no eh?
Prendo la divisa nera del locale in cui lavoro, il Red Devil, la biancheria e mi intrufolo in bagno per prepararmi. Inizio alle 9:30 e sono in perfetto orario con la tabella di marcia.
Menomale che vivo da sola, penso tra me e me.
Sto in questo appartamento da Aprile, lontana dai miei parenti. I miei genitori, mi hanno lasciato la nostra casa e si sono trasferiti a Milano. Mi odiano e hanno deciso di lasciarmi qui, e a me va benissimo. Ho trasformato questa casa in casa mia, ora mi piace viverci.
Mi lavo velocemente e indosso i pantaloni a vita alta e la maglietta con la scritta "Red Devil's Girl" in rosso sulle spalle. La metto dentro i pantaloni e inizio a truccarmi.
Un pò di fondotinta e una linea di eyeliner, nulla di che. Sistemo l'Helix e cambio il Labret. Oggi metto l'anellino nero. Lego i miei capelli viola e corti in una coda veloce. Almeno ieri li ho piastrati e sembro meno psicopatica. Prendo il telefono, la nuova maglia di Mostro che metto in uno zaino con tutte le toppe dei miei cantanti preferiti ed esco di casa.
Mi metto subito le cuffiette e prendo una sigaretta e l'accendino dal taschino esterno dello zaino.
La accendo e rimetto a posto il clipper.
Cammino con la voce di Zayn Malik nelle orecchie, amo il suo nuovo album.
Aspiro dalla sigaretta che ho tra le dita, mentre mi sopisco gli sguardi di disapprovazione dei passanti.
Non hanno mai visto una ragazza con i capelli viola?!
Cammino velocemente, e in venti minuti sono al locale.
《Buongiorno ragazzi!》 Dico allegra. Sono in perfetto orario.
《Buongiorno a te Giorgia》 risponde Antonio, il proprietario. È un uomo sulla trentina, alto, pieno di tatuaggi con folti capelli scuri. Lo considero come un padre da quando lavoro qui, mi da 100€ in più di stipendio a volte, sa in che casini sono.
Ricambio con un sorriso sincero ed entro nello spogliatoio per appoggiare la mia roba.
Esco da lì e prendo il mio straccio per pulire il bancone, mentre "Le Solite Canzoni" rimbomba per tutto il locale. Antonio alza il volume mentre io canticchio quel testo che tanto amo. Intanto, arrivano Jessica e Valentina, seguite da Christopher e Claudio.
Io continuo a pulire cantando con Briga.
Appena finisce, parte un applauso generale e io arrossisco leggermente.
《Questo si che è un buongiorno cazzo!》 Dice Chris tutto gasato. Io e lui abbiamo un rapporto speciale, siamo come fratelli, avendo anche pochi anni di differenza. È un ragazzo alto, biondo con occhi azzurri e con uno strano senso dell'umorismo, ed è Canadese.
Intanto anche Jessica, Valentina e Claudio si avvicinano a salutarmi.
Jessica, è una ragazza di 27 anni non molto alta, con folti capelli rossi e le braccia piene di tatuaggi. È la sorella di Antonio.
Valentina e Claudio invece, hanno entrambi 23 anni e sono due pazzi.
《Mettetevi a lavoro ragazzi, mancano cinque minuti all'apertura. Claudio, vai subito in cucina e inizia a preparare le paste calde per la colazione. Stamattina vengono degli amici molto importanti a trovarci》dice Antonio sorridendo.
Non faccio caso a quello che dice e inizio a sistemare i tavolini fuori.
Chissà chi verrà oggi... qui ogni domenica abbiamo un personaggio diverso ed è sempre una sorpresa, visto che Antonio conosce tutti.

Sono le 10:30 e un gruppo di ragazzini viene a fare colazione. Li faccio accomodare fuori, essendo Luglio c'è molto caldo. Prendo i loro ordini e scherzo un pò con loro, per poi sparire dietro il bancone. Dieci minuti dopo esco con i loro ordini e parliamo un pò di musica.
Il nostro Bar funziona così, siamo cordiali con i clienti e cerchiamo di avvicinare i ragazzi al mondo della musica. È bello conoscere le loro storie, entrare per un momento nella loro vita. Grazie a questo sistema, abbiamo molti clienti abituali.
《Giorgia! Ho bisogno di te un attimo!》 La voce di Antonio mi distrae dai discorsi di quei ragazzi.
Mi avvicino da lui e inizia subito a parlare.
《Allora. Siccome ti voglio bene e sei come una figlia per me, ho invitato delle persone qua. Oh, aspetta ma- guarda dietro la mia spalla, e un sorriso compare improvvisamente sul suo volto- sono arrivati. Sii carina》 mi sistema i capelli e mi da il mio vassoio con il taccuino. Alzo gli occhi al cielo.
《Chi sarà maaaaai》dico ironicamente dando le spalle al mio capo.
《Oh. CAZZO.》dico con un tono di voce più alto del solito.
Antonio mi spinge delicatamente da dietro, incitandomi a raggiungere quel tavolo.
Lowlow, Sercho e Mostro. Seduti tranquilli a fumare. A un metro da me.
Apro leggermente la bocca, incantandomi alla vista di alcuni dei miei idoli in assoluto.
《Hai perso la lingua?》dice Giulio scherzando.
Sbatto gli occhi un paio di volte per poi ritrovare la mia serietà.
《Ciao ragazzi! -rispondo sorridendo- cosa vi posso portare?》Stai calma Giorgia, respira.
《Io direi un caffè e delle paste ripiene di cioccolato》dice Giulio allegramente.
《Per me va bene》aggiunge Valerio.
Aspetto la risposta di Giorgio, che sta in silenzio. Cazzo cazzo CAZZO.
Prendo coraggio.
《Uhm, Giorgio, cosa posso portarti?》
Il ragazzo alza leggermente gli occhi e mi guarda.
《Ho voglia di qualcosa di salato》è la sua risposta.
《Beh, posso portarti un toast con formaggio e prosciutto cotto se vuoi》
《Okay, va bene. E cosa posso prendere da bere?》 Chiede nuovamente
《Beh io direi un succo di frutta, per iniziare bene la mattinata》 gli suggerisco sorridendo.
《No dammi una birra》 risponde brusco. Wow, birra di mattina.
《Uhm, okay. Quindi, due caffè, due paste al cioccolato, un toast con prosciutto cotto e formaggio e una birra》
Trascrivo tutto e Giulio mi fa un sorriso. Entro nel bar e preparo tutto.

Giorgio pov's
《Porca puttana quanto è gnocca la pischella!》Dice Giulio battendo la mano sul tavolino.
《Io una passatina gliela darei Brò》dice invece Valerio dandomi un pugno nella spalla.
Beh non hanno tutti i torti. Non è male la ragazzina.
《Giò basta pensarci cazzoooooo》mi dice Giulio a bassa voce.
《Okay okay, la smetto》dico sorridendo. Ho troppi pensieri stamattina, e ora si aggiunge pure quella ragazza.
Intanto ritorna con un vassoio carico di roba e la guardo mentre si avvicina con agilità al tavolo. Sembra che faccia questo lavoro da sempre.
Appoggia i nostri ordini nel tavolo, sorridendo ai ragazzi e facendo battute. In quel momento, una collanina esce dalla maglietta nera.
Afferro il ciondolo. È la mia collana.
《Hai la mia collana》 dico, facendola arrossire leggermente. Lascio la presa e lei riporta la catenina all'interno della maglia.
La immagino mentre scivola tra i- GIORGIO CAZZO NO.
《Beh, dire che sono una vostra fan accanita è dire poco》è visibilmente imbarazzata, e dopo aver preso il vassoio in mano, guarda insistentemente le sue vans nere. È tenerissima.
《Anvedi la pischella! Hai buon gusto ragazzina. Come ti chiami?》Le chiede Giulio.
Lei alza leggermente gli occhi, che si scontrano con i miei. Ha uno sguardo strano, indecifrabile ma intrigante. Scuote la testa e ritrova nuovamente il sorriso. Cavolo, che bella.
《Mi chiamo Giorgia》dice stringendo quel dannatissimo vassoio a sé. Sembra quasi che voglia proteggersi da qualcosa.
《Bene, Giorgia, lascia sto vassoio che nun te ne fai 'n cazzo》aggiungo allungando una mano. Tocco il suo braccio che subito si irrigidisce.
La guardo nuovamente negli occhi e lei fa lo stesso con me. Lascia andare il vassoio e inizia a torturarsi le dita. Sembra una bambina.
Valerio ride leggermente e lo guardo subito male. Iniziamo a mangiare e lei fa per riprendere il vassoio.
《Vuoi sederti un pò con noi? Non c'è molta gente oggi, con Antonio ci parlo io》 le dico prendendo una sedia da dietro di me.
Sgrana leggermente i grandi occhi verde scuro e si siede delicatamente sulla sedia.
Inizia a fare conversazione con Giulio, che la mette subito a suo agio. La ragazzina riprende colorito e ride e scherza con noi. La guardo mentre parla e mentre tocca, ancora un pò nervosa, la tovaglia del tavolino.
Ride tanto, a ogni battuta ha sempre una replica e sa intrattenere una conversazione senza annoiare.
È davvero interessante la ragazza.

Giorgia's pov
Non posso crederci. Sono qui con loro. E sono me stessa, non sto interpretando nessuna parte.
Gli unici con la quale sono così, sono i miei colleghi, nonché la mia unica vera famiglia. Sento uno sguardo addosso, mi giro e noto con mia grande sorpresa che è Giorgio a guardarmi. Mi mordo nervosamente il labbro, e lui sorride alla mia reazione.



HEY!
Benvenuti alla mia prima FF su Mostro c: spero che possa essere di vostro gradimento! Se avete qualcosa da dire sul capitolo, non esitate a commentare!
Al prossimo capitolo (spero),
Fols.

La Bella E La Bestia Di Satana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora